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Basilica di Santo Spirito - Wikipedia

Basilica di Santo Spirito

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Coordinate: 43°46′3.50″N 11°14′54.37″E / 43.767639, 11.2484361

Veduta del corpo basilicale
Veduta del corpo basilicale
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Santo Spirito
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Il luminoso interno
Il luminoso interno

La chiesa di Santo Spirito a Firenze è una delle principali basiliche della città. È situata nel quartiere dell'Oltrarno, la parte sud del centro storico, e con la sua semplice facciata domina la piazza omonima. Fu costruita sui resti del duecentesco convento agostiniano distrutto da un incendio nel 1471.

Indice

[modifica] La chiesa

Dopo una lunga progettazione fu iniziata da Filippo Brunelleschi nel 1444, come basilica a tre navate attigua al monastero, e fu l'ultima grande opera del maestro. Dopo la sua scomparsa avvenuta nel 1446, il cantiere passò alle mani di tre seguaci, Antonio Manetti, Giovanni da Gaiole e Salvi d'Andrea, l'ultimo dei quali realizzò anche la cupola dal 1479 al 1481, sempre su progetto del Brunelleschi. I continuatori non compresero a fondo l'originalità del progetto del Brunelleschi, che prevedeva tra l'altro una inusitata facciata a quattro porte, per impedire la visione assiale della chiesa dall'ingresso. La visione dinamica del Brunelleschi venne alquanto immiserita con la costruzione di una facciata tradizionale a tre porte e la copertura all'esterno delle absidiole laterali con un muro piano. Anche la navata centrale e il transetto furono coperti da un controsoffitto piano invece della volta a botte prevista.

La mano di Brunelleschi si rivela comunque nella sua più tipica classicità: le navate sono scandite da colonne in pietra con capitelli corinzi che sorreggono i cartteristici pulvini brunelleschiani, che con una ricca trabeazione sottolineano lo stacco degli archi a tutto sesto, dalle tipiche ghiere grigie in pietra serena sullo sfondo intonacato . Interamente progettata dal brunelleschi a differenza della Basilica di San Lorenzo l'interno in di Santo Spirito appare ancora più arioso ed elegante, grazie alla cupola ed al transetto più complesso che si innesta nei prolungamenti della navata. La luce entra dalle numerose finestre, mentre il colonnato e le cappelle laterali si susseguono senza sosta su tutto il perimetro della chiesa, girando anche dietro all'altare

Il baldacchino barocco
Il baldacchino barocco

Solo verso la fine del secolo XV fu completata, e con il passare dei secoli ha subito altri numerosi interventi, come il vistoso baldacchino barocco realizzato da Giovanni Caccini in collaborazione con Gherardo Silvani (1599-1608), posto sopra l'altare maggiore, che ha alterato le armoniche proporzioni brunelleschiane e soprattutto per quanto riguarda la visione prospettica di tutta la navata centrale. Il sontuoso tempietto, che doveva contenere il Santissimo Sacramento, unisce fantasiosamente architettura, scultura e l'arte del commesso (il mosaico fiorentino) in pietre dure.

Il prospetto esterno della chiesa rimase spoglio, con pietre a vista, fino al XVIII secolo, quando venne intonacato. La facciata interna invece fu realizzata da Salvi d'Andrea (1483-87) e conserva ancora la vetrata quattrocentesca con la Pentecoste realizzata su disegno del Perugino.

Il campanile è opera di Baccio d'Agnolo del 1503.

All'interno della navata i capitelli decorati del primo ordine di pilastri sono scolpiti con singolare maestria: alcuni da Andrea Sansovino.

[modifica] Gli altari laterali della navata

La chiesa possiede ben 38 altari laterali, decorati da un ricchissimo corredo di tesori e opere d'arte. Le cappelle Corbinelli vantano un altare del Sacramento di Andrea Sansovino (1492), la Madonna in trono e santi di Cosimo Rosselli, la Santissima Trinità fra la Maddalena e Santa Caterina d'Alessandria e la Madonna in trono e santi di Donnino e Agnolo del Mazziere.

Le nuove esigenze di una pittura devozionale, semplice e chiara, portarono nel XVI secolo a nuove commissioni pittoriche per le pale di alcuni di questi altari: risalgono a quest'epoca i tre quadri di Pier Francesco Foschi (Resurrezione del 1537, Trasfigurazione del 1545 e la Disputa dell'Immacolata Concezione del 1546).

Interessante è notare che tutti gli altari sono coperti da pregevoli pannelli dipinti.

