Proteus anguinus
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Proteo |
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Proteus anguinus |
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Stato di conservazione | ||||||||||||||||||
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Classificazione scientifica | ||||||||||||||||||
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Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||||||
Proteus anguinus Laurenti, 1768 |
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Il Proteo (Proteus anguinus Laurenti, 1768) è un anfibio urodelo appartenente alla famiglia dei Proteidi. È l'unico vertebrato troglobio (ossia che ha il suo habitat unicamente nelle grotte) esistente in territorio europeo.
Indice |
[modifica] Descrizione
Questo animaletto dalla pelle rosata, che da adulto raggiunge la lunghezza di circa 25 cm, è simile a una sinuosa lucertola anguilliforme.
Il corpo è cilindrico, caratterizzato da 25-27 solchi dorsali e da una coda compressa lateralmente, con doppia carenatura. Le zampette sono molto piccole e decisamente sproporzionate rispetto al resto del corpo, presentando inoltre tre 'dita' per quelle anteriori, mentre due per le posteriori.
Il proteo presenta branchie, caratteristica che compare nello stato larvale e che permane per tutta la vita: infatti esso, durante lo sviluppo, non compie metamorfosi come la maggior parte degli anfibi (neotenìa).
È praticamente cieco, poiché gli occhi sono coperti dalla pelle e non si sviluppano: d'altronde, il senso della vista non gli sarebbe di grande utilità, visti gli ambienti in cui vive.
[modifica] Abitudini
[modifica] Riproduzione
Il proteo raggiunge la maturità sessuale dopo 10 anni di vita, ma le tecniche riproduttive di questo bizzarro animale sono ancora da chiarire: pareva infatti, dagli studi preliminari di alcuni esemplari tenuti in cattività, che esso fosse un ovoviviparo (la femmina partoriva due larve perfettamente sviluppate); in seguito si è però scoperto che c'è la possibilità che la femmina deponga dele uova (circa 50-70) che si schiudono dopo oltre 4 mesi: in questo caso le larve si sviluppano molto lentamente.
[modifica] Alimentazione
Questo anfibio si nutre pochissimo, e il motivo principale è perché l'habitat in cui vive offre ben poche prede di cui cibarsi. Mangia minuscoli crostacei, e a volte le sue stesse larve, ma è evidente che l'alimentazione non è la sua preoccupazione primaria: da esperimenti controllati è risultato che un proteo può restare a digiuno per circa 12 anni[1].
[modifica] Diffusione e habitat
Il proteo vive nelle grotte, solitamente stando in acque la cui temperatura è molto bassa (9°-12° centigradi) dalle quali raramente esce. Nonostante sia provvisto di branchie, affiora con regolarità in superficie per respirare.
L'area di diffusione del Proteus è molto ristretto: esso va dalla zona di Gorizia e Trieste alla Slovenia (qui è possibile trovare anche rarissimi esemplari di proteo dalla pigmentazione nera - ssp. P. anguinus parkelj). Sono stati rilevati protei nelle Grotte di Postumia e nelle grotte di Oliero, dove sono stati importati dall'uomo.
[modifica] Status e conservazione
La specie è considerata dalla IUCN come vulnerabile a causa della limitata estensione e frammentazione del suo areale, e del continuo declino della qualità del suo habitat per l'inquinamento delle falde acquifere.
[modifica] Note
[modifica] Bibliografia
- Arntzen, J.W., Denoël, M., Miaud, C., Andreone, F., Vogrin, M. & Edgar, P. 2004. Proteus anguinus. In: 2007 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2007.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Altri progetti
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