Caproni Ca.311
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Caproni Ca.311 | ||
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Il Caproni Ca.311 |
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Descrizione | ||
Ruolo | Ricognitore | |
Equipaggio | 3 | |
Primo volo | 1 aprile 1939 | |
Entrata in servizio | 1939 | |
Costruttore | Caproni | |
Esemplari costruiti | 335 | |
Dimensioni | ||
Lunghezza | 11,74 m | |
Apertura alare | 16,20 m | |
Altezza | 3,69 m | |
Superficie alare | 38,40 m² | |
Peso | ||
A vuoto | 3.460 kg | |
Massimo al decollo | 4.822 kg | |
Propulsione | ||
Motore | 2 radiali Piaggio P.VII C.35 | |
Potenza | 470 CV a 3.500 m | |
Prestazioni | ||
Velocità massima | 307 km/h | |
Autonomia | 1.600 km | |
Tangenza | 7.400 m | |
Armamento | ||
Mitragliatrici | 1 da 7,7 mm nella semiala sinistra 1 da 7,7 mm in torretta dorsale Caproni-Lanciani 1 da 7,7 mm brandeggiabile in postazione ventrale |
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Bombe | 400 kg | |
Lista di aerei militari |
Il Caproni Ca. 311 è un monoplano bimotore da ricognizione che operò con la Regia Aeronautica italiana durante la seconda guerra mondiale.
L'approssimarsi dei limiti di età del robusto e affidabile biplano Ro 37 convinse i vertici dell'aviazione italiana, nella seconda metà degli anni trenta, a commissionare un nuovo ricognitore terrestre, che potesse mantenere delle caratteristiche "multiruolo", che erano già un pregio del vecchio biplano delle IMAM. La scelta cadde su uno sviluppo del progetto delle officine Caproni, che era sfociato nell'elegante bimotore monoplano Caproni Ca.309 Ghibli, perfezionato nel successivo Caproni Ca.310 Libeccio.Se questi due aeroplani nacquero per il bombardamento leggero e l'appoggio tattico (ruoli in cui si dimostreranno fallimentari) il Ca. 311 venne ottimizzato per l'osservazione aerea. La fusoliera del nuovo apparecchio presentava ampie superfici trasparenti, come interamente trasparente era la prua, proprio per facilitare il lavoro degli osservatori. Nelle serie di produzione più recenti (ma retroattivamente anche in molti nei primi esemplari) la prua venne modificata con una nuova versione "a gradino", in quanto quella originale veniva considerata troppo esposta al fuoco nemico. Per quanto si trattasse di un aeroplano indubbiamente moderno, il Ca.311 presentava dei difetti troppo marcati per poter avere successo, e non fu in grado di sostituire nell'osservazione aerea l'anziano IMAM Ro.37. I difetti principali consistevano principalmente nella bassa velocità e nella eccessiva vulnerabilità (a tacere del pilotaggio difficoltoso), che ne facevano una preda facile per la caccia avversaria, a meno di non accordare ai ricognitori una forte scorta di caccia (soluzione non praticabile né logica). Dal Ca.311 derivarono i successivi Ca.312, Ca.313 e Ca.314, che in pratica erano delle varianti rimotorizzate del progetto originale.
[modifica] Impiego operativo
Il Ca.311 cominciò ad essere disponibile in reparti operativi a partire dall'autunno 1940, in tempo per operare sui cieli dello scacchiere greco-albanese. Reparti da osservazione aerea equipaggiati col nuovo bimotore vennero inviati in Africa settentrionale, e dalla primavera del 1941 i Ca.311 furono inviati anche sul fronte russo, con compiti di osservazione, collegamento e appoggio tattico. In pratica, a parte l'Africa orientale, il Ca.311 fu presente su tutti i fronti che vedevano impegnata l'Italia. Il bimotore Caproni affiancò, senza mai riuscire a sostituirlo, l'immortale Ro.37 . Mai apprezzato dai suoi equipaggi, venne gradualmente sostituito dai più potenti Ca.313.
[modifica] Operatori
- Jugoslovensko Kraljevsko Ratno Vazduhoplovstvo: 15 esemplari di Ca.311M ordinati, di cui 5 consegnati nel 1941.
- Zrakoplovstvo NDH: i 10 esemplari restanti del precedente lotto vennero consegnati alla Zrakoplovstvo NDH, aeronautica croata, nel 1942
[modifica] Versioni
- Ca.311M : questa variante abbandonava il muso ampiamente vetrato, simile a quello dei britannici Bristol Blenheim delle prime serie, per tornare ad uno a gradino simile a quello dei Caproni Ca.310. Molti esemplari di Ca.311 vennero modificati in questo modo.