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Discussione:Mafia - Wikipedia

Discussione:Mafia

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

bisogna togliere il Reindirizzamento da Cosa Nostra poichè c'è una pagina apposita per Cosa Nostra MAXIMIANUS

Sposto qui sotto un inserimento di anonimo che anbrebbe eventualmente integrato nei vari articoli già esistenti. --Snowdog Lug 4, 2005 18:02 (CEST)


Indice

[modifica] Mafia: organizzazione criminale E DI POTERE

Nella sezione "analisi" andrebbe evidenziato il fatto che la Mafia è un organizzazione prima di tutto di potere. Cioè che trae la sua forza non tanto dalle attività criminali, ma dalle sue alleanze politiche.--Mauro Lug 8, 2005 12:40 (CEST)

Mi chiedo come sia possibile affermare che un sindaco che rilascia concessioni edilizie solo ai propri amici non commetta reato!!!!! Stessa cosa riguarda il professore universitario che favorisce un suo alunno. A meno che questa voce non sia stata scritta da qualche mafioso.

La dicitura "funzionari dello Stato" in particolare "politici" ha poco senso in quanto i politici non sono funzionari dello Stato.

[modifica] Mafie italiane

Datare le origini del potere criminale nel nostro Paese è impresa ardua, se non impossibile. Più semplice definirne la natura che rappresenta una peculiarità tutta italiana. Questo non vuol dire che in altri paesi non esistano forme di criminalità organizzata, ma è soprattutto in Italia che il sistema dell’illegalità si è storicamente definito in precise organizzazioni, ciascuna con proprie caratteristiche e precisi radicamenti regionali. Il fenomeno di gran lunga più diffuso - e che negli anni dell’emigrazione è stato esportato soprattutto oltreoceano, in paesi ricchi come gli Stati Uniti – è quello della mafia siciliana che va anche sotto il nome di Cosa nostra. Fenomeni di criminalità organizzata, con varie ramificazioni, esistono da più di un secolo anche in Campania (la camorra), in Calabria (la ‘ndrangheta) e da tempi molto più recenti anche in Puglia (la sacra corona unita). Senza avere l’ambizione di addentrasi in analisi squisitamente sociologiche, l’obiettivo di queste pagine è quello di illustrare la nascita, il radicamento, lo sviluppo, le trasformazioni e gli intrecci con il potere legale dello Stato di queste organizzazioni criminali.

La nascita della mafia (o maffia) siciliana coincide con la nascita dello Stato moderno e rappresenta uno stratificarsi di potere in alternativa alla debolezza mostrata dal radicamento del potere legale dello Stato stesso. Sono tante e tali le trasformazioni subite dall’organizzazione criminale dell’isola che è oggi impresa ardua stabilire una continuità diretta tra la mafia borbonica e quella attuale. La capacità di crescita mostrata da Cosa nostra sta tutta nella sua capacità di inquinare i rapporti sociali con la violenza, ma soprattutto nella sua abilità a mimetizzarsi nelle pieghe del sistema di potere vigente e a scendere a patti con esso: una tattica, questa, che le ha garantito lunghissimi anni di impunità. Lo scontro violento tra Cosa nostra e Stato si verificherà, infatti, soltanto negli anni Novanta del secolo appena passato (gli anni dello stragismo mafioso) ed è un aspetto della storia della mafia siciliana ancora tutto da indagare, specialmente nei suoi risvolti e nelle alleanze che sottintende.


La 'ndrangheta è un'associazione mafiosa che con gli ultimi anni è stata costretta a cambiare per adeguarsi ai nuovi standard e a una più consistente repressione delle autorità. L'inizio della nuova era è identificabile con la costruzione del centro siderurgico di Gioia Tauro e con la costruzione dell'autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria che ha ridotto le distanze tra Reggio e Cosenza, dando vita a un giro vorticoso di mazzette e di taglieggiamenti. Nella provincia di Cosenza si verifica un aumento vertiginoso di rapine, furti, omicidi, attentati, mentre la provincia di Reggio rimane la roccaforte indiscussa dei rapimenti di persona. Ha una struttura orizzontale, non si è mai organizzata a piramide, con una rete fittissima di collegamenti. Molte famiglie della 'ndrangheta hanno la casa madre in Calabria, ma forti ramificazioni all'estero o nel nord del nostro paese. Per la 'ndrangheta gli ambienti bancari, le assicurazioni, l'alta finanza non hanno più confini. I rapporti, pur variegati, fra 'ndrangheta, mafia siciliana e camorra sono assai consistenti anche per il traffico di droga e di sigarette. Negli ultimi anni la 'ndrangheta ha assunto i caratteri di una multinazionale del crimine con un potere fortissimo almeno paragonabile a quello di cosa nostra, con un livello di repressione da parte delle forze dell'ordine ancora profondamente al di sotto del dovuto.

