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Eupatorium cannabinum - Wikipedia

Eupatorium cannabinum

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Come leggere il tassobox
Canapa acquatica
Classificazione Cronquist
Regno: Plantae
Superdivisione: Spermatophyta
Divisione: Magnoliophyta
Classe: Magnoliopsida
Sottoclasse: Asteridae
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Sottofamiglia: Eupatorioideae
Tribù: Eupatorieae
Sottotribù: Eupatoriinae
Genere: Eupatorium
Specie: E. cannabinum
Classificazione APG
Regno: Plantae
(clade): Eudicots
(clade): Asterids
(clade): Euasterids II
Ordine: Asterales
Famiglia: Asteraceae
Nomenclatura binomiale
Eupatorium cannabinum
L., 1753
Nomi comuni

Eupatorio
Canapone d'acqua

Partecipa al Progetto:Forme di vita

La Canapa acquatica (nome scientifico Eupatorium cannabinum L.) è una pianta erbacea perenne, abbastanza robusta e tomentosa, appartenente alla famiglia delle Asteraceae.

Indice

[modifica] Sistematica

Le famiglia delle Asteraceae è la famiglia vegetale più numerosa, organizzata in quasi 1000 generi per un totale di circa 20.000 specie. Al genere Eupatorium sono assegnate numerose specie (da 400 a 600 secondo i vari autori) quasi tutte localizzate alla sola flora spontanea Americana (soprattutto centrale e meridionale-tropicale), mentre in Europa se ne trovano spontanee solo 4 -5, anzi nella zona occidentale dell'Europa (e quindi in Italia) una sola è la specie presente : Eupatorium cannabinum. Il genere Eupatorium è quindi tipicamente connesso con climi molto caldi.
Le prime documentazioni moderne di questo genere le abbiamo per opera del botanico francese Joseph Pitton de Tournefort (1656-1708) che è stato anche il primo a nominarlo. Nome ripreso e confermato nel 1735 da Carl von Linné.
La classificazione di questa specie è così organizzata :

Famiglia : Asteraceae, definita dal botanico e politico belga Barthélemy Charles Joseph Dumortier (1797-1878) nel 1822.
Sottofamiglia : Eupatorioideae (Cass.) Lindl. in Loud. in una publicazione del 1829; (ma secondo altre classificazioni la sottofamiglia è quella delle Tubuliflorae; oppure quella delle Asteroideae).
Tribù : Eupatorieae definita dal botanico e naturalista francese Alexandre Henri Gabriel de Cassini (1781-1832) nel 1819.
Sottotribù : Eupatoriinae ancora assegnata da Dumortier nel 1829.
Genere : Eupatorium Carl von Linné (1753)
Specie : E. cannabinum Carl von Linné (1753)


Inoltre è da rilevare che nelle classificazioni più vecchie la famiglia delle Asteraceae viene chiamata Compositae.

[modifica] Varietà

La variabilità di questa pianta può presentarsi soprattutto nelle foglie : individui con foglie indivise oppure individui con foglie solamente a 5 segmenti; anche se tali differenze possono non essere molto significative e sembrano dovute più che altro a variazioni locali e circoscritte. Comunque sono state individuate alcune sottospecie :

  • Eupatorium cannabinum subsp. corsicum (Req.) P.Fourn (1939) : le foglie sono indivise e più gracili della specie principale; il pappo si presenta lungo al massimo come il frutto. Questa sottospecie è stata individuata nelle isole e nell'Italia meridionale.
  • Eupatorium cannabinum var. syriacum (Jacq.) Boiss. (sinonimo = E. syriacum Jacq.) : il portamento della pianta è più cespuglioso; i fusti sono molto ramosi nella parte alta e presentano una densa pubescenza lanosa; le foglie sono largamente lanceolate e più grandi mentre i fiori sono più piccoli di qualche millimetro. Questa variante è stata individuata (con qualche incertezza) nel Meridione e in Sicilia.


