Partita IVA
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La Partita IVA è una sequenza di 11 numeri che identifica univocamente un soggetto che esercita un’attività rilevante ai fini impositivi.
Ogni soggetto fiscale della UE è riconoscibile dal suo numero di Partita Iva, composto dalla sigla della Nazione di appartenenza (IT per Italia, DE per Germania, ES per Spagna etc, etc.) e da una sequenza alfanumerica o numerica, variabile da nazione a nazione.
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[modifica] In Italia
Il numero di partita IVA è rilasciato dall’Ufficio dell'Agenzia delle Entrate a cui viene richiesto, indipendentemente dal domicilio fiscale, al momento della apertura della posizione IVA (DPR 404/01). Può essere aperta in modo telematico anche da un intermediario abilitato al servizio Entrate o dalla camera di commercio.
Il codice della partita IVA è formato da 11 caratteri numerici di cui i primi 7 individuano il contribuente attraverso un numero progressivo, i successivi 3 individuano la provincia dove ha sede l’Ufficio dell'Agenzia delle Entrate che lo attribuisce, l’ultimo è un carattere di controllo.
Il numero di partita IVA assegnato al contribuente, a partire dal 1 dicembre 2001, ha validità su tutto il territorio nazionale e rimane invariato per tutto il periodo in cui si svolge l'attività.
Tutti i soggetti che intraprendono un’attività che ha rilevanza ai fini IVA (impresa, arte, professione), compresi i soggetti non residenti che istituiscono una stabile organizzazione in Italia o che intendono identificarsi direttamente, devono presentare la dichiarazione di inizio attività presentando un apposito modello, disponibile in formato elettronico e prelevabile gratuitamente nel sito Internet dell’Agenzia delle Entrate.
[modifica] Struttura della partita IVA in Italia
L'identificativo di Partita IVA, in Italia, si compone di 11 cifre, raggruppate secondo lo schema seguente: le prime sette cifre rappresentano il numero di matricola del soggetto assegnato dal relativo ufficio provinciale, che si ottiene incrementando di una unità il numero assegnato al soggetto che lo precede. Le cifre dalla ottava alla decima indicano il codice dell'ufficio provinciale del fisco che ha rilasciato la matricola, generalmente corrispondente al codice ISTAT della provincia. L'undicesima cifra, infine, rappresenta un codice di controllo, introdotto al fine di verificare la correttezza delle prime dieci cifre.
Si noti che il numero della matricola è univoco solo nell'ambito dell'ufficio provinciale che lo ha emesso: pertanto possono essere presenti due uguali numeri di matricola, ma afferenti ad uffici provinciali diversi (e quindi determinanti due diversi numeri di Partita IVA).
Sfuggono a questa regola di attribuzione della matricola i soggetti afferenti direttamente alle istituzioni statali, militari, giudiziarie, che hanno il numero di matricola iniziante per 8 o per 9.
L'algoritmo impiegato per calcolare la cifra di controllo è il seguente:
- Sia X la somma delle prime cinque cifre in posizione dispari
- Sia Y il doppio della somma delle cinque cifre in posizione pari
- Sia Z il numero di cifre in posizione pari maggiori o uguali a 5
- Sia T=(X+Y+Z) mod 10 l'unità corrispondente alla somma dei numeri sopra calcolati
- Allora la cifra di controllo C = (10-T) mod 10
Esempio:
Si vuole calcolare il codice di controllo C della Partita IVA 0764352056C:
0 7 6 4 3 5 2 0 5 6 C (dove C è il codice di controllo da individuare)
- X = 0+6+3+2+5 = 16 (somma delle cifre di posto dispari)
- Y = 2*(7+4+5+0+6) = 2*22 = 44 (somma del doppio delle cifre di posto pari)
- Z = 3 (numero di cifre in posizione pari superiori o uguali a 5 - nell'esempio, 7, 5 e 6)
- T = (16+44+3) mod 10 = 63 mod 10 = 3 (somma modulo 10)
- C = (10-T) mod 10 = 7 (unità mancanti alla prima decina successiva)
Pertanto il numero di Partita IVA sarà 07643520567. Si noti che, qualora si desideri semplicemente verificare la correttezza di un numero di Partita IVA già esistente, è sufficiente calcolare la X includendo anche il codice di controllo: in tal caso l'algoritmo si fermerà al calcolo di T, il cui valore dovrà essere pari a 0 in caso di corretto numero di partita IVA.
Nel caso specifico, si avrà X=23 e quindi T=(23+44+3) mod 10 = 0 confermando la validità del codice.
[modifica] Tabella degli Uffici IVA
[modifica] Collegamenti esterniDecreto del 23/12/1976 n. 13813, Art. 9 - Normativa sul calcolo della cifra di controllo |