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Parents Music Resource Center - Wikipedia

Parents Music Resource Center

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Tipper Gore, fondatrice della Parents Music Resource Center
Tipper Gore, fondatrice della Parents Music Resource Center

La Parents Music Resource Center (P.M.R.C.) era un'associazione statunitense nata nel 1985, dedita al controllo e alla censura di varie opere musicali. Nell'arco della sua attività, si è resa protagonista di vari dibattiti con molti musicisti e ha posto divieti su linguaggi e iconografie usati in musica, generando fazioni di sostenitori e detrattori.

Indice

[modifica] Storia

[modifica] La nascita

L'idea di far nascere la P.M.R.C. fu di Tipper Gore, moglie del senatore Al Gore. Un giorno di dicembre 1984, la donna comprò a sua figlia Karenna la colonna sonora di Purple Rain di Prince e rimase scioccata dopo aver ascoltato il brano "Darling Nikki", il quale parlava di sesso e masturbazione. Il verso imputato dalla donna è il seguente[1]:

(EN)
« I knew a girl named Nikki, I guess you could say she was a sex fiend, I met her in a hotel lobby, Masturbating with a magazine »
(IT)
« Ho conosciuto una ragazza chiamata Nikki, penso si possa dire che era una ninfomane, la incontrai all'ingresso di un hotel, mentre si masturbava guardando una rivista »

Inoltre, la Gore decise di visionare alcuni videoclip con sua figlia, tra questi Hot For Teacher dei Van Halen[2], Rock You Like A Hurricane degli Scorpions[2] e Looks that Kill dei Mötley Crüe[2]. Dichiarò che rimase allibita dall'uso di attitudini da lei giudicate volgari e perverse e non sapeva come affrontare il tema sessuale di quei brani con sua figlia, che allora aveva poco più di 10 anni[2].

Fu così che questa organizzazione prese piede nel 1985, fondata dalla Gore assieme a Susan Baker, Pam Howar e Sally Nevius. Alcuni l'hanno soprannominata "The Washington Wives", dato che le componenti sono mogli di politici rinomati di Washington. Stando alle dichiarazioni della Gore, lo scopo della P.M.R.C. era quello di avvertire il pubblico del crescente utilizzo nella musica di linguaggi volgari, contenenti espliciti riferimenti al sesso e all'abuso di alcol e droga. Inoltre accusarono la musica rock di essere la rovina del nucleo familiare americano[3].

[modifica] Le censure

La P.M.R.C. è molto conosciuta per le sue continue battaglie verbali con vari artisti, in particolare hard rock, heavy metal, pop e rap. L'organizzazione riteneva che i gruppi rock e metal lanciassero messaggi di suicidio ai giovani e usarono Suicide Solution di Ozzy Osbourne[3], Don't Fear The Reaper dei Blue Öyster Cult[3] e Shoot To Thrill degli AC/DC[3] per dare una prova tangibile delle loro dichiarazioni.

In seguito, le quattro donne, con il supporto di altri personaggi come il reverendo Jimmy Swaggart (anch'egli famoso in America per le sue polemiche contro la musica rock), stipularono un patto con la RIAA che prevedeva di inserire sulle opere musicali un avviso agli adulti riguardante il contenuto del prodotto. Così, il 1 novembre 1985, nacque la famosa quanto contestata etichetta "Parental Advisory: Explicit Lyrics" (o in alcune produzioni "Parental Advisory: Explicit Content"), che può essere trovata su opere ritenute dalla P.M.R.C. pericolose e diseducative. L'etichetta è stata chiamata da alcuni, in senso ironico, "The Tipper Sticker".

Inizialmente, il comitato chiese l'introduzione di un sistema di protezione che consisteva nell’applicazione di una lettera di identificazione a seconda delle tematiche di ogni album, ad esempio una "S" riferita al sesso (sex), una "D" alla droga (drugs), la "V" alla violenza (violence), una "O" all’occulto (occult). Tutto ciò non venne mai concretizzato dopo varie proteste attuate da alcuni artisti (Frank Zappa, Dee Snider e John Denver su tutti).

Tuttavia, l'associazione andò oltre. Dopo aver fatto un altro accordo con la RIAA, decise di proibire la pubblicazione di brani ritenuti offensivi. Questo accadde, ad esempio, ai W.A.S.P., i quali videro la censura del loro singolo Animal (Fuck Like A Beast) (il quale non venne trasmesso da molte stazioni radio)[4] o ai Warrant che ricevettero l'etichetta "Parental Advisory" sul loro disco Cherry Pie, a causa del singolo Ode to Tipper Gore, comprendente delle offensive proteste contro la donna fatte durante i concerti e certe sono state coperte con un "bip".

Cosa simile successe anche per le copertine di dischi, ove molti artisti dovettero cambiarle per volere dell'associazione. Questo accadde ad album come Slippery When Wet (Bon Jovi), Appetite for Destruction (Guns n' Roses), Virgin Killer (Scorpions), Slave to the Thrill (Hurricane) e tanti altri[5].

