Charles de Gaulle (R 91)
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Charles de Gaulle | |
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Portaerei francese |
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Descrizione generale | |
Tipo | Portaerei |
Classe | Charles de Gaulle |
Numero unità | 1 |
Cantiere | Cantieri navali di Brest |
Ordine | 3 Febbraio 1986 |
Impostazione | 7 Maggio 1994 |
Varo | 18 Maggio 2001 |
Entrata in servizio | 18 maggio 2001 |
Proprietario | Marine Nationale |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 38000 t |
Stazza lorda | 40600 t |
Lunghezza | 261,5 m |
Larghezza | 64,36 m |
Pescaggio | 9,43 m |
Propulsione | 2 Reattori nucleari ad acqua pressurizzata K15 da 150 MW ciascuno 4 Motori Diesel/elettrici 2 eliche |
Velocità | 27 nodi (50 km/h) |
Autonomia | Essenzialmente illimitata (45 giorni di provviste) |
Capacità di carico | 800 soldati più 500 tonnellate di carico |
Equipaggio | 1350 addetti alla nave + 600 addetti al ponte di volo |
Equipaggiamento | |
Sensori di bordo | DRBJ 11 B Radar aereo tridimensionale DRBV 26D Radar di ricerca aerea DRBV 15C Radar di ricerca aerea a bassa quota Radar di acquisizione bersagli Arabel |
Sistemi difensivi | Rivelatore ARBR 21 Intercettore ARBG2 MAIGRET 4 lanciatori Sagaie SLAT (Système de lutte anti-torpille) sistema antisiluro |
Armamento | 4 sistemi da 8 celle SYLVER per missili superficie-aria MBDA Aster 15 2 sistemi Sadral da 6 celle per missili a corto raggio Mistral 8 cannoni da 20 mm Giat 20F2 |
Mezzi aerei | circa 40 tra cui: *Rafale *Super Étendard *E-2C Hawkeye *Elicotteri SA365 Dauphin |
La Charles de Gaulle è l'unica portaerei in servizio presso la Marina Francese (Marine Nationale) della quale è ammiraglia. È la decima portaerei di questa marina, ma la prima motorizzata con reattori nucleari: in precedenza solo gli Stati Uniti aveva avuto navi di questo genere con questo tipo di propulsore. La nave prende il suo nome dal generale e statista Charles de Gaulle.
La componente aerea composta per la maggior parte da Dassault Rafale M e da E-2C Hawkeye, l'elettronica avanzata e i missili Aster rende questa portaerei probabilmente la più potente d'Europa, la terza più grande dopo la russa Admiral Kuznetsov e le Nimitz americane. Utilizza un sistema di catapulte a vapore CATOBAR (Catapult Assisted Take Off But Arrested Recovery) lunghe 75 m, le stesse usate sulle portaerei statunitensi classe Nimitz.
Indice |
[modifica] Sviluppo
[modifica] Costruzione
La portaerei sostituì la Foch, una portaerei a propulsione convenzionale, nel 2001. La Foch e la Clemenceau furono varate rispettivamente nel 1961 e nel 1963 e fin dalla metà degli anni '70 si ricercò un battello che potesse sostituirle. La costruzione dello scafo fu iniziata nell'aprile del 1989 presso i cantieri navali di Brest. La nave fu completata nel maggio del 1994 ed era, con le sue 35500 tonnellate, la nave da guerra più grande che era uscita dai cantieri navali europei dal 1951. Nel 1986 il presidente François Mitterrand decise che si sarebbe dovuta chiamare Richelieu, seguendo una tradizione che aveva nominato con lo stesso nome già altre navi come la corazzata Richelieu. Il 7 febbraio 1987 tuttavia, dopo una feroce lotta il primo ministro, il gollista Jacques Chirac, la rinominò Charles de Gaulle.
La costruzione rallentò drasticamente a causa della recessione economica degli anni '90 e della conseguenziale carenza di fondi tanto da fermarsi per ben quattro volte nel 1990, 1991, 1993 e 1995. Il costo totale della nave arrivò a 3 miliardi di Euro. Alla fine la portaerei fu consegnata il 18 maggio 2001, ben cinque anni dopo la data prevista.
[modifica] Incidente di spionaggio
Nel 1993 un gruppo di MI6, agenti del servizio segreto britannico, furono scoperti mentre ispezionavano lo scafo della nave in costruzione. Si crede che stessero studiando il metodo utilizzato dagli ingegneri francesi per schermare i reattori atomici.
[modifica] Prove in mare e problemi tecnici
Le prime prove in mare furono effettuate nel 1999. Queste evidenziarono che il ponte di volo doveva essere esteso per consentire agli E-2C Hawkeye di operare con maggiore sicurezza. Questo causò una notevole pubblicità negativa, anche se gli stessi test erano stati effettuati all'epoca sulla Clemenceau e sulla Foch per verificare l'idoneità all'utilizzo degli F-8E Crusader appena entrati in servizio. Tornando alla De Gaulle si spesero 5 milioni di franchi per estendere il ponte di volo di 4,6 m, lo 0,025% della spesa totale. Il 28 febbraio del 2000, durante una prova di un reattore, si verificò un incidente che provocò la combustione di alcuni elementi aggiuntivi dell'apparato isolante. Durante la notte tra il 9 e il 10 novembre del 2000 mentre la portaerei si trovava nell'Atlantico occidentale, in rotta verso la base navale di Norfolk in Virginia il propulsore di babordo si ruppe e la nave fu costretta a ritornare in patria a Tolone per sostituire i componenti difettosi. L'indagine successiva mostrò che vi era un difetto simile anche sull'altro reattore e sui propulsori di riserva: vi erano bolle nell'unico pezzo di lega rame-alluminio posto al centro dei propulsori. La colpa fu affibbiata all'industria fornitrice, la Atlantic Industries, che nel frattempo era andata in bancarotta. Come se le cose non andassero già male tutti i progetti relativi al progetto e alla fabbricazione furono persi in un incendio. Per ovviare al problema, come soluzione temporanea furono installati sulla De Gaulle i propulsori della Foch e della Clemenceau, che ne limitavano la velocità a circa 24 nodi (44 km/h), tre nodi in meno rispetto ai 27 (50 km/h) con i propulsori originali, ma non compromettevano le operazioni di volo.
Il 9 novembre del 2000 la Charles de Gaulle perse un'elica in mare e il problema fu risolto sostituendola con una della Clemenceau.
Il 5 marzo 2001 la Charles de Gaulle salpò con i due propulsori più vecchi e toccò la velocità di 25,5 nodi (47 km/h) durante le prove. Da luglio a ottobre la nave fu soggetta a un problema di rumorosità, infatti il propulsore di tribordo sviluppava oltre 100 dB e rendeva i locali di poppa inabitabili.
L'8 novembre 2001 un addetto, durante una normale operazione di manutenzione perse conoscenza a causa di una perdita di gas, un ufficiale non autorizzato tentò di soccorrerlo, ma perse anch'egli i sensi, entrambi furono salvati dagli ufficiali sanitari di bordo che li inviarono immediatamente all'ospedale di Tolone: entrambi sopravvissero.