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Ivan Graziani - Wikipedia

Ivan Graziani

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Ivan Graziani
Nazionalità Italia
Genere Rock
Periodo attività 1966 - 1997
Strumento {{{Strumento}}}
Etichetta {{{Etichetta}}}
Band attuale {{{Band attuale}}}
Band {{{Band precedenti}}}
Album pubblicati 17
Studio 14
Live 2
Raccolte 3
Sito ufficiale
Si invita a seguire lo schema del Progetto Musica
« Signore è stata una svista
abbi un occhio di riguardo
per il tuo chitarrista.
Signore se lanci uno strale
sbaglia mira per favore
non farmi del male.
Te lo giuro in ginocchio
qui in mezzo alla pista
te lo giuro sulla Fender,
io non l’ho fatto apposta! »
(I.Graziani, Il chitarrista)

Ivan Graziani (Teramo6 ottobre 1945 – Novafeltria1° gennaio 1997) è stato un cantautore e chitarrista italiano.

Spesso ritenuto un trascinatore carismatico, amava esibirsi soprattutto sul palco. Ci teneva molto a esibirsi dal vivo e ha continuato a tenere concerti, anche se stanco e malato, fino a poche settimane prima di morire.

Le sue canzoni sono caratterizzate da un intenso uso della melodia e da un timbro di voce atipico, spesso in falsetto. Uno dei temi preferiti di Ivan Graziani era la descrizione delle donne che aveva incontrato (o sognato) nella sua vita.

Indice

[modifica] Biografia

[modifica] Gli inizi

Grande appassionato di musica e disegno, da adolescente inizia a suonare la chitarra e la batteria in alcuni complessi e orchestre abruzzesi, tra i quali Nino Dale and his modernist (cui anni dopo dedicherà una canzone). Alla fine degli anni Sessanta consegue il diploma nel Corso Superiore di Grafica e in seguito frequenta l'Accademia di Belle Arti di Urbino, sezione di pittura.

[modifica] Il primo gruppo

Nel 1966 fonda gli Anonima Sound, con cui partecipa al Cantagiro nel 1967 con Parla tu.

[modifica] La carriera solista

Nel 1972, dopo il servizio militare,a Bologna, frequenta la cantina insonorizzata di Filippo Canetoli dei Sensuals, col quale fino dai tempi in cui l'Anonima Sound si esibiva a Riccione era rimasto in buoni rapporti,proprio ai Sensuals insegnò varie canzoni tra le quali "parla tu" ed affidando a Canetoli la sua rossa Rickenbacher 381/v69 Vintage series; intraprende la carriera solista di session man: nel corso di questi anni collabora con la Premiata Forneria Marconi, Lucio Battisti, Bruno Lauzi e Antonello Venditti e incide vari dischi sperimentali ufficiali e non. Di questi i lavori più conosciuti sono La città che io vorrei del 1973 (ristampato poi nel 1980 con il titolo Ivan Graziani special), un album immaturo ma con buoni testi e idee che faranno presagire il suo stile inconfondibile, e Desperation, pubblicato l'anno dopo e con testi in inglese.

[modifica] I dischi

Dopo aver firmato un contratto con la Numero Uno di Mogol e Lucio Battisti, incide l'album Ballata per quattro stagioni registrato nel 1976 agli studi di registrazione Il Mulino di Milano (in cui viene anche ripresa una canzone di La città che io vorrei, Il campo della fiera). Contraddistinto da ottimi testi e molto apprezzato dalla critica non riceve, però, il successo di pubblico che meriterebbe.

Segue nel 1977 il graffiante album intitolato I Lupi che contiene il singolo Lugano addio con cui finalmente si fa conoscere al grande pubblico.

Nel 1978 esce Pigro ottimo album, musicalmente più maturo, che contiene delle simpatiche e graffianti ballate come Pigro, Monna Lisa, Paolina, Gabriele D'Annunzio.

Nel 1979 è la volta di Agnese dolce Agnese contenente il brano Agnese, che riprende il tema del Rondò dalla Sonatina in Sol maggiore op. 36 n. 5 di Muzio Clementi e ottiene un grande successo insieme a Taglia la testa al gallo, Fuoco sulla collina , Dr.Jekyll & Mr. Hyde e Canzone per Susy.

