Chiavari
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País | Italia | ||||
• Región | Liguria | ||||
• Provincia | Génova | ||||
Código ISTAT | 010015 | ||||
Cód. catastral | C621 | ||||
Ubicación | |||||
• Altitud | 5 msnm | ||||
Superficie | 12,1 km² | ||||
Fracciones | Campodonico, Sanguineto, Sant'Andrea di Rovereto | ||||
Municipios limítrofes | Carasco, Cogorno, Lavagna, Leivi, Zoagli | ||||
Población | 27.865 hab. (31-05-2007 (fonte Istat)) | ||||
• Densidad | 2.303 hab./km² | ||||
Gentilicio | chiavaresi | ||||
Código postal | 16043 |
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Pref. telefónico | 0185 |
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Fiestas mayores | 2 luglio | ||||
Patrón | Nostra Signora dell'Orto | ||||
Sitio web | Página web oficial |
Chiavari (Ciävai en lígure) es una comuna de Italia de 27.865 habitantes en la Provincia de Génova.
Centro comercial del Tigullio, es la segunda comuna más popolosa del territorio y la tercera ciudad -por número de habitantes- de la Provincia de Génova.
En la clasificación regional de las ciudades más populosas se coloca en el séptimo lugar, precedida de Sanremo y Rapallo.
Fue una capital del napoleónico Departamento de los Apeninos y de la homónima provincia (1817-1859) durante la anexión al Reino de Cerdeña en el 1815, y en la actualidad es un importante centro y punto de referencia para los valles del interior de Chiavari.
Desde 1892 es la sede local de la Diócesis de Chivari y de la actividad judicial del Levante genovés.
[editar] Geografía
La città si affaccia sul mar Ligure della riviera di levante posizionandosi geograficamente al centro del Golfo del Tigullio. Il nucleo urbano è situato alla destra del fiume Entella che qui sfocia al termine della piana alluvionale, dividendo ad est la città dall'attigua Lavagna. La città è inoltre attraversata dal torrente Rupinaro.
Alla città è stata conferita nel 2007 la Bandiera Blu per la qualità dei servizi del porto turistico (Marina di Chiavari)[1] [2] e delle sue spiagge, quest'ultimo riconoscimento non premiato nel 2006.[3]
- Classificazione sismica: zona 4 (sismicità irrilevante), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003
[editar] Clima
Dal punto di vista legislativo il comune di Chiavari ricade nella Classificazione climatica D in quanto i Gradi giorno della città sono 1418, dunque limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 12 ore giornaliere dal 1 novembre al 15 aprile.[4]
[editar] El interior de Chiavari
Viene solitamente definito entroterra chiavarese quella parte geografica retrostante la costa della cittadina ligure. Tale area è compresa tra la media e bassa val Fontanabuona, la valle Sturla e la val Graveglia e fu storicamente legata al Capitaneato di Chiavari, istituito nel XIII secolo dalla Repubblica di Genova nel levante ligure. Le valli, infatti, furono comprese nei territori geografici del capitaneato chiavarese fino al XVIII secolo e costituirono un'importante risorsa economica per Chiavari diventandone uno dei maggiori comuni tigullini dell'epoca.
L'area, partendo dalla parte meridionale della piana del fiume Entella e dirigendosi verso nord, presenta la tipica vegetazione e zone agricole della Liguria; quasi in rapida successione si presentano colture di tipo mediterraneo con piante e pratiche agrarie di tipo continentale-montano. Sono inoltre presenti vaste coltivazioni di ulivi, specie nella zona di Leivi, castagno e nocciolo e, addentrandosi nella valle fontanina, è ancora in uso l'allevamento del bestiame.
[editar] Historia
[editar] Edad prehistórica y romana
Nel 1959, nel corso di alcuni scavi edili per la realizzazione di nuovi edifici, sono stati rinvenuti nella zona dell'attuale Viale Enrico Millo alcuni insediamenti umani e i resti di un'antica necropoli.
Al termine dei necessari studi per l'approfondimento dell'area, durati dieci anni, si è potuto datare tra l'VIII e il VII secolo a.C. i resti di tale necropoli e dell'insediamento preromano. Tale ipotesi di una probabile fondazione in quell'epoca potrebbe essere confermata anche grazie al ritrovamento di reperti murari risalenti al I secolo a.C..
Oggi alcuni oggetti sono conservati presso il museo archeologico cittadino, dedicato alla preistoria e protostoria dell'area geografica del Tigullio, tra i quali tombe racchiuse in lastroni d'ardesia dove vennero rinvenuti monili e oggetti in ferro, oro e bronzo.
Al tempo dell'Impero romano fu considerata un'importante centro costiero del territorio tigullino e alcuni documenti dell'epoca la citano con il toponimo Tigullia, altri come Segesta Tigullorum; quest'ultima nomenclatura è stata dagli storici scartata poiché tale nome diede più probabilmente origine all'odierna cittadina di Sestri Levante. In altri testi, sempre del X secolo, viene invece citata come semplice contrada della pieve di Lavagna.
[editar] Topónimo
Sull'origine del nome odierno si avanzano diverse ipotesi, la più accreditata cita la parola Clavaro (Chiave), presente in un antico documento del 980, come la più probabile antenata di Chiavari, e si suol spiegare tale origine in quanto la città si trova allo sbocco delle quattro valli val Fontanabuona, valle Sturla, val Graveglia e val d'Aveto.
[editar] La ciudadela y la República Genovesa
La primitiva, ma efficace espansione dell'originaria Cittadella o Borgo di Chiavari avvenne nel XII secolo ad opera della Repubblica di Genova, alla quale Chiavari si sottomise promettendo una ferrea alleanza con Genova. La Repubblica e i suoi consoli genovesi edificarono una nuova urbanizzazione della città tra il 1147 e il 1178 proteggendo il borgo con mura difensive (erette nel 1167) che, in alcuni tratti del centro storico, ancora oggi sono ben visibili e in buono stato di conservazione.