[modifica] Il transetto

La Madonna con Bambino e San Giovannino, San Martino e Santa Caterina martire di Filippino Lippi
La Madonna con Bambino e San Giovannino, San Martino e Santa Caterina martire di Filippino Lippi

Anche nelle cappelle del transetto sono accolti interessanti dipinti quattrocenteschi, fra i quali la Madonna con Bambino e San Giovannino, San Martino e Santa Caterina martire di Filippino Lippi, dipinta nel 1493 per la Cappella Nerli, ove sono raffigurati anche gli stessi committenti.

La vicina Cappella De Rossi è decorata da marmi e sculture, secondo un progetto di Bernardo Buontalenti.

Dietro all'altare maggiore sono disposti altri altari, fra i quali spiccano ben due tele di Alessandro Allori (I diecimila martiri di Ararat e Il Cristo e l'adultera).

Nella parte destra del transetto ancora alcune tele soprattutto del periodo proto manierista (inizio del Cinquecento), fra le più significative la Santa Monica e le suore agostiniane di Francesco Botticini nella cappella Bini-Capponi, oppure una Madonna e santi di Raffaellino del Garbo, oppure la Salita al Calvario del Ceraiolo.

In un'altra cappella è visibile un coretto settecentesco grazie al quale i Marchesi Frescobaldi potevano partecipare alla liturgia dal loro palazzo privato attiguo alla chiesa senza farsi vedere dal popolo.

[modifica] La sacrestia

Per approfondire, vedi la voce Sagrestia di Santo Spirito.

In fondo al lato sinistro si accede al vestibolo, che conserva un pregevole soffitto a cassettoni realizzato da Andrea Sansovino nel 1491. La sacrestia adiacente al vestibolo è stata iniziata da Giuliano da Sangallo nel 1489 a pianta ottagonale. venne portata a termione dal Cronaca. Conserva il dipinto devozionale di Alessandro Allori San Fiacre che risana gli infermi (1596), un santo francese collegabile alla committenza di Cristina di Lorena, consorte di Ferdinando I de' Medici. Qui si trova anche il Crocifisso, opera giovanile di Michelangelo.

[modifica] Il Crocifisso di Michelangelo

Per approfondire, vedi la voce Crocifisso di Michelangelo (Santo Spirito).
Crocifisso, opera giovanile di Michelangelo Buonarroti
Crocifisso, opera giovanile di Michelangelo Buonarroti

Michelangelo fu ospitato nel convento di Santo Spirito nel 1492 a 17 anni, dove, con la complicità del priore, ebbe la possibilità di scorticare i cadaveri proveniente dall'ospedale del convento per studiarne l'anatomia: proprio grazie a questa esperienza che Michelangelo diventò insuperabile nel rappresentare il corpo umano in ogni suo più piccolo dettaglio.

Come ringraziamento dell'ospitalità il giovane artista scolpì il crocifisso ligneo, che oggi è disposto nella collocazione originaria nella sagrestia di Santo Spirito dopo essere stato esposto per un secolo circa nel museo di Casa Buonarroti.

[modifica] I Chiostri

Il chiostro dei Morti
Il chiostro dei Morti

Facevano parte del convento anche due chiostri, detti dei Morti e Chiostro Grande. Il Chiostro dei Morti deve il suo nome alla grande quantità di lapidi che ne affollano le pareti. Fu costruito attorno al 1600 dall'architetto Alfonso Parigi, e vi si accede attraversando il vestibolo della sagrestia e scendendo una scala angolare. Si snoda su quattro lati porticati, ognuno suddiviso da sette arcate sostenute da massicci pilastri squadrati. A ogni arcata corrisponde una lunetta decorata nel Settecento da Cosimo Ulivelli con le storie della vita di San Nicola da Tolentino, San Giovanni e San Tommaso.

Il secondo chiostro, il Chiostro Grande fu realizzato tra il 1564 ed il 1569 da Bartolomeo Ammannati, influenzato dallo stile del classicismo come testimoniano le colonne in stile dorico, le arcate a tutto sesto e i pilastri angolari che inglobano le colonne. Oggi è sede del distretto militare di Firenze (entrata da Piazza Santo Spirito).

Un terzo, piccolo chiostro quadrato si trova sud del chiostro dell'Ammannati: è lastricato e presenta colonne doriche che sostengono archi a tutto sesto.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Altri progetti

[modifica] Fonti

Monumenti Italiani
Questo è un monumento nazionale italiano. Per maggiori informazioni, consulta l'elenco specifico.


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