Giotto Ciardi
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Giotto Ciardi (Lari (PI), 25 novembre 1921 – Pisa, 27 novembre 1995) , Grande Invalido della Resistenza, è stato un carabiniere italiano che si è particolarmente distinto nella Resistenza e nella Lotta di Liberazione, guadagnandosi una Medaglia d'oro al valor militare, una Medaglia d'oro della Liberazione jugoslava ed una Medaglia di bronzo degli Stati Uniti d'America.
L'8 settembre 1943 Ciardi era effettivo della 650ª Sezione mobilitata presso l'Aeronautica dell'idroscalo di Divulj (Dalmazia). Avuta notizia dell'armistizio si attivò ottenendo dall'Esercito di Liberazione jugoslavo i mezzi necessari per trasferire i militari italiani in Puglia, già abbandonata dai tedeschi e sotto il controllo del governo provvisorio, evitando loro probabilmente la sorte della Divisione Acqui.
Quando il 13 ottobre l'Italia dichiarò guerra alla Germania, Ciardi aveva già iniziato la sua lotta contro i Nazisti sempre in Jugoslavia: aveva già abbattuto un loro aereo mentre era imbarcato su un battello ma a dicembre rimase gravemente ferito in uno scontro a fuoco. Soccorso dai partigiani, fu trasferito in un ospedale di Taranto a bordo di una nave statunitense.
Nonostante una menomazione fisica, ad aprile risaliva l'Italia per congiungersi ai partigiani del Gruppo Patrioti Apuani attiva nella zona di Carrara in collegamento con la 5ª Armata USA.
Dopo pochi giorni, il 14 aprile attaccò da solo un bunker tedesco neutralizzandone gli occupanti lanciando un grappolo di bombe a mano attraverso una feritoia. Preso posizione dietro le armi, respinse fino a sera i contrattacchi tedeschi. Quando cercò di esfiltrare per riguadagnare un rifugio sicuro, fu catturato dai tedeschi del generale Karl Wolff che lo torturarono per estorcere informazioni sulla resistenza. Ciardi non tradì e dopo due settimane fu liberato da un'azione portata da altri partigiani che lo ricoverarono in un ospedale di Lucca.
[modifica] Onorificenze
Medaglia d'oro al valor militare