La Sacra Corona Unita e la Sacra Corona Libera Nascita e crisi della Sacra Corona Libera

Valentina Campana ha valutato alcuni elementi della SCU in generale, a Mesagne in particolare, patria, fra gli altri, di Giuseppe Rogoli. Anche nell'ambito mesagnese le vendette, le esecuzioni in pieno giorno, i rapimenti, gli assassini tutti eseguiti secondo precise ritualità, sono stati all'ordine del giorno: "spesso i corpi venivano trovati brutalmente martoriati secondo un preciso rituale di morte e di vendetta. Dagli occhi, la lingua o i genitali strappati alle decapitazioni, ogni tipo di morte corrispondeva ad una sorta di dantesco trapasso che indicava il tipo di "peccato" di cui si era macchiata la vittima". In particolare negli ultimi anni sono emersi numerosi nuovi personaggi, dai soprannomi coloriti, che hanno concentrato sul rachet, sul contrabbando di sigarette e sulla droga, le principali attività criminali. Alcuni di loro hanno fondato la Sacra Corona Libera, che conservava alcune caratteristiche della SCU, e che accoglieva esponenti già appartenuti alla Sacra Corona Unita. Il motivo della nascita di questa nuova organizzazione criminale risiedeva nei contrasti con i vertici della SCU, e comportava talune differenze di concreta operatività come, per esempio, l'impiego di minorenni e la sostanziale abolizione dei riti d'iniziazione. Ultimamente qualche membro di rilievo della SCL ha deciso di collaborare con le forze dell'ordine, determinando così l'arresto di altri esponenti dell'organizzazione.

"Associazione segreta con leggi proprie, avente lo scopo di procacciare, con qualsiasi mezzo, favori e guadagni a coloro che ne fanno parte": così un dizionario della lingua italiana, il Devoto-Oli, spiega la voce "camorra", una realtà - aggiunge - "tipica della malavita napoletana". L'etimologia più accreditata la fa derivare dal termine mediterraneo "morra", che significa "rissa", "confusione"; inoltre, la "morra" era un gioco molto diffuso a Napoli, "camorrista" era il "capo della morra, colui che dirige il gioco e prende i soldi su di esso", e con tale significato "morra" compare per la prima volta, nel 1735, in un documento ufficiale del regno, una prammatica, un'ordinanza del sovrano con la quale venivano autorizzate case da gioco. La dinamicità del fenomeno camorristico, la molteplicità dei clan, il carattere aperto e non esclusivamente familistico delle organizzazioni, spiegano le difficoltà che ha incontrato la storiografia nell'identificare le origini e nel descrivere le caratteristiche della camorra. Trascurando ipotesi meno facilmente accreditabili - benché non poco suggestive, come quella di una derivazione spagnola -, la maggior parte degli storici indica la data di nascita, per così dire ufficiale, della camorra, utilizzando come punto di riferimento un "processo" svoltosi davanti al tribunale della camorra, la cosiddetta "grande mamma", nel 1819-1820, processo del quale è conservata traccia nell'archivio di polizia. Inoltre, è opinione prevalente nella storiografia che il fenomeno camorristico nasca nelle carceri.

