Henri Verneuil
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Henri Verneuil (Rodosto, Turchia, 14 settembre 1931 - Parigi, 11 gennaio 2002) , vero nome Achod Malakian, è stato un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico.
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[modifica] Biografia
Nato in Turchia, a quattro anni scappò con la famiglia a Marsiglia, così come molti altri armeni costretti a fuggire negli anni '20 e '30 ai massacri pianificati dal governo turco.
Dopo aver studiato ingegneria ad Aix-en-Provence, si occupò di giornalismo e radio prima di debuttare nel cinema alla fine degli anni '40 quando prima fu assistente poi regista di alcuni cortometraggi. Fu Fernandel ad offrirgli la prima possibilità confidando in lui per la realizzazione di La table aux crevés (1951) e poi de Il frutto proibito (1952). Henri Verneuil diresse di nuovo Fernandel nel 1959 ne La vacca e il prigioniero che fu il suo primo grande successo commerciale. Buone affermazioni anche con Gli amanti del Tago e con Appuntamento al chilometro 424, primo di quattro film con il grande Jean Gabin.
Il talento di Henri Verneuil si espresse soprattutto in alcune produzioni popolari. Con Quando torna l'inverno del 1962 egli riunì Jean-Paul Belmondo e Jean Gabin trasformando il romanzo di Antoine Blondin in una strana epopea dove due individui rivelano le loro qualità di uomo attraverso l'alcol. Verneuil seppe coniugare abilmente due generazioni di commedie, quelle cioè dell'anteguerra con Jean Gabin e quelle degli anni '60 con Belmondo e Delon.
La sua bravura nella regia emerse nel 1969 con Il clan dei Siciliani con Jean Gabin, Alain Delon e Lino Ventura che resta uno dei più grandi successi del cinema francese. Tra gli anni '70 e '80 Verneuil collaborò a dei film polizieschi che dettero risalto soprattutto alla figura di Jean-Paul Belmondo.
Nel 1991, dopo anni di lontananza ormai dalla macchina da presa, Henri Verneuil dette corpo ai suoi ricordi d'infanzia con i suoi ultimi due bellissimi film Mayrig e Quella strada chiamata paradiso interpretati egregiamente da Omar Sharif e Claudia Cardinale. Mayrig, che in armeno significa "madre" è una delicata poesia: un racconto intimo e accorato, una sorta di testamento spirituale che questo grande autore ci ha lasciato in eredità. Quella strada chiamata paradiso, la popolare strada di Marsiglia "Rue Paradis", è una metafora della vita, del successo cercato e trovato attraverso il sacrificio e il lavoro. Nel suo insieme i due film rappresentano un inno alla famiglia, ispirato ad un senso radicato di appartenenza alla propria terra e alle proprie origini. Con il suo ultimo film Verneuil dimostra un grande attaccamento a tali valori, malgrado le lusinghe del successo, la fama, la popolarità, il denaro. In una sorta di compimento, non solo artistico, in cui l'uomo ritrova se stesso e riesce nell'arduo compito di dare un senso alla propria vita proprio quando questa sta per volgere alla sua fine e ce ne lascia un'indelebile testimonianza mediante la sua arte.
Nel 1996 a coronamento di una carriera piena di successi gli venne consegnato un César onorario (premio alla carriera) ed entrò a far parte dell'Accademia delle Belle Arti.
Morì a Parigi, l'11 Gennaio 2002, a 71 anni per un attacco di cuore.
[modifica] Filmografia
[modifica] Regista
- La Table aux crevés (1951)
- Il frutto proibito (Le fruit défendu) (1952)
- Brelan d’as (1952)
- Me li mangio vivi! (Le boulanger de Valorque) (1952)
- Carnaval (1953)
- Il nemico pubblico n. 1 (L’Ennemi public n°1) (1953)
- Il montone a cinque zampe (Le Mouton à cinq pattes) (1954)
- Gli amanti del Tago (Les Amants du Tage) (1955)
- Appuntamento al chilometro 424 (Des gens sans importance) (1955)
- Paris Palace Hotel (1956)
- La febbre del possesso (Une manche et la belle) (1957)
- Maxime (1958)
- La vacca e il prigioniero (La vache et le prisonnier) (1959)
- Noi gangster (Le Grand chef) (1959)
- Il francese e l'amore (La française et l’ amour) - episodio "L'adultera" (1960)
- L’Affaire d’une nuit (1960)
- Il presidente (Le Président) (1961)
- I leoni scatenati (Les lions sont lachés) (1961)
- Quando torna l'inverno (Un singe en hiver) (1962)
- Colpo grosso al Casinò (Mélodie en sous-sol) (1963)
- Centomila dollari al sole (Cent mille dollars au soleil) (1964)
- Weekend a Zuydcoote (Spiaggia infuocata) (Week-end à Zuydcoote) (1965)
- La venticinquesima ora (La Vingt-cinquième heure) (1966)
- I cannoni di San Sebastian (La Bataille de San Sebastian) (1967)
- Il clan dei Siciliani (Le Clan des Siciliens) (1969)
- Gli scassinatori (Le Casse) (1971)
- Il serpente (Le Serpent) (1973)
- Il poliziotto della brigata criminale (Peur sur la ville) (1975)
- Il cadavere del mio nemico (Le corp de mon ennemi) (1976)
- I... come Icaro (I comme Icare) (1979)
- Mille miliardi di dollari (1000 milliards des dollars) (1981)
- L'oro dei legionari (Les Morfalous) (1984)
- Mayrig (1991)
- Quella strada chiamata paradiso (588, Rue Paradis) (1992)
[modifica] Collegamenti esterni
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