Inviati speciali (film 1943)

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Inviati speciali
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Titolo originale:	Inviati speciali
Lingua originale:	{{{linguaoriginale}}}
Paese:	Italia
Anno:	1943
Durata:	90'
Colore:	B/N
Audio:	sonoro
Rapporto:	{{{ratio}}}
Genere:	avventura
Regia:	Romolo Marcellini
Soggetto:	Asvero Gravelli
Sceneggiatura:	Giuseppe Castelletti, Alberto Consiglio, Ennio Flaiano, Asvero Gravelli, Virginio Lilli, Romolo Marcellini
Produttore:	{{{nomeproduttore}}}
Produttore esecutivo:	{{{produttoreesecutivo}}}
Casa di produzione:	{{{casaproduzione}}}
Distribuzione (Italia):	{{{distribuzioneitalia}}}
Storyboard:	{{{nomestoryboard}}}
Art director:	{{{nomeartdirector}}}
Character design:	{{{nomecharacterdesign}}}
Mecha design:	{{{nomemechadesign}}}
Animatori:	{{{nomeanimatore}}}
Interpreti e personaggi
Dorothea Wieck: Lidia Warren Otello Toso: Renato Marini Maurizio D'Ancora: l'operatore Galletti Nerio Bernardi: il maggiore Alessandri Mino Doro: il giornalista Prosperi Francesco Grandjacquet: il commissario Michele Kuncef Carlo Duse: l'ufficiale di Stato Maggiore in Africa Barbara Ledi: Barbara Wood Luigi Pavese: un colonnello Piero Palermini: il giovane tenente Emilio Petacci: Richardson Otello Cazzola: De Gariata Mario Brizzolari: il colonnello Garcia Maria Teresa Le Beau: l'informatrice
Doppiatori originali:
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Doppiatori italiani:
Tina Lattanzi: Dorothea Wieck
Episodi:
Fotografia:	Rodolfo Lombardi
Montaggio:	Vincenzo Zampi
Effetti speciali:
Musiche:	Mario Ruccione
Tema musicale:	{{{temamusicale}}}
Scenografia:	Alberto Boccianti
Costumi:	{{{nomecostumista}}}
Trucco:	{{{nometruccatore}}}
Sfondi:	{{{nomesfondo}}}
Premi:
Sequel:	{{{nomesequel}}}
Si invita a seguire le linee guida del Progetto Film

Inviati speciali è un film del 1943, diretto dal regista Romolo Marcellini e girato negli stabilimenti di Tirrenia

Durante la guerra di Spagna, un giovane giornalista italiano si innamora di una donna che si verrà a sapere essere una propagandista del governo comunista. La riincontra in Marmarica, quando viene catturata su un automezzo nemico: la donna, "redenta" dall'amore, si mette al servizio dei fascisti e si riscatterà morendo.

[modifica] Note

• Titoli provvisori: Corrispondenti di guerra e poi Amanti fra le guerre

[modifica] Recensioni

Carlo Lizzani in "Cinema" 25 luglio - 10 agosto 1943: "Che cosa di più cinematografico che l'avventurosa esistenza degli inviati speciali? Ma il film, malgrado le agitazioni dei suoi personaggi è fermo. L'azione è condotta secondo il ritmo esteriore delle 'trovate'; i personaggi sono appena sommariamente accennati, e alcune volte, nemmeno (..) In un primo momento fa piacere incontrarsi con uomini 'quasi' normali, con ambienti quasi spogli, come nella realtà: insomma un'aria di quotidiano, che è oro nel nostro cinema. Ma poi, subito, non ci si può non accorgere che quest'aria è più il frutto di una certa giornalistica (..) sciatteria che il portato di un'ispirazione sincera".