Poi vi è anche la


[modifica] Bibliografia

quando inserite testi sulla mafia assicuratevi prima di sapere di quale mafia tratta il libro.... non inserite tutto sotto cosa nostra..... Maximianus

[modifica] Etimologia

Capisco che un'etimologia araba del termine, "estranea" al contesto culturale e linguistico italiano e/o siciliano, faccia talora assai comodo (sovente anche agli Arabi che cercano spasmodicamente di marcare della loro presenza anche sistemi culturali "altri") e che questo sia anche parecchio consolante (le brutture ci vengono da fuori). Non riesco però a capire su quali basi scientifiche si poggi l'ipotesi "araba" anzidetta (si badi bene, non è il mio un rimprovero all'estensore della voce ma, semmai, a quanti hanno disseminato e seguitano a disseminare i loro libri d'una simile fantasia).
Il fatto si è che, pur ammettendo che l'uso del termine risale al XIX secolo, a pochi viene però in mente che la presenza araba in Sicilia si è compiuta nell'arco di due secoli, a partire dal primo sbarco a Mazara nell'827 dei tanti Berberi e dei pochi Arabi provenienti dal Nordafrica aghlabide. Due secoli dopo i quali la presenza araba e berbera si ridusse (anche se non si estinse grazie alla lungimirante politica normanna e sveva che non aveva troppa necessità d'una legge Bossi-Fini ante litteram). Dopo il XIII secolo, però, il ricordo arabo fu estirpato con certosina applicazione per opera della Chiesa e degli Angioini e le permanenze lessicali arabi sono riscontrabili solo nei settori più decentrati dell'agricoltura e dei sistemi idraulici, oltre che (inevitabilmente) nei toponimi che furono parecchio modificati dai Siciliani.
Perché mai si debba allora pensare a una "difesa dei deboli", in un ambiente come quello arabo-islamico del IX-X secolo o normanno-svevo dei due secoli successivi, resterà per me per sempre un mistero. Del tutto paragonabile (con rispetto parlando) a quello di S. Gennaro il cui sangue annualmente si scioglie. Nel nostro caso è l'etimo arabo a riproporsi annualmente alla folla dei devoti, a dispetto dell'implausibilità storica d'una sopravvivenza tanto prolungata, in grado di traversare l'Alto e il Basso Medioevo.
Il fatto è che le etimologie sono argomento complesso e retto dalle leggi "scientifiche" della storia e della linguistica comparata. Curiosamente però ognuno - per quanto dilettante - si sente autorizzato a dire la sua. I linguisti definiscono tali ipotesi col termine (accademico) di lectio facilior, ma, ahimè, le cose non sono sempre così facili come si vorrebbe talora credere. Il che non dovrebbe comportare la cancellazione d'una simile ipotesi etimologica "alla Kolosimo" nel cappello del lemma ma credo che che la si dovrebbe accompagnare da qualche aggettivo ("ipotesi improbabile" o "non condivisibile", "desunta di qualsiasi scientificità" o "veridicità storica" o quant'altro). Come diceva qualcuno «Non garantiamo l'esattezza della notizia ma la sua freschezza (leggi "corretta metodologia" ) sì».
Perché poi si debba ricorrere, per un fenomeno tanto isolano, al vernacolo toscano o agli acrostici anche queste sono altre belle questioni. --Cloj 12:14, Lug 20, 2005 (CEST)


Per quanto riguarda l'etimologia della parola Mafia...una interpretazione potrebbe essere dall'arabo (vista la lunga dominazione araba in Siclia) 'Mafi' che significa 'non c'è'...è possibile?

Ricavato da "http://it.wikipedia.org/wiki/Discussione:Mafia"

Non c'è dubbio che gli Arabi abbiano dominato per 2 e passa secoli la Sicilia. Ma dal IX all'XI secolo. È plausibile che abbiano lasciato tracce in un'istituzione che compare assai dopo, in ambiente cristiano e, probabilmente, socio-economicamente elevato? Con le etimologie si può dir tutto ma attenzione a fare, magari senza volerlo, del bieco anti-islamismo. Che l'Islam sia criticabile non c'è dubbio ma che a esso vada addebitato tutto l'orbe mondo negativo mi sembra non-scientifico e decisamente discriminatorio. --Cloj 20:54, 28 mag 2006 (CEST)

Di en.wiki en:Mafia

[modifica] Origin of the term

The word 'Mafia' is the noun form of Sicilian adjective "mafiusu" which has its roots in Arabic. Roughly translated it means "beautiful", but can also be translated as "cool". In reference to a man, "mafiusu" in nineteenth-century Sicily was ambiguous, signifying a bully, arrogant but also fearless, enterprising, and proud, according to scholar Diego Gambetta.[1]

The connotation of the word with the criminal secret society was made by the 1863 play I mafiusi di la Vicaria 'The Beautiful (people) of Vicaria' by Giuseppe Rizzotto and Gaetano Mosca which is about criminal gangs in the Palermo prison. The words mafia or mafiusu are never mentioned in the play, and were probably put in the title because it would add local flair.