Nel 1980 un altro grande successo con l'album Viaggi e intemperie, il brano Firenze (canzone triste) contenuto in questo album, è forse il suo più famoso. Spiccano anche Isabella sul treno, Dada, Radio Londra, Angelina e Tutto questo cosa c'entra con il Rock & Roll.

Sempre nel 1980 collabora con Ron e Goran Kuzminac; da questa collaborazione nasce un mini LP di quattro canzoni dal nome Q-Concert (con un brano nuovo, Canzone senza inganni, scritto dai tre e le reincisioni di tre canzoni del loro repertorio) e una riuscita tournèe.

Instancabile e prolifico; nel 1981 esce un altro ottimo lavoro Seni e Coseni, album che contrappone bene le due personalità del cantautore abruzzese; canzoni delicate come Signorina, Cleo, Pasqua, lasciano il posto sulla seconda facciata del disco a canzoni rock taglienti come Tigre, Digos Boogie, Oh mamma mia.

Dopo un live del 1982 Parla tu (in cui reincide l'omonima canzone del repertorio dell'Anonima Sound) nel 1983 viene pubblicato l'album Ivan Graziani apice del successo dell'artista. La canzone Il chitarrista scala le classifiche di vendita, ma anche brani come Signora bionda dei ciliegi e Navi ottengono grandi ascolti in radio.

Nel 1984 esce l'album Nove che, malgrado i buoni arrangiamenti, manca di personalità e non sarà molto apprezzato dal pubblico. I due brani che si evidenziano di più sono Limiti (Affari d'amore) e Minù Minù

Nel 1985 partecipa per la prima volta al Festival di Sanremo con il brano Franca ti amo che non ha successo. Nel 1986 Graziani abbandona la Numero Uno subito dopo la pubblicazione di Picnik album anonimo e poco considerato.

Ivan Graziani sembra ormai avere perso la vena creativa che lo aveva in precedenza così felicemente ispirato. Bisogna aspettare il 1989, anno in cui incide il grintoso Ivangarage, per tornare ad ascoltare brani di buona qualità. Ivangarage è un album "duro" con arrangiamenti semplici quanto efficaci, una sorta di ritorno alle sue origini musicali. Graziani torna a raccontare le classiche storie di provincia tanto care al suo stile ed esprime bene la sua carica artistica e le sue doti chitarristiche. Le canzoni che spiccano di più sono Prudenza mai, Noi non moriremo mai, Un uomo e Radici nel vento

Nel 1991 esce Cicli e Tricicli, che non riscuote successo né di critica né di pubblico, pur contenendo una canzone considerata tra le migliori della produzione di Graziani: Kryptonite.

Torna a Sanremo nel 1994 con la canzone Maledette malelingue che riscuote un buon successo. L'album Malelingue è nuovamente un album di ottimo livello in cui l'artista sembra aver ritrovato la grinta e la creatività perdute.

[modifica] La scomparsa

Il 1º gennaio del 1997, all'età di 51 anni, Ivan Graziani muore a Novafeltria per un tumore addominale, purtroppo incurabile, dal quale soffriva da 22 mesi.

[modifica] Opere postume

Per sempre Ivan, album postumo del 1999, contiene materiale da studio arrangiato e canzoni interpretate da Renato Zero, Antonello Venditti, Biagio Antonacci, Umberto Tozzi e Alex Baroni

Firenze-Lugano no stop, raccolta di successi, uscita nel 2004 che contiene oltre ai brani più conosciuti del cantautore, anche due inediti: "Giuliana" e "Il lupo e il bracconiere". Nello stesso anno esce anche un cd singolo contenente il brano inedito "Non credere".

