Ponte Rosso
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Il Ponte Rosso ha questo nome dall'antico ponte in mattoni rossi sul torrente Mugnone, fuori dalla porta San Gallo, sostituito nel 1868 con l'attuale in pietra.
Qui nel 1765 entrò trionfalmente in città il Granduca Pietro Leopoldo, proveniente da Vienna. Durante la seconda guerra mondiale venne minato al pari degli altri ponti cittadini, ma una parte rimase in piedi, tanto da essere usato per passare da via Bolognese ai viali di Circonvallazione.
Il Ponte Rosso è opera del Tribolo, della prima metà del XVI secolo e fu ampliato nel 1784.
Esso si trova presso il Parterre di Firenze e unisce piazza della Libertà, (e quindi anche l'adiacente centro storico) con via XX Settembre, via Faentina, via Vittorio Emanuele II e via Bolognese, la quale si inoltra verso la zona nord, passando da Trespiano, Pratolino, il Mugello, fino a Bologna. Perciò il Ponte Rosso presenta un intenso traffico automobilistico, gestito da semafori, anche perché nella zona ci sono diversi negozi, una farmacia, il parcheggio del Parterre.
La strada chiamata del Ponte Rosso venne intitolata nel 1871.
[modifica] Bibliografia
- Francesco Lumachi Firenze - Nuova guida illustrata storica-artistica-anedottica della città e dintorni, Firenze, Società Editrice Fiorentina, 1929
- Vedi anche la bibliografia su Firenze.
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