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Armando di Borbone-Conti - Wikipedia

Armando di Borbone-Conti

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Ritratto di Armando di Borbone-Conti

Armando di Borbone, principe di Conti (Parigi11 ottobre 1629 – Pézenas12 febbraio 1666), è stato un principe francese, iniziò il ramo collaterale dei Borbone-Conti da quello dei Borbone-Condé.

Secondo figlio maschio (terzogenito) di Enrico II di Borbone-Condé (1588 – 1646) e di Anna Geneviève di Borbone-Condé, duchessa di Longueville (16191679), fu il primo Principe di Borbone-Conti, titolo istituito appositamente per lui nello stesso suo anno di nascita. Ebbe come padrino di battesimo il cardinale Richelieu e come madrina la duchessa di Montmorency. Fu quindi fratello minore di Luigi II detto “Il Gran Condé” (1621 – 1686).

Cagionevole di salute, leggermente gobbo, fu destinato dai suoi genitori alla carriera ecclesiastica e compì la sua formazione presso il collegio dei Gesuiti di Clermont, ove ebbe come compagno il commediografo Jean-Baptiste Poquelin, detto Molière. Dal 12 dicembre 1641 ricevette la commenda dell'Abbazia di Saint-Denis e l'anno seguente fu nominato abate di Cluny e successivamente riceverà ancora sette altre commende di abbazie e cinque priorati. Il 6 agosto 1643 ebbe il diploma di “maestro delle arti” e nel 1646 il baccalaureato in teologia dell'Università di Bourges. Alla morte del padre il suo destino fu sottoposto ad un consiglio di famiglia che decise, con suo gran rammarico, la sua ulteriore permanenza di un anno presso i gesuiti.
Nel mese di gennaio 1649 insieme al cognato, duca di Longueville, prese parte alla Fronda parlamentare della quale divenne il capo. Il 8 febbraio dello stesso anno fu sconfitto a Charenton dal fratello maggiore Luigi II di Borbone, rimasto fedele alla corona. Quest’ultimo tuttavia, dopo la pace di Rueil, si legò alla Fronda, dopo di che i due fratelli ed il duca di Longueville ne divennero i capi. Essi furono arrestati al Palai-Royal il 16 gennaio 1650 ed imprigionati dapprima nel castello di Vincennes, quindi in quello di Morcoussis ed infine nella fortezza di Havre.
L'anno successivo Mazzarino fu costretto all'esilio ed il principe di Conti fu liberato il 7 febbraio. Suo fratello, diventato troppo importante nella direzione dello Stato per non venir consultato, gli impedì di sposare Carlotta di Lorena (16271652), figlia della duchessa di Chevreuse e confidente di Anna d'Austria. Nel 1653 il principe di Conti, che si era ritirato a Pézenas nella Linguadoca, fece atto di sottomissione al re e, riconciliatosi con il Mazzarino, ne sposò il 21 febbraio 1654 la nipote Anna Maria Martinozzi-Mancini (1639 – 1672).[1]Dal matrimonio nacquero :

Dal giugno 1654 assunse il comando dell'armata che invase la Catalogna e nel 1656 aprì gli Stati di Linguadoca a Montpellier. Nella primavera del 1657 condusse l'esercito francese ad invadere la Spagna e successivamente assunse il comando dell'Armata d'Italia con la quale pose nel maggio 1657 l'assedio, senza successo, alla città di Alessandria. Il 28 marzo dello stesso anno era stato nominato Gran Maestro di Francia, avendo egli rinunciato alla sua vita libertina a seguito di una malattia venerea di cui soffriva.
Il 16 gennaio 1660 Luigi XIV gli concesse una pensione di 60.000 lire ed il 26 febbraio fu nominato comandante in capo della Linguadoca. Installatosi nel castello di Granges-des-Prés si dedicò agli studi ed al misticismo fino alla morte. Il suo corpo fu inumato nella certosa di Villeneuve-lés-Avignon. La sua tomba fu profanata durante la Rivoluzione Francese. Le sue ossa furono trasferite nel 1906 nella cripta dell'oratorio di Port-Royal-en-Champ.

Nel 1666 pubblicò un Trattato sulla commedia e sugli spettacoli, nel quale condannava le tragedie di Corneille e le commedie di Molière, del quale tuttavia era stato protettore dal 1653 al 1656. Fu anche autore di un'opera dal titolo: "I doveri dei Grandi".

[modifica] Note

  1. ^ Anna Maria Martinozzi-Mancini era una "mazarinette", come furono chiamate le cinque nipoti, quattro figlie della sorella Geronima Mazarino-Mancini, e la quinta, dell'altra sorella Laura Margherita Martinozzi Mazarino (1608 – 1685), che il cardinale si era portato dall'Italia alla corte di Francia. Belle ed intriganti, sposarono tutte e cinque degli ottimi partiti.

[modifica] Successione

separatore

Preceduto da: Dinastia Borbone-Conti Succeduto da:
titolo creato
1629
Armando

Principe di Borbone-Conti
16291666
Luigi-Armando I
16661685


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