Paradiso - Canto sedicesimo
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Il canto sedicesimo del Paradiso di Dante Alighieri si svolge nel cielo di Marte, ove risiedono gli spiriti di coloro che combatterono e morirono per la fede; siamo alla sera del 13 aprile 1300, o secondo altri commentatori del 30 marzo 1300.
Questo canto, insieme al precedente e al successivo, fa parte di un "trittico", nel quale Dante incontra un suo avo, il trisavolo Cacciaguida, e parla a lungo con lui della decadenza di Firenze e della propria missione futura. Parla fiero anche della sua discendenza da una famiglia abbasanza nota, e dopo parla delle altre nobili ed importanti famiglie fiornetine considerando il fatto che hanno perso molti dei loro possedimenti a causa della divisione tra i guelfi ed i ghibellini. A questo proposito parla di Buondelmonte, ucciso dagli Amidei '"Per lo giusto disdegno"', ovversia perché Buondelmonte aveva mancato ad una promessa di matrimonio con una Amidei, tentato da una dei Donati. A seguito di ciò la città de Firenze si divise in due, da un lato i Guelfi e dall'altro i Ghibellini.
[modifica] Temi e contenuti
- Domande di Dante a Cacciaguida - versi 1-27
- Risposte di Cacciaguida: sulla famiglia - vv.
- Decandenza delle antiche famiglie fiorentine - vv. 46-154
[modifica] Altri progetti
- Wikisource contiene il testo completo del Canto sedicesimo del Paradiso
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