Giovanni Verga
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Giovanni Carmelo Verga (Catania, 2 settembre 1840 – Catania, 27 gennaio 1922) è stato uno scrittore italiano, considerato il maggior esponente della corrente letteraria del verismo.
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[modifica] Biografia
Giovanni Verga nacque il 2 settembre del 1840 a Catania. Il padre, anch'egli di nome Giovanni, era di Vizzini, dove i Verga avevano delle proprietà e discendeva dal ramo cadetto di una famiglia alla quale appartenevano i baroni di Fontanablanca; la madre si chiamava Caterina Mauro. Il piccolo Giovanni fu registrato all'anagrafe di Catania, tuttavia alcuni sostengono che sia nato in contrada Tiepidi, nel territorio di Licodia Eubea nei pressi di Vizzini, dove la famiglia si trovava per evitare l'epidemia di peste che affliggeva Catania (si veda ad esempio "Polemiche verghiane" di Alfredo Mazzone).
[modifica] Gli studi e la prima formazione
Trascorse la sua giovinezza nella città natale che era a quei tempi un attivo, anche se un po' arretrato, centro culturale e compì presso i maestri privati i suoi primi studi.
Si formò alla scuola del letterato patriota Antonino Abbate da cui assorbì il gusto letterario romantico e il fervente patriottismo.
L'Abbate faceva leggere ai suoi allievi, oltre che Dante, Petrarca, Ariosto, Tasso, Monti, Manzoni e pagine dell'Estetica di Hegel (1770-1831), i suoi poemi ed essendo un entusiasta di Domenico Castorina, poeta, narratore di Catania e lontano parente del Verga, proponeva ai suoi allievi la lettura del suo romanzo storico-patriottico, "I tre all'assedio di Torino" (1847), come un esempio di testo purissimo per l'arte e la lingua.
[modifica] I primi romanzi storico-patriottici
La formazione del Verga narratore avvenne sulle pagine di Castorina e su "Il Progresso e la Morte dell'Abbate" e a soli quindici anni, tra il 1856 ed il 1857, Verga scrisse il suo primo romanzo d'ispirazione risorgimentale "Amore e patria" rimasto inedito.
I suoi studi superiori non furono regolari. Iscrittosi nel 1858 alla Facoltà di legge all'Università di Catania, non terminò i corsi, preferendo dedicarsi all'attività letteraria e al giornalismo politico.
Con il denaro datogli dal padre per concludere gli studi, il giovane pubblicò a sue spese il romanzo "I carbonari della montagna" (1861- 1862), un romanzo storico che si ispira alle imprese della Carboneria calabrese contro il dispotismo napoleonico di Murat.
Con l'arrivo di Garibaldi a Catania veniva istituita la Guardia Nazionale e il Verga si arruolava prestando servizio per circa quattro anni, ma non avendo inclinazioni per la disciplina militare se ne liberò con un versamento di 3100 lire (equivalenti a circa 12700 euro attuali) alla Tesoreria Provinciale.
Nel 1863 pubblicò a puntate sulle appendici della rivista fiorentina "La nuova Europa" il suo terzo romanzo, "Sulle lagune", nel periodo in cui, ottenuta ormai l'Italia l'indipendenza, Venezia è ancora sotto la potenza austriaca.
Il romanzo narra la vicenda sentimentale di un ufficiale austriaco con una giovane veneziana in uno stile severo e privo di retorica.
[modifica] Opere e Poetica
L'attività letteraria del Verga, dopo le prime opere giovanili e senza rilievo, può essere divisa in due fasi: una prima dove egli studiò l'alta società e gli ambienti artistici, unendo residui romantici e modi scapigliati con la tendenza generica a una letteratura "vera" e "sociale" e una seconda che può propriamente essere definita quella verista.
Per approfondire, vedi la voce Giovanni Verga (opere e poetica). |
[modifica] Bibliografia
[modifica] Romanzi
- Amore e Patria (1856-1857)
- I Carbonari della Montagna (1861-1862)
- Sulle lagune (1862-1863)
- Una peccatrice (1866)
- Storia di una capinera (1871)
- Eva (1873) [1]
- Eros (1875)
- Tigre reale (1875)
- I Malavoglia (1881)
- Il marito di Elena (1882)
- Mastro-don Gesualdo (1889)
- Dal tuo al mio (1905)
[modifica] Novelle
- Nedda (1874)
Primavera e altri racconti (1877)
- Primavera
- La coda del diavolo
- X
- Certi argomenti
- Le storie del castello di Trezza
Vita dei campi (1880)
- Cavalleria rusticana
- Pentolaccia
- Guerra di santi
- L'amante di Gramigna
- Rosso Malpelo
- Jeli il pastore
- Fantasticheria
- La Lupa
- Il come, il quando ed il perché
Novelle rusticane (1883)
- Di là del mare
- Libertà
- I galantuomini
- Pane nero
- Storia dell'asino di S. Giuseppe
- La roba
- Gli orfani
- Malaria
- Il mistero
- Don Licciu Papa
- Cos'è il Re
- Il reverendo
Per le vie (1883)
- L'ultima giornata
- Conforti
- Via crucis
- Camerati
- Gelosia
- L'osteria dei «Buoni Amici»
- Semplice storia
- Amore senza benda
- Il canarino del n. 15
- Al veglione
- In piazza della Scala
- Il Bastione di Monforte
Drammi intimi (1884)
- I drammi ignoti
- La Barberina di Marcantonio
- Tentazione!
