Felis bieti
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Gatto di Biet |
||||||||||||||
Stato di conservazione | ||||||||||||||
|
||||||||||||||
Classificazione scientifica | ||||||||||||||
|
||||||||||||||
Nomenclatura binomiale | ||||||||||||||
Felis bieti (Milne-Edwards, 1892) |
||||||||||||||
Sottospecie | ||||||||||||||
|
||||||||||||||
Il grosso gatto di Biet (Felis bieti), chiamato anche gatto del deserto della Cina, fu dedicato a Biet, direttore delle Missioni francesi di Ta Tsien-lu, in Cina. È uno dei felidi più rari e meno conosciuti. Più grande del gatto domestico, la sua taglia è uguale a quella del gatto chaus. Misura circa 75 cm dalla testa all'inizio della coda; quest'ultima raggiunge i 55 cm di lunghezza. Il gatto di Biet ha la pelliccia bruna lunga, molto folta e somiglia un po' al gatto selvatico europeo, sia per la tinta, sia per la robusta coda, cilindrica, ornata di 4-5 anelli, terminante con un manicotto nero. Ne differisce per le parti inferiori delle zampe bruno chiare che nel gatto selvatico europeo sono invece sempre nere. Le orecchie hanno sulla punta dei ciuffetti di peli neri, lunghi 2,5 cm.
Indice |
[modifica] Distribuzione geografica
Questa specie vive nelle regioni elevate, difficilmente accessibili, della parte settentrionale della Cina occidentale. Si trova nella regione del Lago Kuku-Nor, nel Sungpan. Il naturalista Przewalsky se ne procurò due pelli, nel marzo del 1884, a Ganssu, nella parte meridionale della catena dei monti Tetung (37° N - 99° E). Jakovleff, conservatore del museo Hoang Ho Pai di Tien-Tsin, dà notizia di un maschio catturato l'8 settembre 1918 nel Kansu orientale. Il museo di Stoccolma possiede una pelle di gatto di Biet, riportata dalla zona di Minshan, nel Kansu occidentale, nel 1921, dal viaggiatore svedese Sjölander.
[modifica] Vive sulle alte montagne
Tutto ciò che si sa di questo misterioso gatto è che esso frequenta i versanti delle alte montagne dell'Asia centrale. Il famoso ricercatore di uccelli, lo svedese W. Beick, che per 18 anni esplorò la parte più remota dell'Asia centrale, poté, nel 1928, procurarsi due gatti di Biet sul fianco meridionale dei monti Tetung, ad est del Lago Kuku-Nor. Dei due uno era stato abbattuto a 2400 m di altitudine, l'altro a 3150 m. Questi due specimen sono oggi conservati al museo di Stoccolma. W. Beik annotò nel suo diario che la regione di Rangchta, dov'era stato trovato uno dei gatti, era ricoperta da una foresta di betulle, ginepri, frassini e pochi pini, frammezzata da vaste radure.
Il gatto di Biet è pochissimo rappresentato nelle collezioni. Basti dire che solo i musei di Parigi, Stoccolma e Tien-Tsin ne possiedono qualche spoglia.
[modifica] Bibliografia
- Cat Specialist Group 2002. Felis bieti. In: 2007 IUCN Red List of Threatened Species. IUCN 2007.
[modifica] Collegamenti esterni
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Felis bieti
- Wikispecies contiene informazioni su Felis bieti