Hiller X-18
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Hiller X-18 | ||
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Hiller X-18 a terra con l'ala parzialmente ruotata. |
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Descrizione | ||
Tipo | Convertiplano ad ala basculante | |
Ruolo o compiti | cargo sperimentale | |
Equipaggio | 2-3 | |
Primo volo | 24 novembre 1959 | |
Costruttore | Hiller Aircraft Corporation | |
Esemplari costruiti | 1 | |
Dimensioni | ||
Lunghezza | 19,2 m | |
Altezza | 7,5 m | |
Apertura alare | 14,6 m | |
Diametro rotore | 4,8 m | |
Peso | ||
A vuoto | 12 150 kg | |
Massimo al decollo | 14 850 kg | |
Propulsione | ||
Motore | 2 turboeliche Allison T40-A-14 1 turbogetto Westinghouse J34 per il controllo dell'assetto |
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Potenza | 5 500 CV ciascuna delle turboeliche | |
Spinta | 15,2 kN | |
Prestazioni | ||
Velocità massima | 407 km/h | |
Tangenza | 10 800 m | |
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L'Hiller X-18 era un convertiplano sperimentale realizzato dalla statunitense Hiller Aircraft Corporation, destinato a sperimentare l'ala basculante, nella prospettiva di realizzare un cargo con caratteristiche VTOL. A differenza di altri convertiplani poteva decollare ed atterrare come un normale aeroplano con le eliche in posizione orizzontale. Nella fase sperimentale in cui venne impiegato l'Hiller X-18 operò in questo modo, quindi come uno STOVL, ed in volo compì rotazioni dell'ala per angoli fino a 50°, senza effettuare mai una transizione completa, che vennero provate solo nei collaudi vincolati a terra.
Indice |
[modifica] Sviluppo
Il lavoro di progettazione inizò nel 1955 con un contratto della United States Air Force alla Hiller Aircraft Corporation di Stanley Hiller Jr, per la realizzazione dell'unico prototipo realizzato.
Per velocizzare la costruzione del prototipo si ricorse a materiali riciclati provenienti da altri velivoli:
- La fusoliera proveniva da un trasporto Chase C-122 Avitruc;
- Le turboeliche provenivano dal programma sperimentale per i due caccia "posacoda": Lockheed XFV e Convair XFY-1 Pogo.
I due motori turboelica mantenvano le caratteristiche eliche controrotanti tripala, ma ne aumentavano il diametro a 4,8 m, di modo che potessero essere utilizzati come rotori per le operazioni di decollo. Le due turboeliche non erano comunque interconnesse, ovvero uno dei motori non erano in grado di azionare le le eliche dell'altro in caso di avaria.
L'X-18 disponeva inoltre di un motore turbogetto il cui scarico in coda poteva essere orientato verso l'alto e il basso in modo da poter controllare il beccheggio (inclinazione) dell'aeromobile alle basse velocità, in particolare nella fasi di decollo ed atterraggio.
[modifica] Collaudi
Il primo collaudo in volo venne compiuto il 24 novembre 1959 presso la base di Edwards AFB, dopo una serie di prove vincolate. L'X-18 compì una serie di 20 voli durante i quali fu afflitto da diversi problemi. In particolare le raffiche di vento quanto il velivolo ruotava l'ala che tendeva così a comportarsi come una vela.
L'ultimo volo ebbe luogo nel luglio 1961. L'X-18 ebbe un problema al motore a getto che controllava il beccheggio a 3 000 m mentre era in fase di volo librato, entrando in rotazione. L'equipaggio riuscì a riprendere il controllo ed atterrare senza danni. Fu però preferito interrompere la fase di test di volo, limitandosi all'impiego del convertiplano per le prove a terra. Una delle installazioni su cui era stato montato collassò e il prototipo rimase gravemente danneggiato. Per questo motivo il programma venne definitvamente cancellato il 18 gennaio 1964 e l'X-18 venne successivamente rottamato.
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- (EN) www.tiltrotormech.com Hiller X-18
- (EN) avia.russian.ee Storia
- (EN) www.studenten.net Immagini
- (EN) www.airbornegrafix.com Immagini e storia