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Finalissima - Wikipedia

Finalissima

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

La finalissima era una precisa fase del campionato italiano di calcio.

Indice

[modifica] Un campionato padano

Sebbene alcune storiche società di calcio si siano formate lungo l'intera penisola italiana verso la fine dell'Ottocento (ad esempio l'Udinese nel 1896, l'Ascoli nel 1898 o il Palermo nel 1900), solo nel moderno e sviluppato Triangolo Industriale si creò una concentrazione di squadre di football tale da permettere la nascita di un campionato.

I primi tornei tricolori erano strutturati su un sistema ad eliminazione diretta, in cui i primi turni erano a carattere regionale per poi passare, in caso di qualificazione, ad un livello nazionale. La manifestazione si concludeva con una finale a due per l'assegnazione del titolo. Col passare degli anni si cominciò a modificare la formula sostituendo alle gare secche una serie di gruppi eliminatori. In ogni caso ciascuna fase, indipendentemente dal fatto che si trattasse di un raggruppamento o di una sfida a due, prendeva il nome di girone: vi era quindi ad esempio un Girone Eliminatorio, un Girone Semifinale e un Girone Finale. In questo periodo, visto l'esito delle amichevoli, solo tre regioni potevano schierare squadre in grado di combattersi piuttosto equilibratamente nel campionato: il Piemonte, la Liguria e la Lombardia. Le formazioni delle altre regioni non potevano certo accedere al torneo, dato che nei vari incontri informali rimediavano sistematicamente pesanti sconfitte da squadre del Nordovest anche non di primo piano.

[modifica] Le compagini dell'Est

Nel 1909 la FIGC, da pochi anni ammessa alla FIFA, decise una drastica riforma del campionato. Sul modello della English League, il meccanismo del torneo venne semplificato iscrivendo tutte le nove partecipanti ad un Girone Unico che avrebbe determinato una classifica di cui la squadra che ne avesse guadagnato la testa a fine stagione avrebbe vinto il titolo.

La Federazione era però intenzionata ad allargare gli angusti confini del torneo, onde dargli davvero una valenza nazionale. Il problema era, come si è detto, la nettissima differenza di valore fra le squadre provenienti dalle diverse parti del Paese. L'anno successivo, comunque, la FIGC decise di innalzare il campionato veneto, che già si disputava da alcune stagioni, facendolo diventare parte del torneo nazionale col nome di Girone Veneto, ed includendovi anche il Bologna che non aveva alcuna avversaria in Emilia. Nel 1911 il Vicenza e nel 1912 il Venezia sfidarono i campioni occidentali, in entrambi i casi la Pro Vercelli, nella gara conclusiva, rimediando sonore lezioni con cinque gol al passivo per i biancorossi e addirittura tredici per i neroverdi lagunari.

[modifica] La Lega Sud

Per garantire la definitiva patente di nazionalità al titolo, la FIGC aveva però bisogno che il campionato coinvolgesse anche tutto il Centro e il Sud, e non solo la Pianura Padana. A quei tempi le formazioni meridionali disputavano vari tornei regionali inquadrati nella Terza Categoria, livello consono in rapporto alle forza delle squadre del Nord. Per raggiungere l'obiettivo prefissatosi, la Federazione attuò una specie di "sfasatura" tra l'organizzazione calcistica delle due parti del Paese, elevando d'ufficio i tornei del Sud alla Prima Categoria, pur non essendo tali raggruppamenti minimamente paragonabili a quelli del Nord, ed apparendo dunque tale ricatalogazione puramente fittizia. Dati i differenti valori, il calcio del Nord e quello del Sud vennero dunque divisi a tenuta stagna in due organizzazioni parallele, che si incontravano in un unico punto, cioè la gara per l'assegnazione del titolo nazionale. Dato che contemporaneamente al Nord si era tornati indietro sulla decisione del Girone Unico, ristabilendo i Gironi Eliminatori regionali propedeutici al Girone Finale, gli incontri conclusivi fra i campioni dl Nord e quelli del Sud presero il nome di Girone Finalissimo o, semplicemente, di finalissima.

