Alto Tammaro - Alto Fortore

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Alto Tammaro e l'Alto Fortore comprendono i seguenti Comuni: Baselice, Castelfranco in Miscano, Castelpagano, Castelvetere in Val Fortore, Circello, Colle Sannita, Foiano di Val Fortore, Ginestra degli Schiavoni, Molinara, Montefalcone di Val Fortore, San Bartolomeo in Galdo, San Giorgio La Molara, San Marco dei Cavoti. Tutti racchiusi nella Regione Agraria n.2.

Gli abitanti complessivi dei tredici comuni si aggirano al di sopra le 30.000 unità.

Il bacino dell' Alto Tammaro, sfiora appena con i suoi affluenti, Tammarecchia e Reinello il comprensorio oggetto di esposizione, mentre il bacino idrografico del fiume Fortore interessa l'intero comprensorio.

Il nome di "Fortore" etimologicamente derivategli dal Frentone, che indica la regione dove abitavano i Frentani.

Le pendici dell'intera vallata del Fortore sono solcate da diversi torrenti che sboccano direttamente nel fiume Fortore, quei tumultuosi corsi d'acqua a loro volta sono alimentati da numerosi piccoli affluenti e valloncelli.

Quasi tutto il bacino del Fortore appartiene all'era terziaria.

I terreni sono poveri di humus, irrazionalmante lavorati, e scarsamente produttivi.

L'economia è essenzialmente agricola, le colture agrarie sono rappresentate principalmente da grano e granoturco, la cui coltivazione rappresenta l' 80% della produzione agricola.

La temperatura del bacino è normalmente mite nella stagione primaverile-estiva, abbastanza rigida in quella invernale, potendo raggiungere anche alcuni gradi sotto zero.

Le precipitazione nevose interessano quasi tutto il comprensorio.

Grave il dissesto idrogeologico dell'intero comprensorio montano del fiume Fortore, dovuto alla natura ed al carattere della gente che l'abita, che l'ha rovinato operando un disboscamento alla ricerca di terreno da destinare all'agricoltura e per la mancanza di una coscienza della regimazione dell'acqua temuta come nemica anziché utilizzata come preziosa compagna del lavoro umano.