Per porre maggiore difesa della nuova cittadella fu eretto sopra un colle, soprastante ad un primo allineamento abitativo denominato Borgolungo, un castello come avamposto contro la famiglia Malaspina, già signori della Lunigiana. Questi ultimi tentarono un assedio nel 1172, ma vennero respinti dai genovesi.
[editar] Il Capitanía y los Fieschi
Nel 1243 si costituì ufficialmente in Comune libero sotto il potere della repubblica genovese e in tale secolo Chiavari fu scelta come sede del vicariato della Riviera orientale. Cent'anni dopo il primo assedio dei Malaspina, la città fu nuovamente assediata dai Conti della vicina Lavagna i Fieschi che, costituendo un'alleanza con gli stessi Malaspina, riuscirono a sottrarre il comune dalla dominazione di Genova.
Chiavari fu quindi feudo fliscano fino al 1332, anno in cui la Repubblica di Genova riuscì nell'opera di riconquista feudale ed elesse il comune come sede del futuro Capitaneato che inglobò quasi interamente il territorio del Tigullio e della val Fontanabuona.
In questi secoli la cittadina partecipa attivamente al commercio marittimo genovese e nuove attività artigianali vengono trasferite, a partire dal 1368, dall'antica via Ravascheri - considerata all'epoca la via patrizia - nell'odierno Carrugio Drito (oggi via Martiri della Liberazione) dei borghesi. Si modificò pertanto nuovamente la conformazione urbana chiavarese, ponendo nel centro della cittadella due strade principali commerciali e diversi caruggi laterali; le strade verso il mare furono invece destinate alle famiglie meno abbienti della città.
Nel 1393 i Fieschi riuscirono a sottrarre nuovamente la cittadina al controllo di Genova, per un breve periodo poiché ritornò poco dopo comune sotto il dominio genovese. La repubblica nuovamente arricchì di molto la struttura edilizia erigendo nuovi palazzi signorili e portici lungo le vie principali e laterali; inoltre su espressiva richiesta genovese tutte le attività civiche furono concentrate all'interno della Cittadella quali ad esempio il settore della giustizia, ancora oggi il palazzo del tribunale si trova nella medesima posizione.
[editar] El Renacimiento, la peste y el Setecientos
L'impianto architettonico si mantenne inalterato fino al tardo Cinquecento, da tale epoca nuovi palazzi signorili furono edificati all'interno delle mura nel contemporaneo stile rinascimentale. La scelta del nuovo stile architettonico si manifestò soprattutto nelle vie principali Ravaschieri e Rivarola dove furono eretti o rivisti palazzi molto simili ad altri edifici presenti a Genova. A partire dal 1648 o forse dal 1646 ebbe il titolo di Città dalla Repubblica di Genova.
Nel 1656 - 1657 fu colpita da una violenta pestilenza che causò oltre alle numerose vittime il collasso sociale ed economico. La città si riprese fortemente a partire dal XVIII secolo quando si decise di abbattere a ponente le mura, erette dai genovesi, e di costruire nuovi insediamenti abitativi e nuove strade, conservandone lo stile architettonico e il binomio strada - portico.
[editar] Napoleón y el Departamento de los Apeninos
Così come altri comuni e borghi della Liguria subì l'invasione dell'esercito austriaco nel 1747 e la successiva campagna napoleonica in Italia nel 1797. Napoleone Bonaparte riuscirà a sottomettere la repubblica genovese annettendo i territori liguri all'interno del Primo Impero francese grazie al Trattato di Campoformio. Da tale data fu ufficialmente istituita la democratica Repubblica Ligure e l'intero territorio ligure fu diviso in nuovi dipartimenti e arrondissement alla francese.
Il Tigullio, lo Spezzino, la parte meridionale del Parmense e alcuni comuni che oggi fanno parte della provincia di Massa-Carrara rientrarono nei confini amministrativi del Dipartimento degli Appennini che assunse Chiavari come capoluogo. Il dipartimento sarà attivo fino al 1814, anno della caduta di Napoleone I.
[editar] Del Reino de Cerdeña al Reino de Italia
Nel 1815 fu convocato il Congresso di Vienna per ridisegnare i confini geografici - politici degli stati italiani ed europei e tale congresso stabilì lo scioglimento della repubblica ligure e la successiva annessione al Regno di Sardegna. Chiavari, già sede dell'ex dipartimento napoleonico, fu eletta al titolo di capoluogo di provincia dal 1817 al 1859. L'anno successivo il titolo fu soppresso a seguito dell'istituzione della neo provincia di Genova che rientrò, dal 1860, nei confini del costituito Regno d'Italia.
Il 3 dicembre 1892, papa Leone XIII istituì la nuova Diocesi di Chiavari, la più recente rispetto alle altre diocesi liguri già presenti.
Nel corso dell'Ottocento e Novecento subì un forte fenomeno di emigrazione, maggiore nell'entroterra della val Fontanabuona, che spinse numerose famiglie in America Latina; fu costituito addirittura a Chiavari il Consolato del Perù, oggi soppresso, per facilitare gli scambi tra le famiglie chiavaresi e quelle emigrate. Ancora oggi molte famiglie originarie della cittadina costiera e della valle fontanina risiedono in Sudamerica, particolarmente in Lima, Perù, portando cognomi tipici della zona del chiavarese.
[editar] La provincia del Tigullio
In virtù della precedente istituzionalizzazione come sede provinciale, fu presentata un'apposita proposta di legge alla Camera dei Deputati il 24 ottobre del 2001[5] nella quale si richiese la costituzione della nuova provincia del Tigullio. La proposta è stata presentata da alcuni parlamentari del comprensorio tigullino e, se approvata, avrebbe di fatto staccato il territorio rivierasco dal controllo dell'attuale provincia di Genova.