The association between "mafiusu" and criminal gangs was made by the association the play's title made with the criminal gangs that was new to Siclian and Italian Society at the time. Consequently, the word mafia was generated from fictional source loosely inspired by the real thing and was used by outsiders to describe it. The use of the term mafia was subsequently taken over in the Italian state's early reports on the phenomenon. The word "mafia" made its first official appearance in 1865 in a report by the chief prosecutor in Palermo, Filippo Antonio Gualtiero.

-- ρ¡ρρµ δ→θ∑ - (waarom? jus'b'coz!) 04:26, 29 mag 2006 (CEST)

[modifica] mafie e non mafie

come la mala del brenta anche la banda della magliana non può essere considerata una mafia nel vero senso della parola...

Per quanto riguarda l'etimologia della parola Mafia...una interpretazione potrebbe essere dall'arabo (vista la lunga dominazione araba in Siclia) 'Mafi' che significa 'non c'è'...è possibile?

  • Mi accorgo che questo titolo organizzazioni criminali è vuoto ma avete tanto di dire della Mafia, della Cosa Nostra e poi altre organizzazioni criminali del mezzogiorno. Questi sono l'uniche organizzazioni che esistono? Non c'è mai stato dei criminali in altre parti di l'Italia? Mai? ρ¡ρρµ δ→θ∑ - (waarom? jus'b'coz!) 06:10, 14 gen 2006 (CET)

[modifica] Etimologi

Tempo fa uscì un articolo sul Venerdì di Repubblica in cui era scritto che ma fi ah in arabo mediorientale vuol dire non c'è, non esiste Alla domanda "cosa è la mafia" una delle risposte tipiche dei mafiosi è :la mafia non c'è, non esiste...........--Bizarria 09:15, 4 apr 2006 (CEST)

Ah, i giornalisti! L'espressione araba esiste e significa proprio non c'è (mā fī ) ma forse non hai letto quanto scritto sopra. Arabi? IX-XI secolo? Non ti viene in mente che ciò è del tutto implausibile? --Cloj 12:38, 17 nov 2007 (CET)

[modifica] Mafia

cb La discussione proviene dalla pagina wikipedia:bar   
– il cambusiere --「Twice·29 (disc.)」 00:27, 31 mag 2006 (CEST)

Assisto quotidianamente a infinite (e credo salutari) discussioni su NPOV, leggo pagine in cui wikipediani duellano verbalmente con passione sulla completezza e/o parzialità di alcune voci, e penso di trovarmi in una comunita' di persone che hanno deciso che avere opinioni diverse e' una buona cosa e che confrontarsi fa bene alla salute e alla democrazia.

Poi, per caso, vado sulla pagina della Sicilia e di Caltagirone (pagina particolarmente ricca di informazioni) e, sempre per caso scopro che la parola mafia non compare mai, dico MAI! A questo punto mi domando: dove viviamo noi wikipediani, dentro una campana di vetro? Omettere di menzionare un fenomeno cosi' ingombrante e' enciclopedico e' NPOV? Non mi si dica che queste cose devono andare su WikiNotizie... Forse ho bisogno che qualcuno mi rispieghi il concetto di NPOV. Aiutatemi a capire. --TheCADexpert (talk) 18:57, 28 mag 2006 (CEST)