[modifica] Sinonimi

La specie Eupatorium cannabinum, in altri testi, può essere chiamata con nomi diversi. L'elenco che segue indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:

  • Eupatorium cannabifolium Salisb. (1796)
  • Eupatorium caucasicum Steven (1856)
  • Eupatorium corsicum Req. ex Loisel. (1827) = E. cannabinum subsp. corsicum
  • Eupatorium hyrcanicum Steven (1856)
  • Eupatorium lemassonii Biau (1910)
  • Eupatorium nodiflorum Wallich (1831)
  • Eupatorium soleirolii Loisel. (1827) = E. cannabinum subsp. corsicum
  • Eupatorium syriacum Jacq. (1781)


[modifica] Specie simili

  • Eupatorium adenophorum Sprengel : si differenzia per avere una densa pubescenza ghiandolare sul fusto e sui piccioli; le foglie inoltre si presentano con le lamine a forma triangolare o rombica e sono indivise. Questa pianta, originaria del Messico, si è naturalizzata in Corsica (ovviamente precedentemente è stata importata per scopi ornamentali).


[modifica] Etimologia

Il nome del genere (Eupatorium) deriva dal greco : “nascita da padre nobile”. Qui si fa riferimento a Mitriade Eupatore, che fu re del Ponto nel I secolo a.C. e al quale si attribuisce il primo utilizzo medicinale.
Il nome specifico è ricavato dalla somiglianza di questa pianta con la comune canapa (Cannabis sativa).
Il nome in inglese della pianta è : Hemp agrimony.

[modifica] Morfologia

Descrizione delle parti della pianta
Descrizione delle parti della pianta

La forma biologica della specie è emicriptofita scaposa (H scap); sono piante perennanti per mezzo di gemme poste al suolo e con asse fiorale allungato.

[modifica] Radici

Le radici sono secondarie da rizoma.

[modifica] Fusto

  • Parte ipogea: il fusto ipogeo è un rizoma sotterraneo da cui sorgono diversi fusti aerei.
  • Parte epigea: il fusto epigeo è eretto, striato, legnoso alla base ed è alto 1,5 – 2 metri (altezza minima 50 cm), mentre in larghezza può occupare uno spazio fino a 1,2 metri; il portamento del fusto è semplice e ramificato solo nella parte alta; è di colore rossiccio e pubescenza (rivestito da peli increspati) di preferenza nella parte alta.

[modifica] Foglie

Le foglie sono a disposizione opposta; sono brevemente picciolate ed hanno la forma palmato – lobata (sono divise in 3 - 5 profonde lacinie lanceolate), quelle inferiori a volte sono semplici; sia l'apice della foglia che la sua base sono acuti; il margine è seghettato - dentato. Dimensioni delle foglie : le inferiori 3 x 9 cm; le superiori 15-22 mm di larghezza per 42-60 mm di lunghezza.

[modifica] Infiorescenza

Infiorescenza
Infiorescenza

L'infiorescenza è formata da diversi capolini riuniti in densi corimbi (la parte terminale della pianta è molto ramificata) di circa 10 cm di diametro. Ogni capolino porta pochi fiori (meno di una decina, normalmente 4 -6) dalla forma tubolare inseriti su un ricettacolo nudo circondato da circa 10 brattee involucrali (squame) verdi di forma ovale o oblunga con il margine lievemente arrossato; queste brattee sono disposte su due verticilli, e quelle esterne sono più brevi. Caratteristica di questa infiorescenza è l'avere tutti i fiori quasi perfettamente delle stesse dimensioni.

[modifica] Fiori

I fiori sono profumati tenuamente e sono ermafroditi. L'involucro (l'insieme di calice e corolla) è lungo al massimo 7 mm ed è di forma cilindrica dal diametro di 2 mm. Sono assenti i fiori ligulati, il capolino si compone solamente di fiori tubulosi lunghi circa 10 mm.