La quinta provincia ligure, con capoluogo Chiavari, sarebbe stata composta dai comuni di Avegno, Bogliasco, Borzonasca, Camogli, Carasco, Casarza Ligure, Castiglione Chiavarese, Chiavari, Cicagna, Cogorno, Coreglia Ligure, Favale di Malvaro, Lavagna, Leivi, Lorsica, Lumarzo, Mezzanego, Moconesi, Moneglia, Ne, Neirone, Orero, Pieve Ligure, Portofino, Rapallo, Recco, Rezzoaglio, San Colombano Certenoli, Santa Margherita Ligure, Santo Stefano d'Aveto, Sestri Levante, Sori, Tribogna, Uscio e Zoagli per un totale di 35 amministrazioni delle 67 attualmente componenti la provincia genovese. Attualmente la proposta è ferma dal dicembre 2001.
[editar] Evolución demográfica
Plantilla:Demografia/Chiavari
[editar] Lugares de interés
[editar] Castillos de Chiavari
Plantilla:Vedi anche
Il maniero è ubicato presso un colle raggiungibile da una salita a gradoni che rasenta l'antico tratto settentrionale delle mure cittadine. Venne fatto costruire nel XII secolo dalla Repubblica di Genova per contrastare i Fieschi della vicina Lavagna. Fu in buona parte smantellato nel XVI secolo; allo stato attuale rimane la torre.
[editar] Palacios
[editar] Palacio Rocca
Situato nell'adiacente piazza, intitolata a Giacomo Matteotti, l'edificio è circondato interamente dal pregiato Parco pubblico Rocca. Il palazzo fu edificato nel 1629 - 1630 per volere dei marchesi locali Costaguta su progetto di Bartolomeo Bianco. Venne ingrandito nel XVIII secolo dai successivi proprietari della famiglia Grimaldi. Dal 1912 è di proprietà del Comune di Chiavari il quale recentemente ha sottoposto l'intera area del parco ad un accurato restauro della flora e degli elementi architettonici. Nelle antiche scuderie è ubicato il Museo Archeologico per la Preistoria e la Protostoria del Tigullio e la Galleria Civica.
[editar] Palacio de Justicia
L'edificio, sede attuale del Tribunale di Chiavari, è situato nel cuore del centro storico chiavarese in Piazza Giuseppe Mazzini. Costruito nel 1886 su disegno del progettista Giuseppe Partini si presenta in stile medievale con forme ispirate al gotico toscano. Fu eretto sul luogo dell'antica Cittadella del Quattrocento, costruita dalla Repubblica di Genova come concentrazione del potere civile e militare, di cui ancora oggi rimane la torre merlata del 1537.
[editar] Palacio Marana
Già Palazzo Falcone fu costruito intorno al 1730 secondo i canoni del classico stile barocco genovese. La facciata è decorata da un balcone in marmo sormontante l'imponente portale.
[editar] Colonia Fara
La Colonia Fara, intitolata alla memoria del generale Gustavo Fara, fu commissionata dal Partito Nazionale Fascista nel 1935 come luogo e soggiorno di villeggiatura marinaro per bambini, da utilizzarsi nel periodo estivo.
[editar] Centro Histórico
Il centro storico chiavarese può essere considerato una delle zone meglio conservate e preservate dell'intero comprensorio del Tigullio. La sua struttura urbana e architettonica è infatti molto diversa dagli altri comuni rivieraschi, soprattutto per la numerosa presenza dei portici lungo il Caruggio Dritto - (Via Martiri della Liberazione) - simbolo per eccellenza del ceto borghese dalla seconda meta del XIV secolo. Qui si concentravano le maggiori attività urbane e ancora oggi mantiene una destinazione commerciale. Maggiore valutazione si ebbe grazie alla pedonalizzazione della via principale e di alcune vie laterali, che lo hanno reso di fatto un pregiato salotto pedonale. La sua struttura ricalca l'antica Cittadella, cuore dell'antico borgo medievale chiavarese, con i pregiati palazzi decorati nel classico stile genovese.
[editar] Arquitectura religiosa
Plantilla:Galleria Plantilla:Vedi anche
[editar] Iglesia de San Giacomo
Sita nella piazza omonima nel quartiere di Rupinaro la parrocchiale - denominata anticamente con il nome di San Jacobi de Arena - fu eretta all'esterno delle antiche cinte murarie della Cittadella medievale; secondo alcune fonti fu edificata dai monaci Benedettini tra l'VIII e il IX secolo.
Una prima ricostruzione avvenne nel 1387, anche a seguito delle violenti distruzioni e saccheggi; una delle più celebri fu il saccheggio perpetuato dai Catalani nell'agosto del 1331. La nuova costruzione fu, nel 1427, ceduta ai Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni di Gerusalemme che ne ottennero l'investitura fino al 1799.
La forma attuale è risale al 1637 presentando una facciata chiaramente in stile moderno del 1938; l'adiacente campanile fu eretto nel XVIII secolo. Al suo interno, ad unica navata, è presente l'altare maggiore con ancona in marmo ad opera dello scultore Francesco Schiaffino; la cantoria in stile barocco è decorata da undici tele raffiguranti episodi di vita dell'apostolo Giacomo di Giovanni Battista Carlone. Altri due dipinti, il Dic ut sedeant e il Cristo che chiama alla sua sequela Giacomo e Giovanni sono opera del pittore Sebastiano Galeotti del XVII secolo.
[editar] Iglesia de San Juan Bautista
Prospiciente l'omonima piazza fu fondata nel 1181 per volere di Bardo Fieschi arciprete di Lavagna. Fu restaurata nel 1462, all'epoca ancora sede delle funzioni civili, e completamente ricostruita tra il 1624 e il 1631 su disegno di Andrea Vannone e Bartolomeo Rossi. La facciata in marmo si presenta in stile moderno, rifatta nel 1935, mentre l'attiguo campanile fu ridotto dalle suo forme originali nel 1557. Nella lunetta del portale, sul fianco destro, è raffigurato un affresco del XVI secolo della Madonna con i santi.
