Italian Fast Food

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Italian Fast Food
Titolo originale:	Italian Fast Food
Lingua originale:	Italiano
Paese:	Italia
Anno:	1986
Durata:	89'
Colore:	colore
Audio:	sonoro
Rapporto:
Genere:	Comico
Regia:	Lodovico Gasparini
Soggetto:	Lucio De Caro, Carlo Vanzina, Enrico Vanzina
Sceneggiatura:	Lorenzo Beccati, Ezio Greggio, Carlo Vanzina, Enrico Vanzina
Produttore:
Produttore esecutivo:
Casa di produzione:	C.G. Silver Film Video 80
Distribuzione (Italia):	Columbia Pictures Italia
Storyboard:	{{{nomestoryboard}}}
Art director:	{{{nomeartdirector}}}
Character design:	{{{nomecharacterdesign}}}
Mecha design:	{{{nomemechadesign}}}
Animatori:	{{{nomeanimatore}}}
Interpreti e personaggi
Antonello Fassari: Elvire Audray: Enzo Braschi: Renato Cecchetto: Clara Colosimo: Anna Galiena: Susanna Messaggio: Carlo Pistarino: Beatrice Ring: Annabella Schiavone: Gino Cogliandro: Mirko Setaro: Edoardo Romano: Sergio Vastano: Luigi Petrucci:
Doppiatori originali:
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Doppiatori italiani:
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Episodi:
Fotografia:	Luigi Kuveiller
Montaggio:	Raimondo Crociani
Effetti speciali:
Musiche:	Mariano Detto
Tema musicale:
Scenografia:
Costumi:
Trucco:
Sfondi:
Premi:
Sequel:	{{{nomesequel}}}
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film

Italian Fast Food è un film comico del 1986 diretto da Lodovico Gasparini.

Il film in realtà altri non è che il pretesto per mettere assieme i protagonisti della fortunata trasmissione comica anni '80 Drive in. Appaiono infatti Enzo Braschi, i Trettré, Sergio Vastano, Carlo Pistarino e Susanna Messaggio.

[modifica] Trama

In un moderno Fast Food milanese, tra coloro che lo frequentano, i tipi variano: un certo Felice, aspirante manager; un certo Enzo, sbruffone capo riconosciuto dei paninari, in eterna lotta con una banda punk. Poiché i due cuochi si sono dimessi, il direttore, preoccupatissimo dato il ritmo del locale, ingaggia a far polpette un pittore (che da mesi si è installato a sbafo in casa sua) e un altro lavoratore. Ma i due se la prendono calma, mentre tra le ragazze addette al servizio ce n'è una che sogna di fare la diva del cinema e finisce fortunosamente con l'essere assunta su due piedi per un modesto spot pubblicitario (guastato poi da un temporale). Prima dalla mischia conclusiva, che spingerà al Commissariato punk e paninari, il buon Gino, l'addetto alle consegne cittadine, riuscirà ad avere una mezza avventura con una temibile ragazza, amica di un teppista.