La P.M.R.C. è anche nota per aver sostenuto la presenza di messaggi subliminali nella musica e artisti come Led Zeppelin, Beatles, Ozzy Osbourne e Queen finirono sul "banco degli imputati" per frasi occultate riguardanti satanismo e droga[4].

[modifica] Lo scioglimento

Con l'avvento degli anni '90, la P.M.R.C. ebbe una serie di problemi nella sua attività, in quanto i generi da loro contestati come il metal e il rap divennero sempre più diffusi, rendendo più arduo il loro controllo di censura. L'organizzazione ha posto fine alla sua attività sul finire degli anni '90. Ad ogni modo, le regole dettate dall'associazione sono ancora vigenti e la nota etichetta da loro creata è ancora usata nelle opere di molti artisti "trasgressivi".

Tuttavia, alcuni ritengono che proprio gli interventi del comitato (nonché il suo bollino di avvertimento) hanno contribuito ad aumentare le vendite dei dischi incriminati. Ad esempio, il cantante Philip Bailey disse che determinati album più venivano censurati, più attiravano l'attenzione del pubblico[6]. Bret Michaels dei Poison, Nikki Sixx dei Mötley Crüe e Frankie Banali dei Quiet Riot dissero che la PMRC è stato uno dei più grandi eventi mai avvenuti nella musica rock.[7]

Paradossalmente, nel 1999, Tipper Gore, durante la campagna elettorale di suo marito per la presidenza degli Stati Uniti, si è fatta aiutare nella raccolta di fondi dai Grateful Dead, una band che, nel corso della sua storia, avuto molti problemi con la droga (il tastierista Brent Mydland, ad esempio, morì per un'overdose da speedball) e che predica ideali totalmente opposti a quelli della Gore, come sesso libero e legalizzazione delle sostanze stupefacenti[8].

[modifica] The Filthy Fifteen

L'associazione, inoltre, emise una lista chiamata "Filthy Fifteen", la quale racchiude quindici canzoni considerate da loro altamente oscene e che, a quel tempo, andavano censurate.

Artista Brano Accusa
1 Prince "Darling Nikki" Sesso/Masturbazione
2 Sheena Easton "Sugar Walls" Sesso
3 Judas Priest "Eat Me Alive" Sesso
4 Vanity "Strap on Robbie Baby" Sesso
5 Mötley Crüe "Bastard" Violenza
6 AC/DC "Let Me Put My Love into You" Sesso
7 Twisted Sister "We're Not Gonna Take It" Violenza
8 Madonna "Dress You Up" Sesso
9 W.A.S.P. "Animal (Fuck Like A Beast)" Sesso
10 Def Leppard "High 'N' Dry (Saturday Night)" Abuso di droga e alcol
11 Mercyful Fate "Into the Coven" Occulto
12 Black Sabbath "Trashed" Abuso di droga e alcol
13 Mary Jane Girls "In My House" Sesso
14 Venom "Possessed" Occulto
15 Cyndi Lauper "She Bop" Sesso/Masturbazione

[modifica] Le critiche

Il comitato di Tipper Gore è stato a sua volta accusato di manipolare la libertà di espressione e di pensiero degli artisti musicali. Frank Zappa, Dee Snider e John Denver guidarono la rivolta degli oppositori di questa associazione. Il 19 settembre 1985, i tre artisti furono convocati per un'udienza al senato, testimoniando davanti ai membri della PMRC e ai senatori Paula Hawkins e Al Gore. La Hawkins per l'occasione presentò anche le tre copertine di Pyromania dei Def Leppard, W.O.W. di Wendy O. Williams e Animal (Fuck Like a Beast) dei W.A.S.P., oltre ai videoclip di Hot for Teacher dei Van Halen e We're Not Gonna Take It dei Twisted Sister.

La seguente è parte della dichiarazione di Zappa nei confronti del comitato di Tipper Gore[9]:

(EN)
« The PMRC proposal is an ill-conceived piece of nonsense which fails to deliver any real benefits to children and infringes the civil liberties of people who are not children. In this context, the PMRC's demands are the equivalent of treating dandruff by decapitation. The establishment of a rating system, voluntary or otherwise, opens the door to an endless parade of moral quality control programs based on things certain Christians do not like. What if the next bunch of Washington wives demands a large yellow "J" on all material written or performed by Jews, in order to save helpless children from exposure to concealed Zionist doctrine? »
(IT)
« La proposta della PMRC è una mal elaborata assurdità che non porta alcun beneficio reale ai bambini ed infrange le libertà civili degli adulti. In questo contesto, le richieste della PMRC sono come eliminare la forfora con la decapitazione. L'istituzione di un sistema di valutazione, volontario o no, apre la porta ad un'infinità di programmi di controllo morale basati sulle cose che non piacciono a certi cristiani. Cosa succederebbe se la prossima volta saltasse fuori un altro gruppo di signore-bene di Washington proponendo di far apporre una grande "J" gialla su tutto il materiale scritto o eseguito dagli ebrei per tutelare i bambini indifesi dall'esposizione alla dottrina sionistica? »

