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Maurizio Costanzo - Wikipedia

Maurizio Costanzo

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

« Consigli per gli acquisti »
(Maurizio Costanzo, prima di ogni blocco pubblicitario)

Maurizio Costanzo, sulla sinistra, in un'immagine del 2008

Maurizio Costanzo (Pescara28 agosto 1938) [1] giornalista, conduttore televisivo, sceneggiatore e regista italiano.

Indice

[modifica] Biografia

Di genitori ortonesi, frequenta il liceo classico "Giulio Cesare" a Roma. Sposato prima con Lori Sammartino, poi con Flaminia Morandi dalla quale avrà due figli, Camilla e Saverio, dopo una convivenza con Simona Izzo, e un terzo breve matrimonio con la conduttrice Marta Flavi, il 28 agosto 1995 si sposa per la quarta volta con Maria De Filippi, conosciuta cinque anni prima, che lavora come presentatrice di alcuni talk show su Canale 5.

[modifica] La carriera

Inizia la sua carriera nel 1957 come cronista nel quotidiano romano Paese Sera e dopo pochi anni diventa caporedattore della rivista Grazia.

Nel 1963 debutta come autore radiofonico per uno spettacolo affidatogli da Luciano Rispoli - allora caposervizio del varietà a Radio RAI - dal titolo Canzoni e nuvole, condotto da Nunzio Filogamo.

Conduce la trasmissione radiofonica Buon pomeriggio con Dina Luce.

Verso la fine degli anni settanta, appare in numerosi spettacoli televisivi improntati ad un genere allora agli albori, quello del 'talk show (Bontà loro, Acquario); esperienza che lo porta a ideare il suo spettacolo più famoso, il Maurizio Costanzo Show. Talk show, registrato al teatro Parioli di Roma di cui Costanzo è direttore artistico.

Maurizio Costanzo in Bontà loro
Maurizio Costanzo in Bontà loro

Contemporaneamente, assume nel 1978 la direzione de La Domenica del Corriere e nell'autunno del 1979 del giornale scandalistico L'occhio (edito dalla Rizzoli). La testata, promotrice di una campagna a favore della pena di morte (in seguito al sequestro del magistrato Giovanni D'Urso), è lasciata da Costanzo a causa dell'insuccesso di vendite nel marzo 1981, venendo chiusa nel dicembre, per il coinvolgimento di Angelo Rizzoli, l'editore, nella Loggia P2. La poliedricità di Costanzo si manifesta anche in alcune sue trasmissioni televisive a carattere maggiormente "popolare" come il programma domenicale Buona Domenica, che inizialmente conduce alternandosi con Corrado (dal gennaio 1985) e poi da solo come conduttore principale fino all'edizione 1986/1987. Vi fa ritorno nel 1996 e ci rimane per 10 anni. Nelle ultime edizioni da lui presiedute diventano ospiti fissi soubrette, protagonisti di reality show e del gossip: tali presenze saranno confermate con il passaggio della conduzione del programma a Paola Perego, nel 2006. Scrive per il quotidiano Il Messaggero, per i settimanali Gente e Panorama.

Nel 2004 pubblica un libro edito da Mondadori, Chi mi credo di essere, nel quale si confessa apertamente su svariati temi anche relativi al suo passato con la collaborazione del giornalista Giancarlo Dotto. Nel 2006 vede la luce E che sarà mai?.

Direttore artistico di Canale 5, riveste importanti cariche presso la società Mediaset e intrattiene anche rapporti di consulenza con la rete TV LA7.

È stato autore di diverse opere teatrali, fra le quali Cielo, mio marito! (scritta con Marcello Marchesi); collaboratore ad un primo progetto scritto del film Salò o le 120 giornate di Sodoma (1975) di Pier Paolo Pasolini; sceneggiatore di molti altri film, tre dei quali diretti da Pupi Avati: La casa dalle finestre che ridono (1976; divenuto con il tempo un vero e proprio cult del genere horror), Tutti defunti tranne i morti (1977) e Zeder (1983); co-ideatore del personaggio Fracchia, interpretato da Paolo Villaggio; autore del testo della famosa canzone Se telefonando insieme a Ghigo De Chiara, con la musica di Ennio Morricone, portata al successo da Mina. Nel 1977 partecipa alla stesura della sceneggiatura del film di Ettore Scola, Una giornata particolare. Nel 1978 dirige anche un film, l'ironico Melodrammore, ultimo film di Amedeo Nazzari.