[modifica] Altre opere

Di Ivan Graziani, oltre a centinaia di canzoni e disegni, è rimasto anche il libro Arcipelago Chieti, scritto dall'artista in ricordo dell'assurdo anno passato a svolgere il servizio militare nel 1971, in una caserma e nell'ospedale militare di Chieti. Il volume è stato stampato dalla casa editrice Tracce, mentre alla stamperia d'arte Studio Calcografico Urbino di Pescara fu chiesto di stampare cinquanta esemplari di un'incisione dello stesso Ivan Graziani. Si trattava di un'acquaforte intitolata Volo Bellico.

Da citare anche una marginale partecipazione come attore in un film del 1981 dal titolo Italian boys, con Umberto Smaila e Franco Oppini, in cui l'artista interpretava i panni di "Ivano Graziati", stravagante e incorruttibile giudice di gara.

[modifica] Discografia

[modifica] Studio

  • "La città che io vorrei" 1973
  • "Desperation" 1974 - In inglese
  • "Ballata per quattro stagioni" 1975
  • "I Lupi" 1977
  • "Pigro" 1978
  • "Agnese dolce Agnese" 1979
  • "Viaggi e intemperie" 1980
  • "Q disc" 1981 - Insieme a Ron e Kuzminac
  • "Seni e coseni" 1981
  • "Ivan Graziani" 1983
  • "Nove" 1984
  • "Piknic" 1985
  • "Ivangarage" 1989
  • "Cicli e tricicli" 1991
  • "Malelingue" 1994
  • "Per sempre Ivan" 1999

[modifica] Riedizioni

  • "Ivan Graziani special" 1980.

[modifica] Live

  • "Parla tu" 1982
  • "Fragili fiori" 1995

[modifica] Raccolte

[modifica] DVD

  • "W Ivan" 2007 (dvd+cd)

[modifica] Singoli

  • 1972 - Dropout/True true (Airplane Records, AD 2011; inciso con lo pseudonimo Rockleberry Roll)
  • Ottobre 1973 - Hi Jack/Give you all my love (Freedom Records, AD 2015; inciso con lo pseudonimo Rockleberry Roll)
  • 1973 - Longer is the beach/Without saying good-bye (Freedom Records, ADJ 2015; lato A inciso con lo pseudonimo Ivan & Transport; il brano sul lato B è eseguito dal gruppo The Crazy guitars)
  • 14 dicembre 1981 - Lontano dalla paura/Grande mondo (RCA Italiana, PB 6561)
  • 22 gennaio 1985 - Franca ti amo/Vento caldo (Numero Uno, PB 6803)
  • 1989 - La sposa bambina/Lugano addio (Carosello, Cl 20561)
  • 1990 - Tutto il coraggio che hai (Carosello, CA 1; lato B senza incisione)
  • "Sogno Rosso" 1990
  • "Non credere" 2004

[modifica] Collaborazioni come chitarrista

  • Lucio Battisti, "La Batteria, il contrabbasso, eccetera" (1976)
  • Antonello Venditti, "Ullallà" (1976)

[modifica] Curiosità

  • Negli Anni Ottanta era molto diffusa la voce che fosse nato su un traghetto tra Olbia e Civitavecchia e da qui derivi il suo nome che è l'anagramma della parola Navi. Pippo Baudo ne fece accenno a Graziani durante una intervista a Domenica in, ma il cantautore smentì affermando di essere nato a Teramo
  • Quando nel 1988 Phil Collins portò al successo A groovy kind of love (brano inciso già dai Mindbenders negli anni Sessanta oltre che in italiano dai Camaleonti nel 1966 con il titolo Non c'è più nessuno). Agnese fu ritenuta una cover del brano britannico e ne derivò una diatriba con accuse di plagio a Graziani nei confronti del gruppo britannico ed a Collins nei confronti di Graziani. In realtà sia A groovy kind of love che Agnese prendevano spunto dalla Sonatina per pianoforte in sol maggiore op. 36 n. 5 di Muzio Clementi, il cui tema del Rondò finale era stato a sua volta dichiaratamente tratto da una melodia popolare svizzera.

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale
  • www.studiourbino.it Lo Studio Calcografico Urbino ha curato le edizioni di grafica di Ivan Graziani e una mostra di sue opere al Premio Tenco di Sanremo.

[modifica] Voci correlate

Altre lingue


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