Clorpromazina
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La clorpromazina è un principio attivo neurolettico impiegato nel trattamento della schizofrenia.
Questo farmaco è un antagonista dopaminergico del recettore D2, che consente così il controllo di alcuni sintomi, quali allucinazioni, delirio, la sensazione di udire voci.
La clorpromazina presenta alcuni effetti secondari: ad esempio, essendo un anti-dopaminergico, permette di impedire il vomito (effetto anti-emetico). Tuttavia, esistono anche effetti secondari più problematici, come l'insorgenza di tremori simil-parkinsoniani, anch'essi dovuti all'azione antidopaminergica. Si registrano inoltre alterazioni delle secrezioni endocrine; in particolare si ha innalzamento dei livelli di prolattina e MSH, ormone che stimola la produzione di melanina. Non indifferenti i molti casi di insorgenze di febbri a 42° centigradi, che nel giro di pochi giorni portarono alla morte di molti pazienti trattati con questa (in particolare con il farmaco noto come Thorazine, di cui sotto)
È anche conosciuta con il nome di torazina, chiamata popolarmente anche lobotomia chimica, che è la trasposizione letterale di "thorazine", il nome commerciale della clorpromazina (in Italia commercializzata invece come "Largactil" o "Prozin"). Tale lemma gergale si può sentir pronunciare in alcuni doppiaggi di film o serial americani o leggere in traduzioni un po' superficiali.