Tale dicotomia lessicale fra la finale del Nord e la finalissima nazionale si perpetuò negli anni per il semplice fatto che la vera finale del campionato, quella che assegnava de facto il titolo, era l'omonima sfida che concludeva il torneo settentrionale, la finalissima essendo null'altro che un defilée, un appuntamento di gala dal risultato sempre scontato, utile solo a dare quella patina di completezza ad un titolo già in pratica messo in cassaforte. Nei fatti, nessuna finalissima ebbe mai un andamento di gioco che mettesse minimamente in dubbio l'esito favorevole ai campioni del Nord. Solo nell'immediato Dopoguerra, stanti ancora alcuni problemi di riorganizzazione postbellica, il Livorno e il Pisa riuscirono a non farsi travolgere dalle compagini padane, ma anche in questi casi le cronache narrano di gare sempre in mano ai campioni nordici, con gol toscani giunti solo nel finale a risultato già acquisito. E, onde comprendere come era concepito il campionato meridionale, proprio per il fatto di non aver sfigurato nella finalissima le compagini toscane furono a quel punto tolte dal Sud e accorpate al Nord. Si pensi che addirittura nel 1915, quando il campionato fu interrotto a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, la Federazione assegnò lo scudetto al Genoa, che era in testa al Girone Finale del Nord al momento della sospensione, senza minimamente preoccuparsi del torneo in corso al Sud, ciò a testimonianza di come la finalissima fosse considerata un appuntamento puramente protocollare.

[modifica] I Campioni del Sud

In tutto si disputarono dieci edizioni del campionato dell'Italia Meridionale. Questo l'albo d'oro della manifestazione, i cui vincitori accedevano alla finalissima nazionale.

Stagione Vincitore Secondo Posto Finalissima
1912-13
Lazio
Naples 0 - 6
vs. Pro Vercelli
1913-14
Lazio
Internazionale Napoli 1 - 9
vs. Casale
1914-15 Lazio (Centro)
Internazionale Napoli (Sud)
--- Interrotto per cause belliche.
Finale e finalissima non disputate.[1]
1919-20
Livorno
Fortitudo Roma 2 - 3
vs. Inter
1920-21
Pisa
Livorno 1 - 2
vs. Pro Vercelli
1921-22
Fortitudo Roma
Puteolana 2 - 8
vs. Pro Vercelli
1922-23
Lazio
Savoia 1 - 6
vs. Genoa
1923-24
Savoia
Alba Roma 2 - 4
vs. Genoa
1924-25
Alba Roma
Anconitana 0 - 6
vs. Bologna
1925-26
Alba Roma
Internaples 1 - 12
vs. Juventus
  • Nota
  1. ^ Il torneo non fu mai portato a termine perché la FIGC lo interruppe non appena giunta la notizia della mobilitazione contro l'Austria. Le classifiche furono dichiarate definitive nonostante mancasse l'ultima giornata delle semifinali, mentre la finale, in cui la Lazio era favoritissima, non si giocò mai, come ovviamente pure la finalissima nazionale contro il Genoa.
  • Classifica titoli
Squadre
Successi
Anni
Lazio
3
(+1 Italia Centrale)
1913, 1914, 1915, 1923
Alba Roma
2
1925, 1926
Livorno
1
1920
Pisa
1
1921
Fortitudo Roma
1
1922
Savoia
1
1924
Internazionale Napoli
1
(Italia Meridionale)
1915

[modifica] La Divisione Nazionale

Nel 1926 con la Carta di Viareggio il governo fascista riorganizzò il campionato abolendo la divisione fra Nord e Sud, inaccettabile dal punto di vista degli ideali nazionalistici del regime. La Lega Sud venne di conseguenza smantellata: tre formazioni, l'Alba Roma, la Fortitudo Roma e il Napoli furono iscritte alla nuova Divisione Nazionale - in cui rimediarono peraltro misere figure - , dieci società costituirono il Gruppo Sud della Divisione Cadetta, mentre tutte le altre furono rispedite nel Terzo livello da cui la Federazione aveva preso i sodalizi meridionali nel 1912.

La frattura calcistica fra le due parti del Paese tarderà comunque a ricomporsi. La prima squadra avente origini nell'ex Lega Sud a vincere la Serie A sarà nel 1942 la Roma, erede di Alba e Fortitudo. In seguito i giallorossi conquisteranno altri due scudetti nel 1983 e 2001, come pure la Lazio nel 1974 e 2000, e il Napoli nel 1987 e 1990. L'unico altro tricolore a finire al di sotto di Firenze sarà quello del Cagliari nel 1970, mentre in tutto il resto dell'Albo d'oro del Campionato di Serie A verranno iscritte unicamente società appartenenti alla metà settentrionale del Bel Paese.

Anche dopo l'unificazione del campionato, in Italia il termine finalissima rimase in voga ad indicare una finale di particolare importanza. Va però ricordato come il termine ebbe un'origine specifica, legata alla fase pioneristica dello sport del pallone italiano.


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