All'interno, edificato a tre navate con cupola affrescata nel 1850, sono presenti diverse opere pittoriche quali l'Assunta di Domenico Piola, la Consegna delle chiavi di Orazio De Ferrari, il Transito di san Giuseppe di Domenico Fiasella e un crocifisso nero di Francesco Schiaffino di datazione sconosciuta.
Nel presbiterio sono presenti affreschi di Gian Battista Carlone quali Il Battista che rimprovera Erode e la Danza di Salomè; l'altare maggiore è opera dello scultore Bartolomeo Bianco, mentre il crocifisso è di Anton Maria Maragliano.
[editar] Iglesia de San José
Situata nel quartiere Piani di Ri l'attuale chiesa, dedicata a san Giuseppe, fu costruita e aperta al culto religioso nei primi anni degli anni sessanta del XX secolo. Già facente parte della comunità parrocchiale di Ri fu nel 1914 smembrata e resa autonoma dal vescovo di Chiavari monsignor Giovanni Gamberoni che la elesse nella stessa occasione al titolo di Prevostura. La consacrazione fu perpetuata da monsignor Daniele Ferrari il 4 giugno del 1989.
[editar] Iglesia de San Miguel Arcángel
Plantilla:Galeria La sua comunità parrocchiale, già presente nel XIII secolo con l'intitolazione all'arcangelo Michele, è presente nel quartiere di Ri e fu nei secoli assoggettata alla pieve di Lavagna. In seguito soppressa e accorpata alla parrocchia della chiesa di San Giovanni Battista nel XVI secolo, fu nuovamente ricostituita con decreto del cardinale dell'arcidiocesi di Genova Stefano Durazzo datato 8 luglio 1658. Eletta a Prevostura dal 7 agosto 1899 venne unita alla parrocchia di San Giuseppe di Piani di Ri e quindi nuovamente separata nel 1914.
[editar] Iglesia de Santa Margarita
Dedicata a santa Margherita d'Antiochia e creata parrocchia autonoma dal XVI secolo, la sua chiesa è ubicata presso il quartiere di Caperana. L'edificio, recentemente restaurato nei suoi colori variopinti originali, è stato consacrato dal vescovo chiavarese monsignor Giovanni Gamberoni il 18 luglio del 1914 ed eletta a Prevostura il 20 luglio dello stesso anno.
[editar] Iglesia de San Pedro
Secondo alcune fonti la sua parrocchia, intitolata all'apostolo Pietro e situata nel quartiere di Sampierdicanne o San Pier di Canne, fu costituita già nel XII secolo. La chiesa, recentemente restaurata e ampliata, fu unita alla parrocchia di Chiavari-Bacezza per circa due secoli fino al 1802, quando, il 7 marzo, fu smembrata nella nuova comunità parrocchiale autonoma. È Prevostura dal 1914.
[editar] Iglesia de San Martín
Situata nel quartiere di Maxena (pronuncia Mascena) la chiesa di San Martino fu eretta a Rettoria nel 1389 e si costituì parrocchia indipendente da Sanguineto nel 1878. L'11 novembre del 1920, in occasione della festa del santo, fu eletta al titolo di Prevostura.
[editar] Iglesia de Campodonico
Situata nella frazione di Campodonico, anticamente località dell'odierna frazione di Sanguineto, fu proprio da essa smembrata e resa indipendente il 25 luglio del 1921 dal vescovo chiavarese Amedeo Casabona nella nuova parrocchia di Nostra Signora della Salute e di San Bernardo.
[editar] Iglesia de Sant'Antonino
Antica parrocchia risalente al medioevo è intitolata al martire sant'Antonino ed è situata nella frazione di Sanguineto. La comunità parrocchiale fu in seguito soppressa ed aggregata a Maxena. Nuovamente indipendente dal 18 dicembre 1878 le fu tolta la comunità di Campodonico nel 1921.
[editar] Iglesia de Sant'Andrea
La chiesa parrocchiale, dedicata a sant'Andrea, è situata nella frazione collinare di Sant'Andrea di Rovereto al confine con la vicina chiesa di San Pietro di Rovereto nel comune di Zoagli. Dipendente dalla pieve di Lavagna fu, secondo alcune fonti, istituita intorno al 1143. Dal 1688 è sede di arcipretura.
[editar] Monasterio de las Clarisas
Secondo alcune fonti storiche e una lapide marmorea posta al di fuori della chiesa, sembrerebbe che il primitivo luogo di culto fu eretto nel 1355 da Oberto Beninsegna; sempre secondo il marmo tale edificio fu intitolato alla Misericordia nel sito dove ancora oggi sorge l'attuale chiesa delle Clarisse. Alla morte del Beninsegna la Casa della Misericordia fu affidata alle Terziarie di san Francesco d'Assisi.
Nel 1457 l'intero stabile fu sottoposto ad un accurato restauro e secondo alcuni storici locali sarà nel 1513 che trentaquattro monache si ritirarono nello stabile in clausura, assumendosi la denominazione Clarisse. La struttura fu nuovamente modificata nel 1674 nelle sue forme attuali, più piccole rispetto all'edificio originale.
All'interno della chiesa è conservata sopra l'altare maggiore una pala raffigurante la Madonna della Misericordia del pittore Lorenzo Fasolo.
[editar] Restos arqueológicos
[editar] Cementerio
La necropoli di Chiavari[6] fu scoperta sul finire degli anni cinquanta nel corso di alcuni scavi edili. A seguito del ritrovamento furono subito iniziati i necessari lavori per le rilevazioni archeologiche che, dopo un periodo di studio che va dal 1959 al 1969, gli storici datarono al VII secolo a.C. la necropoli pre-romana.
