Marrakech Express
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Marrakech Express | |
Titolo originale: | Marrakech Express |
Paese: | Italia |
Anno: | 1989 |
Durata: | 107’ |
Colore: | colore |
Audio: | sonoro |
Genere: | commedia |
Regia: | Gabriele Salvatores |
Soggetto: | Umberto Contarello, Carlo Mazzacurati, Enzo Monteleone |
Sceneggiatura: | Umberto Contarello, Carlo Mazzacurati, Enzo Monteleone |
Produttore: | Gianni Minervini |
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Fotografia: | Italo Petriccione |
Montaggio: | Nino Baragli |
Musiche: | Roberto Ciotti |
Scenografia: | Gabriele Serra |
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film |
Marrakech Express è il terzo lungometraggio diretto da Gabriele Salvatores.
In Marrakech Express la storia è quella di un gruppo di persone in passato fortemente legate tra di loro che decide improvvisamente di compiere un viaggio che dall'Italia, passando per Francia e Spagna, li porterà in Marocco allo scopo di liberare un amico incarcerato per possesso di droga. La vicenda, sia durante il passaggio in varie località che nel finale, prenderà delle pieghe inaspettate anche attraverso numerose disavventure; tuttavia, il viaggio avventuroso costantemente attraversato dalla ebbrezza della fuga, darà modo ai protagonisti di ritrovare rapporti che negli anni si erano appannati.
Indice |
[modifica] Trama
Italia, fine anni '80. Marco (Fabrizio Bentivoglio), un giovane ingegnere, riceve la visita di Teresa (Cristina Marsillach), una sconosciuta che si presenta come la fidanzata di Rudy (Massimo Venturiello) - un suo amico di università che non vede da tempo - e che gli chiede in prestito 30 milioni di lire. È l'unico modo per salvare la vita a Rudy, condannato a 20 anni di galera per detenzione di hashish a Marrakech (Marocco). I soldi servono per corrompere un giudice, ma Marco, che non dispone di quella somma, decide di radunare i vecchi amici della comitiva dell'università: Maurizio Ponchia (Diego Abatantuono), Paolino (Giuseppe Cederna) e Cedro (Gigio Alberti). Nonostante i molti dubbi e le perplessità, gli amici alla fine decidono tutti di partire alla volta del Marocco con la somma necessaria a salvare Rudy. Comincia così l’avventuroso viaggio alla volta di Marrakech, a bordo della fuoristrada Mercedes recuperata da Ponchia (che lavora in una rivendita di auto usate). Fra molti imprevisti e rocambolesche disavventure, il gruppo riesce a giungere a destinazione, ma i quattro scoprono che i soldi non servivano per il rilascio dell'amico dal carcere (la storia dell'arresto per droga era inventata), bensì per comprare una trivella che sarebbe servita a trovare acqua in un oasi del deserto, dove poi si sarebbero coltivate delle piantagioni di arance.
Tuttavia il lungo viaggio, l'esperienza vissuta, la riunione dopo molti anni dell'antico gruppo di amici, non passeranno senza conseguenze sui protagonisti e sui loro rapporti. Paolino e Cedro, che da anni non si rivolgevano parola per questioni di gelosia (Paolino ha sposato la ex di Cedro), ritroveranno l'amicizia; Ponchia, commerciante di auto proiettato solo sul suo arrivismo affaristico, all'inizio della vicenda ostenta un forte individualismo e sembra il più scettico e caustico nei confronti degli altri amici e dell'impresa progettata, ma si ritroverà alla fine ed essere il più attaccato al gruppo e il più entusiasta della ritrovata amicizia; viceversa Marco, l'entusiastico organizzatore del viaggio, che all'inizio addirittura fatica per convincere gli altri a seguirlo, alla fine si ritrova invece ad essere il più deluso dalla sorpesa finale, rendendosi conto che dopo tanti anni tutti loro sono ormai irrimediabilmente cambiati, e che non sarà più possibile rivivere la stessa amicizia degli anni giovanili.
[modifica] Commento
Insieme a Mediterraneo e Puerto Escondido, forma la cosiddetta "trilogia della fuga" di Salvatores, film nei quali domina il tema della fuga da una realtà che non si comprende o non si vuole accettare e della quale è inutile un proprio tentativo di cambiamento, la nostalgia del gruppo e il viaggio, inteso come privo di una predefinita destinazione.
Basato su un'ottima sceneggiatura (vincitrice del Premio Solinas) di Carlo Mazzacurati, Umberto Cantarello ed Enzo Monteleone, il successo di Marrakech Express si deve anche al fatto che vi si è riconosciuta una intera generazione: il film infatti, al di là dei toni di una commedia ironica e a tratti scanzonata, resta una emblematica fotografia del crinale sul quale si è trovata la generazione dei trenta-quarantenni di allora, che sembrano interrogarsi sul percorso della loro vita, in bilico fra le spinte alternative di pochi anni prima e una esistenza ormai scivolata nei canoni consumistico-borghesi degli anni 80-90, fra un'idea individualista dei rapporti umani e la nostalgia per un'amicizia cameratesca che in qualche modo viene ritrovata.
[modifica] Colonna sonora
La colonna sonora è in gran parte basata su brani del chitarrista blues italiano Roberto Ciotti. I brani scelti, come No More Blue (tema principale del film), sottolineano l'atmosfera "on the road" della vicenda. Nel film inoltre sono state inserite vecchie canzoni italiane, come La leva calcistica della classe '68 di Francesco De Gregori (per la famosa scena della partita a pallone sulla spiaggia), o L'anno che verrà di Lucio Dalla, funzionali per evocare l'epoca in cui i protagonisti vivevano la loro amicizia giovanile.
[modifica] Riferimenti
- Il film ha molti elementi in comune con Il grande freddo (The big Chill, 1983), come ad esempio la riunione degli amici dopo molto tempo, Chloe la fidanzata dell'amico che non c'è (con la quale Michael tenta ogni approccio, proprio come fa Maurizio-Diego Abatantuono), anche un "proto-accenno" alla famosa partita sulla spiaggia (quando tutti giocano a rugby e fra loro c'è anche Chloe).
- La scena della partita a pallone è stata ripresa nel film di Aldo Giovanni e Giacomo Tre uomini e una gamba, nel quale i personaggi fra l'altro citano espressamente Marrakech Express.
[modifica] Altri progetti
- Wikiquote contiene citazioni di o su Marrakech Express
[modifica] Collegamenti esterni
- Scheda su Marrakech Express dell'Internet Movie Database
Filmografia di Gabriele Salvatores |
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Sogno di una notte d'estate (1983) • Kamikazen ultima notte a Milano (1987) • Marrakech Express (1989) • Turné (1990) • Mediterraneo (1991) • Puerto Escondido (1992) • Sud (1993) • Nirvana (1997) • Denti (2000) • Amnèsia (2002) • Io non ho paura (2003) • Quo vadis, baby? (2005) |
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