Angelo Massimino
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(Angelo Massimino.)
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Angelo Massimino (Catania, 1927 – Scillato, 4 marzo 1996) è stato un imprenditore e dirigente sportivo italiano.
È stato presidente del Calcio Catania per quasi venticinque anni.
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[modifica] Biografia
Dopo aver fatto fortuna in Argentina nel settore edilizio, Massimino tornò a Catania negli anni Cinquanta e iniziò praticamente da subito ad interessarsi di calcio, entrando nella dirigenza del Catania con Arturo Michisanti presidente. Nel 1969 divenne presidente e conquistò subito la Serie A grazie ad un grande allenatore come Egizio Rubino e ad una squadra che poteva contare su Aquilino Bonfanti e altri elementi di categoria superiore. Sull'onda emotiva della promozione fu eletto consigliere comunale al Comune di Catania. La squadra però non resse l'impatto con la categoria e finì ultima. I due anni successivi, in Serie B, furono abbastanza travagliati e i tifosi lo spinsero a dimettersi.
Ritornato alla presidenza nell'estate 1974, conquistò subito un'altra promozione con Rubino in panchina. Da quel momento iniziò un lungo saliscendi: retrocessione in Serie C nel 1977, promozione in Serie B nel 1980, ancora una promozione in Serie A (1982-83, con l'allenatore Gianni Di Marzio e i giocatori Roberto Sorrentino, Aldo Cantarutti, Claudio Ranieri e Ennio Mastalli in copertina) e seguente ritorno in B (1983-84). L'ultima retrocessione in Serie C1 (1986-87) gli fu fatale: ancora una volta i tifosi lo costrinsero a cedere la società.
Ritornò come un salvatore della patria per evitare il fallimento: ci riuscì nel 1992, ma non nel 1993. La battaglia giudiziaria che seguì lo fece lottare contro tutto e tutti, ma alla fine ottenne l'ammissione del suo Catania in Eccellenza. Iniziò la nuova scalata verso la A con due promozioni consecutive. Durante il primo campionato in Serie C2, di ritorno da Palermo, morì in un incidente stradale. I suoi funerali furono un evento seguito da migliaia e migliaia di persone.
Il Presidentissimo, come era soprannominato[1], fu un personaggio molto attaccato alla squadra e alla città. I suoi modi burberi e autoritari lo videro spesso in conflitto con il tifo, ma i suoi sforzi per i rossazzurri sono sempre stati in buona fede. A lui è intitolato lo stadio Cibali di Catania dal 2002 e anche un trofeo che viene disputato ogni estate dal 2000.
[modifica] Note
- ^ "Marca Liotru", amore rossoazzurro. TGcom, 26 dicembre 2006.
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[modifica] Bibliografia
- Alessandro Russo. Angelo Massimino, una vita per (il) Catania. Geo Edizioni, Empoli, 2007.