Negli anni settanta i resti e i ritrovamenti furono spostati in una sede più idonea, visto che l'area interessata è molto vicina al centro abitato, e la collaborazione tra la Soprintendenza per i Beni Archeologici della Liguria e il Comune di Chiavari fece sì che il 19 aprile del 1985 s'inaugurò il nuovo Museo Archeologico per la Preistoria e Protostoria del Tigullio. Sede attuale del museo è il celebre palazzo Rocca del XVIII secolo.
[editar] Cultura
[editar] Museos y Teatros
[editar] Auditorio San Francisco
La struttura è ubicata presso l'ex chiesa di san Francesco, divenuta oggi proprietà del Comune di Chiavari. La chiesa fu costruita tra il 1229 e il 1234, mentre il convento vi fu annesso nel 1254 su iniziativa di Andrea e Guglielmo Fieschi. Quest'ultimo verrà poi nominato cardinale dal pontefice Innocenzo IV, Sinibaldo Fieschi. Il complesso assunse l'attuale aspetto barocco, grazie ad un restauro nel 1630 dell'architetto Bartolomeo Bianco. I nuovi affreschi sono ad opera del pittore Giovanni Battista Carlone, tra i quali uno raffigurante Il sollevamento della Croce.
Nel 1797, a causa dello scioglimento degli ordini religiosi, la chiesa fu chiusa al culto distribuendo le opere d'arte presenti in altre chiese della città, se non addirittura distrutte o sottratte. Il coro di san Francesco è stata trasferito nella Cattedrale di Nostra Signora dell'Orto. Divenuta in seguito proprietà del comune chiavarese, la chiesa è stata trasformata e convertita in sala auditorium utilizzata come sede di conferenze culturali od espositive.
[editar] Museo Arqueológico para la Prehistoria y Protohistoria del Tigullio
Il museo[7] fu inaugurato nel 1985 nelle sale delle antiche scuderie di Palazzo Rocca adeguatamente restaurate secondo gli stili architettonici dell'epoca. Il polo museale raccoglie il materiale rinvenuto durante gli scavi della necropoli preromana del VIII e VII secolo a.C., scoperta nel 1959.
Tra i reperti conservati ed esposti al pubblico vi sono oggetti in bronzo e qualche monile in argento e oro. Nel museo inoltre è ospitata una vasta raccolta di libri e volumi dedicati all'archeologia preistorica e storia locale. Oltre ai rinvenimenti della necropoli chiavarese sono conservati, ma non esposti al pubblico, reperti provenienti dal circondario del Golfo Paradiso (antico Castellaro di Uscio - Recco), dalla val Petronio (ritrovati a Casarza Ligure e Castiglione Chiavarese) nonché dello Spezzino (Maissana e Suvero).
[editar] Museo de Física y Meteo-sismología "G. Sanguineti - G. Leonardini"
Situato nelle sale del Seminario Vescovile di Chiavari è dotato di circa 300 strumenti scientifici, prevalentemente per uso didattico, datati dal XIX secolo alla prima metà del XX secolo, con alcuni apparati risalenti al XVIII secolo. Alcuni strumenti sono stati costruiti da costruttori locali operanti in Chiavari tra la metà del XIX secolo e la metà del XX secolo. Tutti gli strumenti sono collocati negli ambienti originali. La sala dei sismografi è nel suo primitivo ambiente originale e restaurata, con i suoi quattro sismografi potenzialmente operativi. Il Museo[8] è diviso in tre sezioni: Gabinetto di Fisica, Sismologia e Meteorologia. Aperto il martedì e il venerdì dalle ore 9.00 alle ore 12.00. Visite guidate gratuite.
[editar] Museo Diocesano de Arte Sacra
Il museo diocesano[9] fu ufficialmente aperto al pubblico nel 1984 nelle sale del Palazzo Vescovile (primo piano), attiguo al seminario. La sua apertura fu il frutto della collaborazione tra la diocesi di Chiavari e la Soprintendenza dei Beni Artistici e Storici della Liguria.
All'interno del museo sono conservati dipinti, alcune sculture, oggetti in argento e pregiati tessuti provenienti dalle varie chiese e tempi religiosi della diocesi chiavarese. Poiché la costituzione della diocesi avvenne nel 1892, epoca recente rispetto alle altre storiche già presenti in Liguria, nel museo non esiste una vasta sezione dedicata alla storia della vicina cattedrale di Nostra Signora dell'Orto, ma numerose testimonianze delle chiese cittadine e del comprensorio.
Tra le collezioni sono conservati alcuni dipinti ritraenti la Madonna con il Bambino, specie dalla locale chiesa di san Giovanni Battista, e altre opere pittoriche e oggetti sacri provenienti dalle chiese di Santa Margherita Ligure, Rapallo, Moneglia e Sestri Levante.
[editar] Museo Histórico del Resurgimiento
La nascita del museo, dedicato per lo più ai personaggi storici protagonisti del Risorgimento italiano, avvenne intorno agli anni quaranta a seguito della precedente mostra nel 1938 - curata dalla Società Economica e dal Comune di Chiavari - che riscosse grande interesse culturale. La successiva donazione di oggetti e di manoscritti dell'epoca - donati per lo più da privati - permise la costituzione di un nuovo museo cittadino dedicato al Risorgimento.
Nel 1959 si provvide alla definitiva collocazione - quella attuale - nelle sale del secondo piano di Palazzo Rocca, già sede della società economica e della biblioteca cittadina; nel 1979 assumerà l'odierna denominazione di Museo Storico.[10]
All'interno sono conservate testimonianze dei principali personaggi del risorgimento quali Giuseppe Garibaldi, Giuseppe Mazzini e i fratelli Alessandro e Nino Bixio di origine chiavarese. Sono custodite inoltre pregiate raccolte letterarie tra le quali una preziosa pergamena del 1250 del pontefice Innocenzo IV Sinibaldo Fieschi, appartenente alla celebre famiglia nobiliare dei Fieschi Conti di Lavagna.