Provare qui?--Ub 19:48, 28 mag 2006 (CEST)
Scusa, ma secondo te tutte le cittadine coinvolte nelle criminose attività della mafia, camorra, 'ndrangheta o sacra corona unita dovrebbero ospitare un capoverso circa l'attività espressa da queste associazioni per delinquere? E perché mai Roma non ha un suo paragrafo sulla Banda della Magliana e le città del Brenta uno sulla Mafia del Brenta? Dovremmo segnalare qualcosa anche per la Sardegna nel parlare della (fortunatamente, forse, passata) attività legata al sequestro di persona? E che dire della Milano di Mani pulite? O della Torino di Piedi puliti?
Francamente capirei se questo lo dicessi per Corleone, sede storica dell'ultima fase mafiosa post-Bontade, ma la tua pretesa rischierebbe (senz'altro non era questa la tua intenzione, me ne rendo benissimo conto) di criminalizzare gli abitanti di questi centri che, forse, potrebbero effettuare una chiamata di còrreo a carico dei vari governi italiani. Con simpatia (per il tuo slancio generosamente libertario) da un oriundo siculo. --Cloj 19:51, 28 mag 2006 (CEST)
Ok, mettiamoci anche Corleone, perdonate la svista. Perche' i siciliani stanno sempre a minimizzare questa faccenda della mafia? Perchè se ne vergognano, perche' è doloroso ammetterlo, o per quale altra ragione? La mafia mi risulta essere un fenomeno che dura da secoli non un fatto di cronaca. --TheCADexpert (talk) 19:57, 28 mag 2006 (CEST)

La colpa è mia. È per questo tipo di reazione che non partecipo quasi mai alle discussioni che non vertano specificatamente nel mio campo d'interesse.
Intanto che vuol dire "i siciliani"? Li conosci, li hai sentiti? Io (solo oriundo, visto che sono nato altrove e altrove ho sempre vissuto) non adopererei categorie così generiche e che potrebbero apparire un po' qualunquistiche. Vogliamo parlare dei "piemontesi", dei "sampdoriani" o dei "comunisti"? Che senso hanno questi massimi sistemi, se non a impedirci di ragionare e di saper distinguere. Parlando più seriamente, mi sembra ovvio che i conterranei di Falcone e Borsellino (potrei aggiungere Chinnici e tanti altri) siano in grave imbarazzo per questo fenomeno che attecchisce e vegeta sulla paura (la paura vera, mica astratta, come quella che, come nel film Il Padrino, fa dire con smaccata allusione: "Non è che non puoi fare questa data cosa. Ma ti conviene farla?", facendo balenare la certezza che tuo/a figlio/a, tua/o moglie/marito, tua/o madre/padre passeranno certissimamente a miglior vita.
Ce la sentiamo di prendercela con le vittime? Intanto ci sarebbe da dire che la paura, come diceva don Abbondio, non ce se la può dare e bisogna trovarsi personalmente coinvolti nei pericoli per sapere come reagiremmo. La mafia è una solare realtà secolare - lo dici bene - ma non sono sicuro che di essa siano sempre e comunque responsabili i Siciliani, come la tua replica potrebbe far credere a uno sprovveduto lettore. Direi che i governanti (spesso complici e attori principali della mafia) hanno la responsabilità maggiore del fenomeno. Che, comunque, mi pare abbia una voce su Wikipedia che tu potrai, volendo, arricchire. Ma inserire in Caltagirone o in Sicilia un diretto collegamento alla mafia, mi sbaglierò, ma rischierebbe di apparire non tanto Non-NPOV ma decisamente e gratuitamente offensivo e razzistico. Cosa che non credo vorresti. Ma, se proprio insisti, operiamo quanto suggerito in tutte le città dove allignino fenomeni non episodici di delinquenza, di grassazione, di criminalità. --Cloj 20:13, 28 mag 2006 (CEST)

Non era mia intenzione, in alcun modo offendere i siciliani. Perdonatemi se ho dato questa impressione. Il mio punto e' il seguente: assumiamo che un visitatore proveniente da un'altra galassia visiti l'Italia intera e abbia modo di farsi un'idea abbastanza completa di come la gente vive nei vari luoghi dello stivale, e di quali sono gli stili di vita ed i fenomeni nazionali e locali. Ora chiediamo a questo ipotetico vistatore, che supponiamo apolitico e super-partes tra nord e sud, di descriverci cio' che ha visto con un intento e stile enciclopedico. Parlando della Sicilia, menzionerebbe la mafia? Descrivendo alcune cittadine siciliane si soffermerebbe solo sulle chiese barocche o desciverebbe la presenza di peculiari strutture sociali?

