Borbiago

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Borbiago

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Nome ufficiale:

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45°27′N 12°9′E / 45.45444, 12.15194

Santo patrono:

Giorno festivo:

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Giorno festivo:

Pref. telefono:

041

CAP:

30034

[{{{sito}}} Sito istituzionale]

Posizione della frazione sulla mappa dell'Italia

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Borbiago è una frazione del comune di Mira (VE) , Provincia di Venezia. È sede parrocchiale della Chiesa cattolica Italiana del Vicariato di Gambarare, Diocesi di Venezia.

Il territorio è localizzato sulla continuazione della strada romana (l’attuale via Caltana) , ovvero il sesto decumano secondario a sud del decumano massimo del graticolato romano , che oggi collega la vicina frazione di Oriago al comune di Campodarsego, Provincia di Padova. La frazione è attraversata dall’ autostrada A4 ed è percorsa dai canali Lusore e Cesegnego (o Zezenigo).

Indice

1 l'evuluzione
2 Il santuario
- 2.1 Alcune opere interne
3 Note

[modifica] l'evuluzione

Nel 2007 sono state realizzate molte opere d'infrastutture; ad esempio il centro civico e l'asilo girasole,che sostituisce il vecchi asilo a olmo di mira.è stato anche costruito un nuovo "residence aurora" e un nuovo centro d'equitazione.

[modifica] Il santuario

L’importanza nella storia di Borbiago è strettamente legata dalla presenza della sua chiesa. Secondo alcuni documenti, ^[1] l’insediamento ecclesiale partirebbe dal 1152, quando per la prima volta viene menzionata la “Pieve di S. Teonisto di Burbilago” della Diocesi di Treviso. Successivamente deve essere passata per un periodo sotto la giuristizione dell' Abbazia Sant'Ilario di Venezia dei monaci benedettini di Malcontenta se, come risulta, nel 1260 i frati cedettero la pieve di Borbiago e le sue cappelle (Vetrego, Ballò, Scaltenigo) alla Diocesi di Treviso dalla quale dipenderà fino 1927^[2]. In quel tempo territorio di Borbiago era al centro di continui conflitti e anche la chiesa ebbe bisogno di essere ricostruita. Il 25 marzo 1371 la chiesa fu riconsacrata e nei documenti si ricorda che il signore di Padova , Francesco il Vecchio da Carrara, grande devoto della Vergine diede un grande contributo economico. Il complesso (santuario e anesso convento) fu gestito dai Benedettini fino al 1450, anno in cui subentrarono i Carmelitani, che vi rimasero fino alla soppressione del convento del 1768. La chiesa attuale è del 1662. Sulla piazzetta del sagrato sorge un’edicola che protegge un pozzo presso il quale , secondo la tradizione (non cè certezza né del periodo né dell’anno), una ragazzina sordomuta avrebbe visto la Madonna, guarendo immediatamente.

[modifica] Alcune opere interne

Una cappellina accoglie la immagine miracolosa della “Madonna col Bambino” è una statua in pietra tenera policroma della fine del 1400, un’ opera di Briosco detto il Riccio.
La grande tela ad olio del soffitto (m 11,20 x 4,65) con “La Beata Vergine che consegna lo scapolare a S. Simone Stock (carmelitano) dipinta da G. Diziani tra il 1728 e il 1731:
Pala con “Gesù che appare a S. Teresa d’Avila” attribuito alla Scuola di Palma il Giovane (sec. XVII)