[editar] Galería Cívica del Palacio Rocca
Le sale della galleria sono ospitate presso il celebre Palazzo Rocca, il quale nucleo originario fu realizzato nel 1630, divenuto nel 1912 proprietà del Comune di Chiavari. La collezione comprende importanti opere pittoriche di scuola genovese, italiana, spagnola e fiamminga; in una quadreria intitolata a Pietro Torriglia sono conservate opere del XVI e XVIII secolo.
Tra le opere pittoriche più antiche sono conservate due tavole di pittori fiamminghi: il Compianto di Cristo della scuola di Quentin Metsys e Gabinetto d'amatore di Frans Francken II. Inoltre sono conservate numerosi oggetti in ceramica e in porcellana nonché una serie di stampe dell'epoca. Della collezione Torriglia di pregio è il dipinto Natura morta di Jan Roos, mentre della civica galleria Le tre parche di Bernardo Strozzi.
[editar] Sociedad Económica de Chiavari
Sita in un antico palazzo del centro storico - Palazzo Rocca, restaurato nel 1969 - la società[11] fu fondata nel 1791 grazie alla collaborazione tra i nobili e borghesi della città con i Padri delle locali scuole Pie, entrambi attivi nel settore economico e culturale. Tra i maggiori promotori della società economica vi fu il marchese chiavarese Stefano Rivarola, ambasciatore a San Pietroburgo alla corte di Caterina II di Russia per la Repubblica di Genova.
Già nel 1793 la società organizzò a Chiavari la prima esposizione industriale in Europa e ancora oggi è attiva nello sviluppo delle attività economiche, commerciali e culturali del territorio chiavarese e del Tigullio.
Nel 2004, in contemporanea con la manifestazione Genova capitale europea della cultura, ha curato diverse esposizioni e incontri culturali inerenti allo sviluppo del levante ligure.
Ospita una biblioteca, una quadreria e i musei cittadini Museo "Lorenzo Garaventa" e il museo storico.
[editar] Teatro Cantero
Il teatro fu realizzato nel 1931 e il suo interno si presenta secondo i canoni della tradizione ottocentesca. Ancora oggi è uno dei più importanti del comprensorio, specie per interpretazioni teatrali, manifestazioni culturali e concerti musicali.
[editar] Medios de comunicación
[editar] Prensa
En Chiavari están ubicadas las redacciones de prensa del Levante de los diarios lígures Il Secolo XIX y Corriere Mercantile.
[editar] Manifestaciones
Durante l'anno vengono organizzate diverse manifestazioni culturali, tra le quali la più celebre è il Palio marinaro del Tigullio. È una sorta di palio di Siena solo che a sfidarsi non sono le contrade cittadine e non si usano i cavalli, bensì è una sfida marinara fra le località del Tigullio (Santa Margherita Ligure, San Michele di Pagana, Rapallo, Zoagli, Chiavari, Lavagna e Sestri Levante) che si svolge a rotazione negli specchi acquei delle cittadine nel periodo fra giugno e agosto.
Ogni anno vi si svolge il Praemium Classicum Clavarense, riconoscimento culturale assegnato allo studioso che più di è distinto nel campo degli studi classici. Tra i più importanti avvenimenti che vi furono in passato si ricorda la visita del pontefice Giovanni Paolo II nel settembre 1998.
Chiavari ha ospitato il 20 e 21 maggio 2006 il 46° Raduno Nazionale Suonatori di Campane, che si svolge ogni anno in una città italiana.
[editar] Feste, fiere e sagre
- Fiera di sant'Antonio abate che si tiene la domenica più vicina al 17 gennaio.
- Fiera e festa patronale di Nostra Signora dell'Orto, il 2 luglio.
- Festa del rione Scogli per i santi Pietro e Paolo in piazza Gagliardo (o dei Pescatori) l'ultima domenica di giugno.
- Mercatino dell'Antiquariato, il secondo sabato e domenica di ogni mese.
- Festa Nazionale del Perù, il 28 luglio.
[editar] Personalidad ligada a Chiavari
[editar] Nativos
- Francesco Chiarella (1824 - 1908), pittore prevalentemente affreschista a soggetto storico e religioso. Ebbe come allievo il suo concittadino Annunzio Barchi.
- Federico Delpino (1833 - 1905), fu un'importante professore e studioso di botanica. Di lui si ricordano svariati scritti e un lungo carteggio con Charles Darwin.
- Nicola Giuseppe Dallorso (1876 - 1954), imprenditore, presidente del Banco di Chiavari e della Riviera Ligure e senatore del Regno d'Italia.
- Giovan Battista Canepa (1896 - 1994), partigiano e scrittore.
- Giovanni Serbandini (1912 - 1999), politico.
- Riccardo Peroni (1949 - ), attore cabarettista e doppiatore.
[editar] Legado
- Antonio Maria Gianelli, nato a Cerreta (Comune di Carro) in provincia della Spezia nel 1789. Nel 1829 fondò a Chiavari l'ordine le Figlie di Maria, conosciute col nome di Suore Gianelline, per l'istruzione delle giovani. Eletto Vescovo a Bobbio operò molto per migliorare la formazione del clero. Morì nel 1846. Venne proclamato santo nel 1951.
- Fortunato Vinelli, fu il primo vescovo della Diocesi di Chiavari.
- Elena Bono, nata a Sonnino nel 1921 ma chiavarese d'adozione, è una delle più importanti scrittrici italiane del Novecento.
[editar] Cocina y productos típicos
En el territorio de Chiavari se cultiva la particular radice blanca (Radixe de Ciävai en el dialecto local). La coltivazione avviene dopo una coltura da rinnovo e appartiene alla specie delle cicorie.
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[editar] Economía
La città fu un importante centro commerciale, soprattutto per la presenza di una delle più antiche banche liguri (Banco di Chiavari e della Riviera Ligure). Oggi si presenta come cittadina dedicata soprattutto alle attività del settore terziario, conservando antichi mestieri come la pesca ittica o per la rinomata fabbricazione delle famose sedie di Chiavari (le chiavarine).