- La chiave d'oro
- L'ultima visita
Vagabondaggio (1887)
- Vagabondaggio
- Il maestro dei ragazzi
- Un processo
- La festa dei morti
- Artisti da strapazzo
- Il segno d'amore
- L'agonia di un villaggio
- ...E chi vive si dà pace
- Il bell'Armando
- Nanni Volpe
- Quelli del colèra
- Lacrymae Rerum
I ricordi del Capitano D'Arce (1891)
- I ricordi del Capitano d'Arce
- Giuramenti di marinaio
- Commedia da salotto
- Né mai, né sempre!
- Carmen
- Prima e poi
- Ciò ch'è in fondo al bicchiere
- Dramma intimo
- Ultima visita
- Bollettino sanitario
Don Candeloro e C. (1894)
- Don Candeloro e C.
- Le marionette parlanti
- Paggio Fernando
- La serata della diva
- Il tramonto di Venere
- Papa Sisto
- Epopea spicciola
- L'opera del Divino Amore
- Il peccato di donna Santa
- La vocazione di suor Agnese
- Gli innamorati
- Fra le scene della vita
Racconti e bozzetti (1880-1922)
- Un'altra inondazione
- Casamicciola
- I dintorni di Milano
- Nella stalla (inondazione)
- Passato! (Ricordi)
- - Il Carnevale fallo con chi vuoi; - Pasqua e Natale falli con i tuoi -
- Carne venduta (frammento I)
- Olocausto
- La caccia al lupo
- Frammento II
- «Nel carrozzone dei profughi» (frammento III)
- Frammento IV
- Una capanna e il tuo cuore
[modifica] Saggi
- Saggio che il Verga scrisse su «La Palingenesi» di Mario Rapisardi, e che apparve su « La Scena » di Venezia del 25 marzo 1869.
[modifica] Opere e trasposizioni teatrali
- I nuovi tartufi (1865-1866)
- Rose caduche (1867)
- L'onore I (1869)
- L'onore II
- Cavalleria rusticana (1884)
- In portineria (1885)
- La lupa (1886)
- Dopo (1886)
- Mastro-don Gesualdo (1889)
- Cavalleria rusticana (1896)
- La caccia al lupo (1901)
- La caccia alla volpe (1901)
- Dal tuo al mio (1903)
[modifica] Verga al cinema
- La terra trema (1948) diretto da Luchino Visconti, ispirato a I Malavoglia
- Storia di una capinera (1993) di Franco Zeffirelli con Vanessa Redgrave, ispirato al romanzo omonimo.
- La Lupa (1995) diretto da Gabriele Lavia con Monica Guerritore, Michele Placido e Raoul Bova, ispirato alla novella omonima.
- Rosso Malpelo diretto da Pasquale Scimeca, ispirato alla novella omonima di Giovanni Verga.
[modifica] Note
[modifica] Voci correlate
- Verismo (letteratura)
- Naturalismo e Verismo (confronto)
- Naturalismo (letteratura)
- Francesco Paolo Frontini e il Verismo in Musica
- I Malavoglia
- Mastro-don Gesualdo
- Lettera a Lida Gerracchini, a proposito del tradimento di Giselda con l'amico Giovanni Verga.(1884)
[modifica] Altri progetti
- Wikisource contiene opere originali di Giovanni Verga
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Giovanni Verga
- Wikiquote contiene citazioni di Giovanni Verga
[modifica] Collegamenti esterni
- Giovanni Verga: vita e opere
- Casa Museo Giovanni Verga
- Vergaweb, sito amatoriale
- Via di Giovanni Verga, poetica
- Giovanni Verga: Vita dai campi
- Opere di Giovanni Verga in versione e-book
- Opere di Giovanni Verga: testi con concordanze e liste di frequenza
- Indici Statistici e sequenziali di "Nedda"
- Giovanni Verga: l'archivio cronologico
- "I Malavoglia" di Giovanni Verga Testi e approfondimenti delle opere del Verga
- I Malavoglia - capitolo primo ascolta in audio mp3 gratuito