Chiesa di Santa Maria Immacolata (Lugano)
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Nel centro storico di Lugano in via Peri la chiesa di Santa Maria Immacolata in origine apparteneva al monastero medioevale delle Umiliate di Santa Caterina d'Alessandria soppresso nel 1848; parte dell'antica costruzione sono visibili nel cortile retrostante. La chiesa, acquistata dalla confraternita dell'Immacolata Concezione, vien trasformata radicalmente nel 1860 circa dall'architetto Francesco Antonio Aglio, ricevendo alcuni elementi decorativi della primitiva chiesetta dell´"Immacolata al sole" demolita nel 1843 per edificare il nuovo palazzo del Municipio, progettato dall'arch. milanese Giacomo Moraglia, inaugurato nel 1852. L'edificio tardoneoclassico ha una pianta a croce latina. La facciata del 1917 è di Bernardo Ramelli (1873-1930) di Ponte Tresa.
All'interno la navata di tre campate, voltate a vela, scandita da semicolonne ioniche reggenti la trabeazione perimetrica su cui s'aprono ampie finestre nelle lunette con vetrate degli anni 1960-1963 (realizzate da Willy Kaufmann di Zurigo) termina col coro - coperto da una cupola a tamburo - in cui spicca l'altare maggiore neoclassico con bella statua dell´Immacolata Concezione, scolpita nel 1709 da Andrea Albiolo. Gli altari laterali recano dipinti raffiguranti il Sacro Cuore e San Giuseppe, opere degli anni 1949-1950 di Piero Tamò.
In chiesa si conservano numerosi oli su tela tra cui: l´Adorazione dei pastori e santi opera degli anni 1636-1640 di Isidoro Bianchi (1581-1662) di Campione d'Italia; l'Immacolata Concezione del 1700 circa, la Maria Maddalena penitente e San Francesco d'Assisi, alla maniera di Giuseppe Antonio Petrini di Carona; San Biagio, dipinto da Giovanni Battista Sertorio (1805-1871) nel 1860.
[modifica] Bibliografia
- B. Alberes, Guida d'Arte della Svizzera Italiana, Edizioni Trelingue, Porza-Lugano, 1980, 266.
- AA,VV., Guida d'arte della Svizzera italiana, Edizioni Casagrande, Bellinzona 2007, 306-307.