A febbraio 2005 chiude il Maurizio Costanzo Show per protesta contro lo sforamento dei programmi di prima serata che lo costringevano ad andare in onda a tarda notte. Con il programma mattutino Tutte le mattine, iniziato nel 2004, Costanzo unisce il talk show all'attualità. Il Maurizio Costanzo Show riprende il 16 settembre 2005 sul digitale terrestre Mediaset.

Da settembre 2006 Tutte le mattine si trasforma: diventa pomeridiano, viene introdotto il pubblico e il nome cambia in Buon Pomeriggio, già titolo di un suo fortunato programma radiofonico degli anni settanta condotto in coppia con Dina Luce. Lasciata Buona domenica, Costanzo si riserva la fascia preserale domenicale con Conversando, programma di interviste e attualità. È presente su Italia 1 con Altrove - Liberi di sperare, trasmissione dedicata alla vita nelle carceri. Infine su Rete 4 cura una rubrica intitolata Il grande cinema italiano dove vengono presentate famose pellicole italiane del passato che vengono poi trasmesse.

A gennaio 2007 conclude il programma Conversando per riproporre il Maurizio Costanzo Show, ogni giovedì sempre su Canale 5. Da aprile 2007 conduce su Rai Radio Uno la trasmissione L' uomo della notte dalle 00.20 circa all'una, alternando telefonate, musica e riflessioni su temi d' attualità.

[modifica] L'attività politica e massonica

Nel 1980, direttore del neonato telegiornale Contatto (primo notiziario nazionale non RAI in onda sull'emittente della Rizzoli PIN - Primarete Indipendente), viene coinvolto nello scandalo del ritrovamento della lista degli aderenti alla loggia massonica P2. La sua tessera è la numero 1819 (il suo fascicolo il numero 626) con la qualifica massonica di maestro. Inizialmente nega con decisione l'appartenenza alla loggia (sebbene solo pochi mesi prima avesse fatto sensazione una sua intervista a Licio Gelli, pubblicata sul Corriere della Sera), poi sostiene di essere stato iscritto a sua insaputa, infine ammette la sua partecipazione in un'intervista televisiva a Giampaolo Pansa.

Nella loggia P2 stringe rapporti con un altro illustre massone iscritto, Silvio Berlusconi, che anni dopo lo vorrà nelle sue reti commerciali. Alcune trasmissioni di Maurizio Costanzo, nel corso degli anni 2000, diverranno, secondo i detrattori, l'espressione più tipica della "Tv-Spazzatura".

Nel 1986, nonostante le sue precedenti simpatie per il PCI, si candida per il Partito Radicale.

Nonostante abbia amichevoli rapporti con Berlusconi, anche recentemente ha affermato di votare per il Partito Democratico di Walter Veltroni.

[modifica] L'impegno contro la mafia e l'attentato di via Fauro

Amico del giudice Giovanni Falcone, ospite alle sue trasmissioni, Costanzo si impegnò come uomo e giornalista nella lotta alla mafia. In seguito all'omicidio di Libero Grassi, appena un mese dopo Costanzo e Michele Santoro realizzarono una maratona Rai-Fininvest contro la mafia. Memorabile rimase la scena in cui Costanzo bruciò in diretta una maglietta con scritto "Mafia made in Italy".

Proprio questo suo impegno sembra essere la causa, il 14 Maggio 1993, di un attentato. Un'utilitaria imbottita di novanta chilogrammi di tritolo esplose in via Ruggiero Fauro (vicino al teatro Parioli). Al momento dell’esplosione erano in transito due autovetture: una Mercedes blu presa a nolo la mattina dell'attentato condotta da Stefano Degni e dove sedevano Maurizio Costanzo (di ritorno dalle registrazioni del Maurizio Costanzo Show) e la sua compagna Maria De Filippi e, a brevissima distanza, una Lancia Thema con a bordo le guardie del corpo Domenico De Palo (rimasto lievemente ferito) e Aldo Re (che subì lesioni legate allo shock). Fortunatamente non ci furono vittime, e gli occupanti della Mercedes rimasero illesi. [2]