Infine, riconoscere l'esitenza e descrivere un fenomeno sociale, di cui i sicilini sono le prime vittime, e' razzismo? Se e 'cosi', continuo a non capire cosa significa NPOV. --TheCADexpert (talk) 20:29, 28 mag 2006 (CEST)

Contravvengo subito al mio intento di smetterla con questa discussione perché ho perfettamente capito che le tue osservazioni non sono ispirate, per carità, ad alcun razzismo di sorta. Nel merito: certo che si dovrebbe citare l'impatto socio-economico operato sulla Sicilia dalla mafia, magari iscrivendo al suo interno un rinvio al lemma già esistente (e migliorabile). Certo che si dovrebbe parlare della devastazione morale operata! Ma non mi sembra giusto inserirle nelle singole città (quali si salvano da questo germe patogeno?), quasi fossero esse ad averne la responsabilità. Almeno così la penso io, Ma non sono certo la "bocca della verità". Ciao. --Cloj 20:44, 28 mag 2006 (CEST)
Sono d'accordo nell'inutilità di inserire in ogni centro abitato della stupenda Trinacria un riferimento all'orrenda Cosa nostra... ma credo doveroso (anche per non avallare la facile equazione sicilia=mafia) di includere nell'articolo della regione una sezione che riassuma il fenomeno mafioso, con il rimando all'apposita voce. Ho perciò inserito il link nelle voci correlate, che mancava.--Yuma · scrivimi 20:57, 28 mag 2006 (CEST)

Benone. Una piccola avvertenza: credo senz'altro utile. Quando vuoi parlare con qualcuno (spero lo volessi fare con me) dovresti rispondergli nella sua pagina di Discussione. Altrimenti non appare alcun messaggio per il destinatario e il dialogo finisce lì. Io ho risposto solo perché tenevo d'occhio la pagina presente. Ari-ciao.--Cloj 21:00, 28 mag 2006 (CEST)

Di en.wiki en:Mafia

[modifica] Origin of the term

The word 'Mafia' is the noun form of Sicilian adjective "mafiusu" which has its roots in Arabic. Roughly translated it means "beautiful", but can also be translated as "cool". In reference to a man, "mafiusu" in nineteenth-century Sicily was ambiguous, signifying a bully, arrogant but also fearless, enterprising, and proud, according to scholar Diego Gambetta.[1]

The connotation of the word with the criminal secret society was made by the 1863 play I mafiusi di la Vicaria 'The Beautiful (people) of Vicaria' by Giuseppe Rizzotto and Gaetano Mosca which is about criminal gangs in the Palermo prison. The words mafia or mafiusu are never mentioned in the play, and were probably put in the title because it would add local flair.

The association between "mafiusu" and criminal gangs was made by the association the play's title made with the criminal gangs that was new to Siclian and Italian Society at the time. Consequently, the word mafia was generated from fictional source loosely inspired by the real thing and was used by outsiders to describe it. The use of the term mafia was subsequently taken over in the Italian state's early reports on the phenomenon. The word "mafia" made its first official appearance in 1865 in a report by the chief prosecutor in Palermo, Filippo Antonio Gualtiero.

-- ρ¡ρρµ δ→θ∑ - (waarom? jus'b'coz!) 04:26, 29 mag 2006 (CEST)

Tutti noi sappiamo leggere. Bastava un link. Qual e' il punto del tuo Cut & paste ? --TheCADexpert (talk) 05:07, 29 mag 2006 (CEST)
Quando dici: Perche' i siciliani stanno sempre a minimizzare questa faccenda della mafia? Perchè se ne vergognano, perche' è doloroso ammetterlo, o per quale altra ragione? La mafia mi risulta essere un fenomeno che dura da secoli non un fatto di cronaca. si tratta di un punto di vista POV. Specialmente quando dici: La mafia mi risulta essere un fenomeno che dura da secoli... Ecco. Poi ho meso una domanda sulla pagina di discussione chiedendo se c'e stata mai nessun criminalità nella penisola italiana nella sua storia. Mai? Nessuno mi ha risposto - forse ci ne può scrìvere Lei. Ricordatevi che non c'è nessun ricordo di questo fenomeno prima di 1863. Leggi Cosa Nostra di John Dickie chi rapprisenta la meglio ricerca supra questo suggetto. ρ¡ρρµ δ→θ∑ - (waarom? jus'b'coz!) 06:10, 29 mag 2006 (CEST)

Caro CadExpert, temo che un semplice link alla voce inglese non avrebbe messo in evidenza l'estratto che Pippu ci teneva a segnalarci nella discussione. Può darsi che la limitatezza della parola scritta mi faccia sbagliare, ma leggo nella tua domanda una rudezza assolutamente fuori posto. --Paginazero - Ø 08:49, 29 mag 2006 (CEST)

