Becca di Nona
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Becca di Nona | |||||||||||||||||||
In primo piano la Becca di nona, dietro si scorge il più elevato Monte Emilius |
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Paese | Italia | ||||||||||||||||||
Regione | Valle d'Aosta | ||||||||||||||||||
Altezza | 3.142 m s.l.m. | ||||||||||||||||||
Catena | Alpi | ||||||||||||||||||
Data prima ascensione | 1832 | ||||||||||||||||||
Autore/i prima ascensione | Ing. Casalegno dello Stato Maggiore Sardo | ||||||||||||||||||
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La Becca di Nona è una montagna delle Alpi Graie, situata a ridosso di Aosta, di cui è la montagna simbolo assieme al Monte Emilius.
Dalla sua cima, grazie anche alla sua configurazione aguzza, è possibile avere una impressionante visione della capoluogo valdostano dall'alto, mentre verso sud si può ammirare la vetta del vicinissimo Emilius.
Sulla vetta è presente una statua in ghisa della Madonna che fu trasportata a dorso di mulo nel 1892.
L'ascensione alla Becca di Nona normalmente inizia da Pila (1.814 m) o dalla seggiovia di Chamolé. Sul colle Carrel è presente il Bivacco F. Zullo (2.897 m), utile per chi volesse compiere l'ascensione al Monte Emilius usufruendo di una nuova Via Ferrata di elevata difficoltà.
Ogni anno viene organizzata una gara podistica, con partenza da piazza Chanoux ad Aosta, giro di boa sulla vetta della Becca di Nona e ritorno. Alla competizione, che si tiene in estate, partecipa sempre un nutrito gruppo di concorrenti e i migliori riescono a percorrere i 30 chilometri di gara (con circa 2500 metri di dislivello in salita e altrettanti in discesa) in poco meno di tre ore.
Inoltre per celebrare i Santi Pietro e Paolo, gli scout di Aosta, ogni anno, organizzano una gita notturna fino alla Becca per accedere dei fuochi visibili da Aosta. Iniziativa simpatica, anche se non sempre i "lupetti", si impegnano a salvaguardare la natura, visto che a volte si notano alcuni pneumatici abbandonati.
[modifica] Salita alla Vetta
- Dislivello: m. 1161
- Tempo di percorrenza: 4 ore
- Itinerario: una volta raggiunta Pila si usufruisce della seggiovia per salire fino al lago di Chamolé.
Con la funivia si risparmia un'oretta buona di cammino. Dal lago di Chamolé proseguite sulla sinistra fino ad arrivare al Col Replan (2439 metri) e poi scendete sul vallone di Comboé(2150 metri).
Attraversate la conca pianeggiante e risalite per pietraie il pendio dove è situata la diramazione per raggiungere la vetta: a sinistra c'è la via diretta, mentre quella a destra conduce prima al grazioso bivacco F. Zullo salendo lungo un tratto morenico. Il bivacco è posto sul Col Carrel, che è la depressione tra la Becca e la cresta del Monte Emilius. Da qui, stando ad alcune indicazioni, si può raggiungere il Monte Emilius seguendo una nuova Via Ferrata.
Se si sceglie la seconda via arriverete al colle, da qui svoltate a sinistra e in circa 30 minuti arrivate alla vetta su cui è stata posta l'effige della Madonna. In realtà la vera cima è poco lontana, simboleggiata da un piccolo ometto.
Arrivati in vetta potrete ammirare un panorama spettacolare: sia davanti a voi (Aosta), che dietro di voi (l'impressionante parete NORD del Monte Emilius).
- Discesa: per il medesimo itinerario di salita, scegliendo se passare dal Bivacco, nel caso in cui abbiate scelto la via diretta in salita.
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