Luigi Luzzi
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Luigi Luzzi (Olevano di Lomellina, 27 marzo 1824 – Stradella, 26 febbraio 1876) è stato un musicista e compositore italiano.
Nacque ad Olevano di Lomellina, in provincia di Pavia, da famiglia di origine mortarese e di estrazione liberale e patriottica.
Lo zio paterno, Fortunato, e quello materno, avvocato Luigi Rossi, ebbero parte attiva nei moti rivoluzionari del 1821; il secondo divenne senatore del Regno Sardo nel 1853 e fu tutore del piccolo Luigi, che nel 1827 rimase orfano del padre. In seguito a questo triste evento, la famiglia si trasferì a Mortara nella casa dei nonni materni. Luigi conseguì la licenza liceale presso i Padri Lateranensi del Convento di Santa Croce. S'iscrisse a Torino alla facoltà di Medicina, ma la passione per la musica, che nutriva fin da ragazzo (era stato allievo dell'organista e compositore don Gaudenzio Bertolli di Mortara) lo distolse dagli studi universitari. Divenne un ricercato maestro e compositore di musica, dotato, secondo i critici, di ottimo talento, ingegno vivace e bizzarro. Si distinse soprattutto come melodista ed autore di musica vocale.
Nel 1847 musicò l'inno mortarese, cantato il 2 novembre per la promulgazione dello Statuto Albertino. Si sposò nel 1871 e si stabilì a Stradella.
Le sue opere, pubblicate dalle case musicali Lucca e Ricordi di Milano, comprendono quattro melodrammi: Chiarina (Torino, 1853), I falsi monetari (Torino e Mortara, 1854), Tripilla (Novara, 1874), Fra Dolcino (mai rappresentato). Scrisse, inoltre, varie composizioni per orchestra e per pianoforte (Sinfonia a grande orchestra, Marcia Funebre in morte di Cavour), un'Ave Maria, e vari brani di circostanza (melodie, valzer, mazurche, ballate).
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