Pendino

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Pendino è un quartiere di Napoli ed è compreso nella seconda municipalità del capoluogo insieme Avvocata, Montecalvario, Mercato, San Giuseppe e Porto.

Indice

1 Dati urbanistici
2 Storia
3 Luoghi d'interesse
4 Viabilità e trasporti
5 Note

[modifica] Dati urbanistici

Il quartiere si estende su una superficie relativamente piccola, caratteristica dei quartieri della seconda municipalità, circa 0,63 km² e con una popolazione di 15.625 ^[1].

Le arterie pricipali sono molte: Via Duomo, Via Soprammuro anche 'Ncoppa 'e Mmura, Via Forcella, Corso Garibaldi, Via Bartolomeo Capasso ecc., inoltre è composto da un numeroso dedalo di vicoli come Vico Zuroli, Vico delle Arti del Mestiere della Lana, Vico del Lavinaio ed altro e da piazze monumentali Piazza Mercato, Piazza Nicola Amore conosciuta come 'e Quatto Palazzi, Piazza del Carmine, Piazza del Grande Archivio.

Il quatiere confina con Porto, Vicaria, Mercato, San Lorenzo e San Giuseppe.

[modifica] Storia

Il quartiere ha origini antiche, già in ètà romana era compresa nelle mura, infatti lo testimonia il Complesso termale in Vico dei Mannesi, inoltre ci sono resti di mura greche in Piazza Calenda a Forcella che testimoniano un'ulterore epoca, quella greca. Nel medioevo è stato luogo, in Piazza Mercato, della decapitazione di Corradino di Svevia e inoltre dal XIV secolo in poi vengono erette numerose chiese, nel seicento fu il louogo da dove partì la rivolta di Masaniello, nel XX secolo fu gravemente danneggiato il qartiere che venne subito ricostruito tranne alcuni edifici come la Chiesa del Carminiello ai Mannesi.