Ammetto che il mio tono poteva essere piu' soft, ma io ho visto un copy & paste di un brano solo indirettamente correlato alla discussione e senza alcun commento da parte di Pippu. Difficile capire cosa volesse dire o quale posizione volesse sostenere. Infine, dal 1865 ad oggi sono trascorsi oltre 140 anni, che fanno della mafia un fenomeno oggetivamente secolare anche secondo la fonte citata da Pipu. Innumerevoli altre fonti fanno risalire ben piu' all'indietro l'origine del fenomeno. Ho l'impressione di aver toccato un argomento tabu' che andava approciato con molta piu' delicatezza di quanta io ne abbia usata. E' saggio per me a questo punto uscire dalla discussione, qui ci vorrebbe qualcuno con un tocco molto piu' delicato del mio. --TheCADexpert (talk) 22:34, 29 mag 2006 (CEST)

Non è un argomento tabù, ma al stesso tempo Wikipedia non si tratta d'opinioni personali e supposizioni, ma uno deve citare riferimenti buoni e la ricerca d'altri (no original research). Cita i riferimenti buoni a anche Lei può scrivere quello di cui s'interessa. ρ¡ρρµ δ→θ∑ - (waarom? jus'b'coz!) 00:35, 30 mag 2006 (CEST)

[modifica] Reindirizzamento da criminalità organizzata

Il termine criminalità organizzata non dovrebbe reindirizzare al termine mafia. Quest'ultima è solo uno dei tanti tipi di criminalità organizzata, non è l'unica esistente. Gli stessi gruppi terroristici sono crimanalità organizzate. Od anche i gruppi di mercenari dell'Asia dell'est, o i cartelli colombiani, ecc. Bisognerebbe toglierlo.--Velázquez 15:39, 9 giu 2006 (CEST)

Come mi faceva giustamente notare un utente non registrato, la voce allo stato attuale paragona la Mafia alle restanti organizzazioni criminali. Forse la voce stessa avrebbe bisogno di un restyling. --Leoman3000 14:03, 20 set 2006 (CEST)
La mia proposta l'avevo fatta tempo fa (unire mafia e cosa nostra e creare una unica voce organizzazione criminale) ma non ha avuto molto seguito. Così com'è, questa pagina resta un doppione di cosa nostra. --Velázquez 15:29, 20 set 2006 (CEST)
Non sono d'accordo con Velázquez (vedi sotto Satanetto 16:46, 21 dic 2006 (CET)).

[modifica] Mafie in Italia 2

permettetemi di dissentire: considero un errore chiamare il paragrafo MAfie in Italia, poichè si rischia di confondere chi va a leggere. Ovviamente chi ha scritto l'articolo sa che fra Mafia CAmorra e 'Ndrangheta ci sono grandissime differenze storiche e logistiche. Fra queste, per dirla con Lucarelli, la mafia ha una struttura verticistica; la N'Drangheta calabrese, la più pericolosa secondo gli analisti, non ha un vero capo ma è di una potenza incredibile, anche perché basandosi su organizzazioni familiari non ha pentiti; la camorra è una criminalità metropolitana. --Luiss 20:01, 1 ago 2006 (CEST)

