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Maria Cristina Pia di Borbone-Due Sicilie - Wikipedia

Maria Cristina Pia di Borbone-Due Sicilie

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Regno di Napoli (1735-1805)
Regno delle Due Sicilie (1816-1860)
Borbone-Napoli

Carlo di Napoli (1735-1759)
Ferdinando IV (1759-1805)
(in seguito Ferdinando I delle Due Sicilie) (1816-1825)
Francesco I (1825-1830)
Ferdinando II (1830-1859)
Francesco II (1859-1860/1894)
Alfonso (1894-1934)
Ferdinando Pio (1834-1960)
Ranieri (1960-1966)
Ferdinando Maria (1966-2008)
Carlo (2008- ...)

Maria Cristina Pia Anna Isabella Natalia Elisa di Borbone (25 dicembre 1869 – Roma28 marzo 1870) fu una principessa napoletana.

Fu l'unica figlia degli ultimi sovrani del regno delle Due Sicilie Francesco II di Borbone e Maria Sofia di Baviera e quindi fu l'ultima principessa discendente diretta della dinastia dei Borbone di Napoli.

Indice

[modifica] La lunga attesa dell'erede

Gli ultimi sovrani delle Due Sicilie: Francesco II e Maria Sofia, genitori di Maria Cristina
Gli ultimi sovrani delle Due Sicilie: Francesco II e Maria Sofia, genitori di Maria Cristina

Il padre Francesco soffriva dalla nascita di una malformazione che gli impediva di avere figli. Il carattere profondamente religioso e timido gli aveva inoltre impedito ogni contatto intimo con la moglie.

Maria Sofia, dopo avere pazientato i primi tempi, aveva dato libero sfogo alla sua sensualità ricercando ciò che non le dava il marito presso altri uomini. Da uno dei suoi amanti ebbe addirittura una gravidanza gemellare, tenuta ben nascosta, per evitare uno scandalo, dalla madre Ludovica di Baviera e dai fratelli. I continui viaggi, intrapresi per sfuggire al deludente matrimonio, le permettevano di conoscere gente nuova (e nuovi amanti) e di passare del tempo insieme alla sorella prediletta Elisabetta d'Austria, anch'essa infelicemente sposata.

All'ennesima fuga di Maria Sofia, intervenne suo cognato l'imperatore d'Austria Francesco Giuseppe. Elisabetta cambiò allora atteggiamento promuovendo una riconciliazione tra i due coniugi: scrisse una lettera al cognato perché rispettasse i doveri coniugali e invitò la sorella a tornare a Roma dove avrebbe ricevuto un regalo.

Francesco decise di farsi operare per risolvere il suo problema.

Maria Sofia, al suo rientro, trovò come regalo della sorella un bellissimo e costoso letto matrimoniale.

[modifica] L'arrivo dell'erede

Nell'aprile del 1869, profondamente commosso, Francesco annunciò la gravidanza della moglie. Era tale la gioia che l'ex re volle occuparsi non solo della consorte ma anche di tutti i preparativi, dal corredo alla scelta della balia.

Assistita dalla sorella Elisabetta, giunta in incognito apposta per l'evento, Maria Sofia diede alla luce una bella e gracile bambina la notte di Natale. Le fu messo il nome della nonna paterna: Maria Cristina.

Tutti avrebbero preferito un maschio ma la coppia era ancora giovane e altri figli, dopo il primo, sarebbero potuti arrivare.

[modifica] La fatale scelta del personale

In un paese vicino Napoli fu trovata una umile balia la quale, vistasi ricoperta di ricchi abiti, perse il latte per l'emozione. Ne fu scelta allora un'altra, che risultò essere malata. Infine toccò ad una robusta contadina ciociara.

Ancor più difficile fu la scelta della governante, la quale rivestiva un potere assoluto all'interno della nursery. Fu scelta una inglese di mezza età che subito si rivelò assai eccentrica: impose bagni freddi in pieno inverno alla bambina per poi lasciarla ad asciugare al sole; le somministrava alcolici; pretendeva che la balia non dovesse toccare con le mani il corpicino della piccola.

Non essendo uso che i genitori visitassero spesso i loro figli, e avendo la governante un potere assoluto, nessuno riuscì ad evitare il deperimento di Maria Cristina.

[modifica] Il battesimo

Il fastoso battesimo avvenne cinque giorni dopo la nascita a palazzo Farnese. Padrini erano il papa e la zia materna Elisabetta. Per l'occasione era accorsa tutta la nobiltà napoletana, diplomatici, prelati e tutte le sorelle di Maria Sofia.

[modifica] La morte

La bambina deperiva ogni giorno di più. Il corpicino si riempì di pustole. Furono chiamati i medici più famosi ma non si riuscì ad evitare il peggio. Maria Sofia vegliò disperata fino all'ultimo la piccola Maria Cristina che le morì tra le braccia.

La morte della figlia fu la fine di ogni relazione tra Maria Sofia e Francesco. La prima partì da Roma in cui non fece più ritorno, l'altro si chiuse ancor più in sé stesso, dedicandosi soltanto alle pratiche religiose.

La piccola bara fu deposta presso la chiesa del Santo Spirito dei Napoletani a Roma. Il 18 maggio 1984 gli ultimi sovrani del regno delle Due Sicilie furono tutti riportati nella loro capitale e sepolti tutti insieme nel Pantheon dei Borbone.

[modifica] Considerazioni

La nascita di un erede rappresentava per gli esuli Borbone la speranza di poter un giorno tornare a Napoli, speranza che in realtà non avevano mai perso dal giorno in cui lasciarono Gaeta. In effetti i primi anni di "regno unito" non furono affatto semplici da gestire per i Savoia e più volte temettero di non riuscire a tener saldo in mano il potere su quegli estranei e ribelli territori del sud Italia.

I Borbone inoltre avevano l'appoggio degli altri sovrani europei che assai biasimavano il comportamento usurpatore dei Savoia e ne erano preoccupati: in ogni regno infatti esistevano famiglie nobiliari che si ritenevano eredi al trono al posto di quelli in carica.

Tuttavia una dinastia senza eredi diretti al trono risultava debole, non solida e senza garanzie per il futuro. Da qui l'importanza per Francesco e Maria Sofia di avere eredi diretti.

Se Maria Cristina fosse sopravvissuta, può darsi che i genitori avrebbero avuto modo di continuare a generare la loro preziosa prole e di dare alla casa Borbone di Napoli il sospirato erede maschio. La loro posizione di legittimi eredi al trono (di un regno che nella mente di tutti esisteva ancora) ne sarebbe risultata ulteriormente rafforzata agli occhi dell'Europa, riscuotendo assensi e magari aiuti materiali per poter cacciare via gli illegittimi Savoia (che nel frattempo, come detto prima, avevano molti problemi con i nuovi sudditi).

La stessa Maria Cristina, ultima discendete in vita dei Borboni, sarebbe potuta diventare regina delle Due Sicilie, stipulando un "buon matrimonio".

[modifica] Bibliografia

Arrigo Petacco, La regina del sud, Milano, Mondadori, 1992. ISBN 8804433914

[modifica] Voci correlate


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