  • Corolla: la corolla è di colore roseo – porporino ma anche lillacino torbido; ha la forma tubolare e alla fauce è divisa in cinque lobi (denti).
  • Androceo: le antere sono arrotondate alla base.
  • Gineceo: lo stilo è bianco e progressivamente assottigliato con lo stimma bilabiato.
  • Fioritura : da Luglio a Settembre.
  • Impollinazione : tramite api e farfalle; il nettare viene secreto alla base del tubo corollino.

[modifica] Frutti

Il frutto è un achenio di forma ovale – oblunga lungo mediamente 3 - 4 mm; longitudinalmente lo percorre cinque coste e la superficie è rugosa; nella parte apicale è inserito il pappo con diverse setole cenerine - biancastre molto lunghe (fino a 5 mm) ed evidenti che il vento può portare (assieme al frutto) anche molto lontano.

[modifica] Diffusione e habitat

  • Geoelemento : il geoelemento di questa pianta è Paleotemp. (paleotemperato) : quindi l'origine è da ricercarsi nelle zone Eurasiatiche ma anche nel Nordafrica.
  • Diffusione : è presente in quasi tutta l'Europa, Asia occidentale, Africa settentrionale, Siberia sud-occidentale e Australia. In Italia è comune su tutto il territorio.
  • Habitat : questa pianta si trova facilmente in luoghi umidi e ombrosi; boschi freschi o argini di torrenti, ma anche terreni alluvionali e arbusteti in zone paludose.
  • Diffusione altitudinale : dal piano a 1300 m s.l.m..


[modifica] Usi

Le informazioni qui riportate hanno solo un fine illustrativo: non sono riferibili né a prescrizioni né a consigli medici - Leggi le avvertenze

[modifica] Farmacia

  • Sostanze presenti: nelle foglie e nelle radici è presente un glucoside chiamato “eupatorina”; in parte la pianta contiene anche alcaloidi pirrolizidinici che hanno proprietà epatotossiche e cancerogene per cui si sconsiglia l'uso di qualsiasi parte di questa pianta. Gli effetti indesiderati comprendono tremori muscolari, debolezza, e costipazione; in quantità elevate può essere anche mortale.
  • Proprietà curative: la medicina popolare indica le seguenti proprietà curative : diaforetiche, febbrifughe, lassative, toniche, diuretiche, depurative e colagoghe.
  • Parti usate: secondo la tradizione vengono raccolte le radici e le foglie (in preferenza quelle della parte alta della pianta che si dice siano molto lassative).


La conoscenza di questa pianta è nota fin dall'antichità sia per le sue proprietà vulnerarie che aperitive, ma anche per la presenza di sostanze vermifughe e purganti contenute nei rizomi. Generalmente veniva usata esternamente come antisettico, ma a volte era usata anche internamente in caso di artriti e reumatismi.

[modifica] Cucina

Non si ha notizia che questa pianta venga usata come cibo; è comunque una buona pianta mellifera.

[modifica] Industria

Dalla pianta si possono ricavare dei prodotti repellenti.

[modifica] Giardinaggio

La crescita di questa pianta è abbastanza rapida e facile per cui ha un certo impiego nel giardinaggio per creare siepi e riempire zone intermedie. Viene usata soprattutto nei giardini acquatici con ampie zone in quanto tende a colonizzare velocemente il terreno circostante per mezzo di rizomi molto ramificati. L'impianto ideale è nei pressi di laghetti o corsi d'acqua non molto profondi con terreno molto umido o anche sommerso d'acqua per qualche centimetro.

[modifica] Galleria fotografica

[modifica] Bibliografia

  • Wolfgang Lippert Dieter Podlech. Fiori . TN Tuttonatura, 1980 .
  • Giacomo Nicolini. Enciclopedia Botanica Motta. Volume secondo . Milano, Federico Motta Editore, 1960. pag. 176
  • Sandro Pignatti. Flora d'Italia. Volume terzo. Bologna, Edagricole, 1982. pag. 14 ISBN 8850624492
  • Alfio Musmarra. Dizionario di botanica. Bologna, Edagricole.

[modifica] Altri progetti

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