Questa pagina praticamente parla solo della mafia siciliana (Cosa Nostra). Andrebbe fusa con quest'ultima, perchè non fa altro che provocare confusione e ambiguità, con un redirect Cosa Nostra che punta a Mafia. Quelle pochissime info che non parlano di Cosa Nostra, invece, andrebbero trattate in in una eventuale pagina organizzazione criminale. --Velázquez 20:13, 1 ago 2006 (CEST)
Non sono d'accordo con Velázquez, in quanto il termine 'mafia' e' diventato un termine generico, sia nel linguaggio comune che nel codice, tanto che si parla comunemente di mafia russa, cinese, ecc. Semmai andrebbero tolte le parti specifiche solo a cosa nostra, e andrebbe precisata la storia dell'uso del termine.. mi sembra che allo stato attuale l'articolo sia abbastanza generico, per cui se nessuno protesta leverei il template da unire.. Satanetto 16:44, 21 dic 2006 (CET)
"Mafia" è un termine che indica genericamente organizzazione criminale solo all'estero. In Italia con il termine "mafia" si è sempre indicata cosa nostra. I temrini "mafia russa", "mafia cinese", ecc. sono semplici traduzioni in italiano dall'inglese. Sarebbe un grosso errore semplificare in mafia=organizzazione criminale. Questa pagina andrebbe spostata in organizzazione criminale e cosa nostra dovrebbe essere spostata a mafia (con eventuale redirect). --Romero 17:07, 21 dic 2006 (CET)
Faccio notare che esiste un reato chiamato associazione di tipo mafioso che si riferisce anche a camorra e 'ndrangheta. Mafia, in questo caso, è un termine più generale. Cito dall'ultimo rigo della voce: «l'applicabilità di tale fattispecie anche nell'ipotesi di Camorra o di altre associazioni riconducibili a quelle di tipo mafioso, comunque localmente denominate». --Roberto 13:15, 22 dic 2006 (CET)
OK, ho tolto il "da unire", ora però mi vedo costretto a creare organizzazione criminale che non può essere un redirect a mafia. La tradurrò da en.wiki, Criminal organization. --Romero 14:29, 22 dic 2006 (CET)
✔ Fatto--Romero 15:19, 22 dic 2006 (CET)

[modifica] Bibliografia 2

Ma siamo sicuri che sia utile una bibliografia di 40 volumi? Non è che stiamo diventando come Amazon? vedo segnati libri che sono stati pubblicati ieri, e che non sono stati usati per scrivere la voce. Per come la vedo io andrebbero limitati ad una decina al massimo. Jalo 17:14, 29 lug 2007 (CEST)

[modifica] Filmografia

Mettere assiem film diverse su mafia siicliana, ganster ameriacni e così via non h amolto senso, s eproprio vogliamo tenerli tutti, suddividiamo il paragrafo in sezioni tipo mafia in Italia, mafia in USA e così via.--Bramfab Discorriamo 23:33, 5 set 2007 (CEST)

Ho spostato la filmografia in una voce apposita. Per ora l'elenco resta quello della voce mafia, cioè le varie organizzazioni italiane e americane tutte insieme appassionatamente. Sulla questione della distinzione tra varie organizzazioni, il compito non è semplice: in molti film per fini narrativi si parla genericamente di "mafia" senza specificare di che organizzazione o provenienza territoriale si tratti. Nei film statunitensi, inoltre, il più delle volte i mafiosi del cinema sono "the Italians". Secondo me la lista può rimanere unita se si tratteggia in testa alla voce un'analisi dei principali film legati ad organizzazioni specifiche (es. Camorra al cinema, Cosa Nostra al cinema) e un quadro storico che spiega il modo in cui la "mafia" è stata rappresentata al cinema (es. durante il fascismo non si poteva parlare di mafia; In nome della legge di Germi, più che essere un film sulla mafia vuole essere un "western siciliano" ecc). - --Pakdooik 21:04, 13 gen 2008 (CET)

Manca la fiction "Borsellino" con Giorgio Tirabassi del 2004

[modifica] Mafia in generale

Questa voce dovrebbe, nel limite del possibile, mostrare le differenze che intercorrono tra una generica "organizzazione criminale" e la mafia nella sua accezione generica, lasciando poi ai singoli link presenti nella voce l'analisi delle singole facce e organizzazioni mafiose presenti in Italia e all'estero. Insomma la mafia non è un'organizzazione criminale come pure sono le BR, ma non può neanche essere identificata unicamente con Cosa Nostra o con la Camorra.

Per intenderci la voce dovrebbe specificare maggiormente che "Mafia" è un sottoinsieme di "organizzazione criminale" e contemporaneamente un insieme di realtà distinte eppure simili quali sono la 'Ndrangheta e la Yakuza. Maximianus

[modifica] Lupo Rosso

un anonimo contributore aveva scritto: la mafia è una vera MERDAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA SKIFOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO W FALCONE E BORSELLINO pur avendo ragione in line di massima non si puo' lasciare sulla pagina perche' contiene un errore che tutti i buoni contadini conoscono,la mafia non si puo' usare neanche come concime la m.... si'--Lupo rosso (msg) 07:00, 20 apr 2008 (CEST)


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