Kumyk
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I Kumyk sono un popolo turco che vive nella zone dell'altopiano del Kumyk, nel nord del Dagestan e a sud del fiume Terek, oltre che sulle coste del Mar Caspio. Rappresentano il 12% della popolazione totale della repubblica del Dagestan. Parlano la lingua kumyk. Sono in gran parte fedeli all'Islam ma a queste fede associano diversi rituali che risalgono ad epoche precedenti alla diffusione islamica nella regione.
Si suppone che Claudio Tolomeo sia entrato in contatto con questa gente e li abbia denominati "Kami" o "Kamak". Alcuni esploratori hanno poi visto nei Kumyk gli antenati dei Cazari. Secondo A. Vambry, i Kumyk si stanziarono nell'area dell'odierna repubblica del Dagestan nel periodo del regno dei Cazari, durante l'VIII secolo. Sembra certo che gruppi di Cabardi si siano stanziati in quest'area nei secoli seguenti.
Durante il XVI, XVII e XVIII secolo i Kumyk ebbero un regno indipendente, con capitale in Tarki, governati da un re denominato il Shamkhal.
I Russi costruirono avamposti nel loro territorio nel 1559 e sotto Pietro I. Essendo molto più civilizzati rispetto agli altri popoli caucasici, i Kumyk sono stati un gruppo molto rispettato dalle altre etnie e dai vari occupanti. In anni recenti, i nazionalisti Kumyk, come Salau Aliev, hanno propagandato a favore dell'autonomia Kumyk e della loro relativa preminenza entro i confini del Dagestan, citando la storia cazara come fonte ispiratrice di tali affermazioni.
[modifica] Bibliografia
- Alcuni passaggi di questo articolo provengono dall'XI edizione dell'Encyclopædia Britannica (1911), oggi di pubblico dominio