Il musicista rimase anche stupefatto dalla scelta di inserire l'etichetta "Parental Advisory" sul suo disco Jazz from Hell, che non presenta liriche scandalose essendo interamente strumentale, ciò è dovuto al titolo del brano G-Spot Tornado, in quanto "G-Spot" corrisponde al "Punto G" in italiano, ovvero la zona erogena femminile[10]. Nello stesso giorno, anche Dee Snider presentò le sue lamentele contro il comitato, parlando delle accuse rivolte al suo brano "Under the Blade"[11]:

(EN)
« This attack was contained in an article written by Tipper Gore, which was given the forum of a full page in my hometown newspaper on Long Island. In this article Ms. Gore claimed that one of my songs, "under the Blade," had lyrics encouraging sadomasochism, and rape. The lyrics she quoted have absolutely nothing too with these topics. On the contrary, the words in question are about surgery and the fear that it instills in people. As the creator of "Under the Blade," I can say categorically that the only sadomasochism, bondage, and rape in this song is in the mind of Ms. Gore... »
(IT)
« Questo attacco era contenuto in un articolo scritto da Tipper Gore, a cui è stata dedicata un'intera pagina del giornale locale di Long Island. In questo articolo Ms. Gore ha sostenuto che una delle mie canzoni, “Under the Blade", presentava un testo inneggiante al sadomasochismo e alla violenza. Il testo citato non ha assolutamente nulla a che vedere con questi argomenti. Al contrario, le parole in questione riguardano la chirurgia ed il timore che infonde nella gente. Come creatore di “Under the Blade“, posso dire categoricamente che il sadomasochismo, il "bondage" o la violenza di questa canzone sono solo nella mente di Ms Gore… »

John Denver parlò della censura riguardante il suo brano Rocky Mountain High, contestato di incitare all'uso di droga[12]:

(EN)
« My song "Rocky Mountain High" was banned from many radio stations as a drug-related song. This was obviously done by people who had never seen or been to the Rocky Mountains and also had never experienced the elation, celebration of life, or the joy in living that one feels when he observes something as wondrous as the Perseides meteor shower on a moonless, cloudless night, when there are so many stars that you have a shadow from the starlight, and you are out camping with your friends, your best friends, and introducing them to one of nature's most spectacular light shows for the very first time. »
(IT)
« La mia canzone “Rocky Mountain High" è stata vietata in molte stazioni radiofoniche perché la si considerava legata alla droga. Ciò è stato fatto ovviamente da gente che non non è mai stata sulle Montagne Rocciose, né le ha viste. Gente che non ha mai provato l'euforia, la festa della vita né la gioia che si sente osservando le stelle cadenti delle Perseidi, magari in una chiara notte di luna, quando ci sono così tante stelle che si vedono le ombre. Quando fuori sei accampato con i tuoi amici, i migliori, e presenti a loro per la prima volta uno dei più suggestivi spettacoli di luce della natura. »

[modifica] Brani composti contro la P.M.R.C.

Il pensiero e la direttiva dell'organizzazione hanno generato contestazioni anche sotto forma di brani musicali. Qui sono riportati alcuni esempi.

  • L'album dei Warrant Cherry Pie (1990) conteneva il già citato brano "Ode to Tipper Gore", un'insieme di dichiarazioni fatte durante i loro concerti contro Tipper Gore e la P.M.R.C. intera. Per questo motivo, venne inserito il bollettino "Parental Advisory" sulla copertina.
  • I Judas Priest inclusero il brano "Parental Guidance" nel disco Turbo (1986), in risposta alle diffamazioni della Gore nei loro confronti.
  • I NOFX hanno realizzato un EP intitolato The P.M.R.C. Can Suck on This!, che si scaglia, appunto, contro l'associazione.
  • I Megadeth hanno scritto il brano "Hook In Mouth" (dall'album So Far, So Good... So What!) paragonando l'associazione al sistema dittatoriale descritto nel romanzo 1984 di Orwell.
  • "Freedom of Speech", un brano di Ice-T, è carico di offese nei confronti di Tipper Gore.
  • "White America" di Eminem contiene degli insulti rivolti alla Gore, in quanto la donna disse una volta che i suoi testi erano indegni per la società civile americana [13].
  • Il pezzo Censorshit dei Ramones descrive l'etichetta ideata dall'associazione come una copertura dei veri problemi della società, quali l'inquinamento, i senzatetto e la disoccupazione.
  • "F.I.N.E." degli Aerosmith è un'altra canzone contro l'organizzazione.
  • Anche il brano "Shelter Me" dei Cinderella critica la P.M.R.C.
  • Frank Zappa in "Porn Rock" descrive (in senso ironico) la musica rock cattiva per i giovani, prendendo in giro la P.M.R.C.

[modifica] Altre tipi di proteste

[modifica] Note

[modifica] Collegamenti esterni


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