A Chiavari hanno sede l'azienda Artematica, produttrice e sviluppatrice di software, in particolare videogame, e le Edizioni Cavalcare.
[editar] Trasportes y vías de comunicación
[editar] Carreteras y autopistas
Chiavari è situata lungo la Strada Provinciale (già Strada Statale) 1 Aurelia. Inoltre è raggiungibile anche grazie al proprio casello autostradale sull'Autostrada A12.
Grazie alla sua posizione geografica, posta al centro del Golfo del Tigullio, viene considerata un importante nodo stradale per la val Fontanabuona e delle altre valli quali la val Graveglia, valle Sturla e val d'Aveto. Da Chiavari diparte infatti la Strada Provinciale 225 detta della Val Fontanabuona permettendo così la rapida comunicazione stradale fra la riviera di levante e l'entroterra chiavarese. È attivo inoltre un'importante servizio di trasporto pubblico curato dalla società A.T.P. (Azienda Trasporti Provinciali S.p.A., società gestita per la maggior parte dalla provincia di Genova, dalla provincia della Spezia e dai comuni facenti parte del Tigullio) che con un buon numero di linee urbane ed extraurbane consente il collegamento di Chiavari con i comuni tigullini vicini, dell'entroterra e persino con Genova.
[editar] Líneas ferroviarias
Chiavari è dotata di una stazione ferroviaria sulla linea Pisa-La Spezia-Genova nel tratto locale compreso tra Genova e La Spezia.
Adiacente alla stazione è presente lo scalo degli autobus dove regolarmente si effettuano corse per la Val Fontanabuona, percorrendo principalmente la Strada Provinciale 225 della Val Fontanabuona la quale collega il comune rivierasco con Bargagli e con Genova.
[editar] Administración
|Nombre Alcalde: Vittorio Agostino |Fecha elección: 28/05/2007 |Partido: Lista Civica |Teléfono Municipio: 0185 3651 |Correo electrónico: info@comune.chiavari.ge.it
[editar] Amministrazioni precedenti
Plantilla:ComuniAmminPrecTitolo Plantilla:ComuniAmminPrec Plantilla:ComuniAmminPrec Plantilla:ComuniAmminPrec Plantilla:ComuniAmminPrec Plantilla:ComuniAmminPrec Plantilla:ComuniAmminPrec Plantilla:ComuniAmminPrec
[editar] Escudo comunalal
Descrizione araldica dello stemma:
D'azzurro carico al castello merlato con torre nel mezzo, di colore argento, aperto e finestrato di nero, poggiante su di un prato verde scuro dove campeggia una chiave d'oro posta in fascia. Scudo a forma di cuore, sormontato da una corona comitale d'oro smaltata e con nove perle, ed accostato da un ramo d'ulivo e da uno di rovere, legati con un nastro che riporta l'epigrafe: VITAM EXCOLVERE PER ARTES
[editar] Deporte
[editar] Fútbol
Qui di seguito vengono elencate le società chiavaresi secondo il campionato di competenza:
- A.C.D. Virtus Entella 2005 (Eccellenza)
- A.S. Caperanese 1972 (Eccellenza)
- A.S. Vecchia Chiavari 1972 (Prima Categoria)
- Chiavari Sport (Seconda Categoria)
- Boca Gastaldi (Seconda Categoria)
- A.C. Entella Chiavari 1914 (Terza Categoria)
- S.S. Panchina Chiavari[12] (Terza Categoria)
- R. Portofino 84 (Terza Categoria)
- Ri Calcio (Terza Categoria)
[editar] Natación y Vóleibol acuático
La principale società militante in questo sport è il Chiavari Nuoto, odierna società derivante dalla storica Rari Nantes Chiavari fondata a Chiavari il 5 settembre del 1946. Nella sua cinquantennale storia sportiva è riuscita a conquistare nella varie discipline diversi primati e riconoscimenti. Attualmente la squadra di pallanuoto milita nel campionato di Serie A1.
[editar] Ciclismo
- Giro d'Italia 1958. La 6^ tappa, Mondovì - Chiavari (258 km), si è conclusa con la vittoria dell'italiano Silvano Ciampi.
- Giro d'Italia 1994. La 18^ tappa cronometro, Chiavari - Passo del Bocco (35 km), si è conclusa con la vittoria del russo Eugeni Berzin.
- Giro d'Italia 2007. La 10^ tappa ha attraversato Chiavari sfrecciando dinnanzi al monumento di Giuseppe Garibaldi, nel bicentenario della nascita (1807-2007).
- Sport Club Aurora Bergaglio - Società ciclistica fondata nel 1919.
[editar] Surf
Alla foce del fiume Entella, quando le condizioni di mare e secca dello spot lo permettono, c'è l'occasione di praticare surf.
[editar] Curiosidades
Nell'autunno del 1969 fu organizzato all'Hotel Stella Maris, di proprietà di un istituto religioso, un convegno tra Renato Curcio e una settantina di appartenenti al Collettivo politico metropolitano di Milano. Tra di loro ci furono molti di coloro che - nell'anno successivo - fonderanno le Brigate Rosse.[13] Il loro simbolo, la stella a cinque punte, si dice che derivi proprio dal simbolo dell'albergo, tutt'ora presente.
[editar] Galería fotográfica
|
[editar] Notas
Plantilla:References
[editar] Bibliografía
- Franco Ragazzi|"Il miracolo delle rondini" (il quadro di) Ubaldo Oppi a Chiavari| ed. Accademia dei Cultori di Storia locale in Microstorie 1. 2004.Chiavari.
- Rosella Bruschi. La tragica fine di Firmino, figlio del prefetto Rolland de Villarceaux. 1805.| ed. Accademia dei Cultori di Storia locale in Microstorie. 1. 2004.Chiavari.
