Ballo Excelsior
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Excelsior | |
Paese: | Italia |
Anno: | 2002 |
Prima rappresentazione: | Milano, Teatro alla Scala, 11 gennaio 1881 |
Compagnia: | Compagnia del Teatro alla Scala, Milano |
Genere: | Ballo grande italiano |
Coreografia: | Luigi Manzotti |
Cast:
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Scenografia: | Alfredo Edel |
Costumi: | Alfredo Edel |
Ballo Excelsior è un balletto mimico di Luigi Manzotti sulla musica di Romualdo Marenco, la cui prima avvenne al Teatro alla Scala di Milano l'11 gennaio 1881.
Realizzato secondo la formula del "ballo grande italiano" e denominato "azione coreografica, storica, allegorica in 6 parti e 11 quadri", lo spettacolo è basato sull'idea, dominante nella società di fine Ottocento, del trionfo della scienza. Alla allegoria della vittoria di Luce e Civiltà contro Oscurantismo, nemico del Progresso seguono quadri che esaltano le grandi opere e invenzioni di quel periodo: il battello a vapore inventato da Dioniso Papin, il piroscafo, la pila di Alessandro Volta, il telegrafo, la lampadina di Thomas Edison, il canale di Suez, il traforo del Moncenisio (detto così erroneamente poiché il traforo passa sotto il Monte Frejus. L'errore di denominazione è dovuto al fatto che il traforo sostituiva la via molto più lunga e impervia, del passaggio sul Colle del Moncenisio). Durante il dispiegarsi dei grandi successi della Scienza, continua tuttavia la lotta fra Luce e il Genio delle Tenebre, che si risolve con Civiltà che alfine libera lo Schiavo dalle sue catene e irrinunciabili caroselli finali.
In scena il dispiego di mezzi è imponente: composto da undici quadri, ricco di effetti speciali, si avvale di un corpo di ballo costituito da quattrocentocinquanta elementi. Il Corriere della Sera scrive: È il paradiso, il trionfo dell'umanità incivilita, una festa del pensiero, ricco e splendido. Lo spettacolo è molto patriottico, tanto che pure la sala è piena di lampadine e bandiere tricolori, si vuole esaltare l'avvento di un mondo in cui regnano modernità e pace. L'incasso è straordinario per l'epoca: 6000 £, e lo spettacolo resta in cartellone per 103 serate consecutive.
Dopo Milano lo spettacolo delizia le platee di tutto il mondo: nel 1895 è all'Esposizione Universale di Parigi. Nel 1913 viene trasformato in un film per la regia di Luca Comerio, mentre una ricostruzione filmata sonora è tuttora visibile nell'episodio omonimo del film Altri tempi diretto nel 1952 da Alessandro Blasetti.
Sulle scene lo spettacolo permane fino allo scoppio della prima guerra mondiale, ma dal 1967 viene realizzata una nuova versione - ridotta nell'organico e modificata per essere modernizzata - nata in origine per il Maggio Fiorentino con la regia di Filippo Crivelli, la coreografia di Ugo Dall'Ara, le scene e i costumi di Gianni Coltellacci e le musiche di Fiorenzo Carpi. Sul finire del secolo è stato riproposto a Roma prima dall'Accademia Nazionale di Danza (estate 1997) e poi dal Teatro della Tosse (giugno 1999 al Teatro Eliseo) mentre nel 2000 alla Scala di Milano è stato allestito per festeggiare l'arrivo del nuovo millennio. Una versione per marionette realizzata dalla Compagnia Colla nel 1895 viene tuttora rappresentato dal Teatro dei Piccoli di Vittorio Podrecca e dei Fratelli Colla di Milano, in cui viene usata copia delle scene dello spettacolo originale.
[modifica] Bibliografia
Testa, Alberto,I Grandi Balletti, Repertorio di Quattro Secoli del Teatro di Danza, Roma, Gremese, 1991.
'Pappacena, Flavia'(a cura di),Excelsior. Documenti e saggi / Chorégraphie, Excelsior. Documents and Essays, Roma, Di Giacomo, 1998, Scuola Nazionale di Cinema-Cineteca Nazionale, con VHS.