Milizia Postelegrafonica
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Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale
Specialità:
Milizia Confinaria
Milizia Contraerea
Milizia Universitaria
Milizia Ferroviaria
Milizia Forestale
Milizia Portuaria
Milizia Postelegrafica
Milizia Stradale
La Milizia Postelegrafonica era una specialità della MVSN istituita con Regio decreto 16 luglio 1925, n. 1466 modificata dalla legge 8 luglio 1929 N. 1373.
Svolgeva la sua attività nell'ambito sei servizi postali e telegrafonici a tutela degli interessi dell'erario e per concorrere ai servizi di polizia e di sicurezza.
Era alla dipendenza disciplinare del Comando generale della MVSN, per l'impiego tecnico del Ministero delle Comunicazioni. Gli ufficiali assumono la qualità di ufficiali di polizia giudiziaria, i capisquadra ed i militi, quella di agenti di polizia giudiziaria.
Costituita dal personale appartenente alle amministrazioni delle Poste, dei Telegrafi e dei Telefoni.
A differenza delle altre specialità della Milizia Volontaria Fascista, non è formata in Legioni ma soltanto in Reparti. Questi sono costituiti a: Roma, Milano, Palermo, Genova, Trieste, Bari, Brescia, Napoli, Venezia e portano rispettivamente la denominazione: Armando Canalini, Emilio Tonali, Amos Maramotti, Francesco Crispi, Intrepido, Guglielmo Oberdan, Vittorio Locchi, Fausto Lunardini, Nicola Bonservizi, Annibale Foscari.
Il motto adottato era: Fideliter et silenter.
[modifica] Bibliografia
- Attilio Teruzzi. La Milizia delle Camicie Nere. Milano, Mondadori, 1939.
- Lucas-G. De Vecchi. Storia delle unità combattenti della M.V.S.N. 1923-1943. Roma, Giovanni Volpe Editore, 1976.
- Indro Montanelli. L'Italia in camicia nera. Milano, Rizzoli, 1976.
- Lucio Ceva. Storia delle Forze Armate in Italia. Torino, UTET Libreria, 1999.
- Giorgio Vecchiato, Con romana volontà. Marsilio, 2005
- Emilio Gentile, Fascismo. Storia e interpretazione, 2002
- Carlo Rastrelli, Un esercito in camicia nera, Storia Militare n.129 Giugno 2004