Il fallimento dell'attentato portò una parte degli osservatori a sostenere che l'attentato mirasse solo a spaventare Costanzo, al fine di sostenere una strategia della tensione. Fino a quel momento infatti la mafia aveva dimostrato di riuscire sempre a colpire l'obiettivo: il periodo dell'attentato a Costanzo è quello dell'escalation della mafia degli anni '90: gli omicidi di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, la bomba a Firenze agli Uffizi. Inoltre, qualche scetticismo sul fatto che Costanzo fosse veramente l'obiettivo dell'attentato fu espresso dall'allora deputato Giuseppe Ayala, ex magistrato del pool antimafia, sostenendo che "un carico di esplosivo così potente si giustifica solo se si vuole colpire un'auto superblindata."[1] Tuttavia secondo gli investigatori dell'epoca, Costanzo era veramente l'obiettivo dell'attentato, ed egli e la scorta furono salvati dal "cono d' ombra" creato dal palo di sostegno di una rete di recinzione, da un albero e da un pezzo di muretto[2][3], fortuitamente allineati tra l'esplosione e il veicolo al momento della deflagrazione.

Il giorno dopo l'attentato, Costanzo fu puntualmente in teatro per la consueta registrazione del Maurizio Costanzo Show.

Da marzo 2005, Maurizio Costanzo conduce una serie di speciali contro la mafia su Canale 5 all'interno di Diario.

[modifica] Altre attività

Costanzo possiede aziende specializzate nella comunicazione e nell'immagine ed opera per conto di aziende e personaggi pubblici (ha curato, tra l'altro, l'immagine dell'ex Presidente della Camera dei Deputati, Irene Pivetti e del politico Massimo D'Alema).

Assieme alla moglie Maria De Filippi ha creato una società di produzione, la Fascino, che produce i programmi della coppia.

Nel giugno del 2007 ha suscitato scalpore la notizia (riferita dal quotidiano Il Giornale) secondo cui al presentatore sono stati versati dalla Telecom ben sette milioni di euro per le sue attività di consulenza. La scoperta, fatta dalla Guardia di Finanza nell'ambito delle indagini condotte sulle spese sostenute dal gruppo telefonico, è stata confermata dallo stesso Costanzo, il quale continua a sostenere l'assoluta regolarità di queste operazioni. Le Fiamme Gialle non hanno tuttavia trovato alcuna traccia delle prestazioni professionali che avrebbero dovuto giustificare simili esborsi.

E' stato scelto inoltre come direttore artistico del TodiFestival per l'edizione 2008, una manifestazione artistica che si svolge nella cittadina umbra.

[modifica] Curiosità

  • Le trasmissioni Bontà loro del 1976, Acquario del 1978, Grand'Italia del 1979 sulla RAI e la prima edizione del Maurizio Costanzo Show su Rete4 nel 1982 sono state realizzate negli studi e teatri di posa di Piazzale Clodio a Roma dove poi successivamente sono stati realizzati programmi come Il pranzo è servito dal 1984 al 1988 e dal 1991 al 1992, Zig Zag dal 1984 al 1986 e Agenzia Matrimoniale dal 1989 al 1994. Oggi questi studi sono stati dismessi e adesso al loro posto c'è un supermercato.
  • Nonostante Costanzo venga chiamato con l'appellativo di dottore, non si è mai laureato. Lo ha dichiarato al settimanale «Epoca» il 30 novembre del 1993. «Mi sono diplomato soltanto, e invece di andare all'Università mi misi a fare il giornalista a "Paese Sera". Ero volontario, come si diceva allora. Cioè lavoravo e non pigliavo una lira».1 É in ogni caso docente di Teoria e tecniche del linguaggio televisivo presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università La Sapienza di Roma.
  • Ha curato la prefazione del libro sulla vita di Costantino Vitagliano, "Costantino Desnudo"
  • Nel 2004 ha adottato un ragazzo adolescente, Gabriele, con la moglie Maria De Filippi
  • Nel 2005 ha dichiarato come reddito imponibile, 4 milioni e 290.152 euro.


Ha scritto la popolare canzone "Se telefonando", interpretata da Mina

[modifica] Bibliografia

  • Maurizio Costanzo Shock. Affari, potere, alcova: i retroscena del telegiornalista più famoso d'Italia - Riccardo Bocca (1996) (Kaos Edizioni).
  • Costanzo, chi c'è dietro i baffi - Umberto Piancatelli (Eri edizioni Rai).
  • Chi mi credo di essere - Maurizio Costanzo (Mondadori).
  • E che sarà mai? - Maurizio Costanzo (Mondadori).

[modifica] Note

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

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