- Francesco Casaretto. La scaffa sull'Entella. ed. Accademia dei Cultori di Storia locale in MICROSTORIE 1. 2004.Chiavari.
- Algeri G. Il Museo Diocesano di Chiavari. 1986. editore= SAGEP Libri & Comunicazione. Città Genova.id= ISBN 88-7058-178-0}}
- Ragazzi Franco. Titolo Chiavari. Anno 1984. Editore SAGEP Libri & Comunicazione. Città= Chiavari. id= ISBN 88-7058-107-1}}
- G.Campodonico. Recupero strutturale e riprogettazione della città. Analisi storica e tipologica del manufatto urbano moderno a Chiavari.1980.Genova.
- F.Canale; G. Carosini.Chiavari città dei portici.1964.Chiavari.
- Alfonso,Casini. Chiavari dalla preistoria alla cronaca. 1980. Tipografia Colombo.Chiavari.
- B.Repetto. Il monte telegrafo di Chiavari. Valorizzazione culturale e turistica di un sito storico.2004.Genova.
- F.Casaretto. Fondazione in Corsica del comune di Coti-Chiavari. 1 luglio 1852 in "Prato Sopralacroce e la triste emigrazione in Corsica nel 1714". 2003. Chiavari.
- Vittorio Bagnasco. La ferrovia a Chiavari.
- Enrico Campagnoli. In Italia, in Liguria, di fronte a Portofino, a Chiavari vi era una "città orientata?". 2002.
- Giovanni Carosini Chiavari: la città e i dintorni. 1972.
- Francesco Casaretto. Tre Chiavaresi dell'800.1991.
- Francesco Casaretto. Da Chiavari al Mondo. Vagabondi, birbanti, emigranti. 2004.
- Francesco Baratta & Andrea Lavaggi. Tigullio Mariano. Storia, Eede,2007.ed. Fratelli Friulli.
- Lina Aresu Quando il monumento vidi. Omaggio a Elena Bono.1998.
- Vittorio Bagnasco. La ferrovia a Chiavari. 1998.
- Pietro Berti Chiavari marinara dall'epoca eroica della vela: la storia del rione Scogli|1997.
- Mario Stefano Chiappe. Il territorio di Chiavari nel Medioevo.1994.
- Gian Francesco Grasso. Chiavari aneddoti e modi di dire 1900-1950. 2000.
- Gian Francesco Grasso. Chiavari aneddoti 2.2001.
- Gian Francesco Grasso. Chiavari caro...misterioso nome.2002.
- Gian Francesco. Grasso. Chiavari nel 18° secolo. Notizie storiche, economia, urbanistica, cultura, vita e cronaca cittadina. 2004.
- Gian Francesco Grasso. Il passaggio di Papa Pio VII a Chiavari. 1809arte. 1998.
- Gian Francesco Grasso. Storia di 200 anni della Biblioteca della Società Economica (1796-1996).1996.
- Gian Francesco Grasso.Repertorio bibliografico di autori chiavaresi a tutto il XVIII secolo.1996.
- Gian Francesco Grasso.Caleidoscopio di autori che a tutto il XVII secolo hanno scritto su Chiavari. 1996.
- Maurizio Lamponi. Le strade di Chiavari. 1987.
- Franco Ragazzi. Chiavari. 1981.
- Franco Ragazzi. Il Santuario delle Grazie a Chiavari. Gli affreschi di Teramo Piaggio e Luca Cambiaso.1992.
- Franco Ragazzi. Una città a teatro. Teatri e spettacoli a Chiavari dal Cinquecento al Novecento. 1998.
- Franco Ragazzi. Cento anni di scultura a Chiavari fra '800 e '900. 1993.
- Umberto Ricci. Le chiese della Diocesi di Chiavari. La Parrocchia di S.Maria del Campo.1975.
- Francesco Casaretto. Il Telegrafo nella prima guerra d'indipendenza| ed. Accademia dei Cultori di Storia locale in MICROSTORIE 2. 2005. Chiavari.
- Amabile Ferraironi. La Madonna dell'Orto:storia, arte, folklore. 1968.
- Carlo Ferraro. Giorgio Gallesio e la missione botanica di Giovanni Casaretto (1838-1839)|2001.
- Carlo Ferraro. La Pomona italiana di Giorgio Gallesio|2001.
- Carlo Ferraro. Giorgio Gallesio, 1772-1839: vita, opere, scritti e documenti inediti. 1996.
- Carlo Ferraro. Il carteggio Gallesio - Littardi, 1811 - 1839. 2003.
- Carlo Ferraro. La casata dei Gallesio: ragguagli bibliografici, araldici e genealogici ricavati da documenti inediti.
- Carlo Ferraro. Giorgio Gallesio.
- Paolo Gennaro. Il Santuario di Nostra Signora dell'Olivo in Bacezza. 2004.
- Tiziano Mannoni. Il superamento del fiume Entella e delle rocche di S.Anna: punti obbligati della viabilità tra Chiavari e Sestri Levante dal Medioevo alla prima metà del novecento. 1998.
- Simonetta Peccenini. Tre chiavaresi dell'800|1991.
- Franco Ragazzi. Il miracolo delle rondini. Ubaldo Oppi a Chiavari.
- S. Ganci. “Costruttori di apparecchiature per la Fisica in Chiavari tra la seconda metà dell’800 e la prima metà del 900”. Quaderni di Storia della Fisica, 11, 59 (2003).
[editar] Voces relacionadas
- Tigullio
- Entella
- Banco di Chiavari e della Riviera Ligure
- Diocesi di Chiavari
- Dipartimento degli Appennini
- Caffè Defilla
- Santuario di Nostra Signora dell'Orto
- Colonia Fara
- Castello di Chiavari
- Edizioni Cavalcare
[editar] Enlaces externos
Chiavari en Open Directory Project