Blue Öyster Cult
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Blue Öyster Cult | ||
Da sinistra:Allen Lanier, Eric Bloom, Buck Dharma |
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Nazionalità | Stati Uniti | |
Genere | Hard Rock[1] Heavy Metal[2][3][4] Progressive rock Psychedelic rock Pop rock[5] |
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Periodo attività | 1967 - in attività | |
Album pubblicati | 21 | |
Studio | 13 | |
Live | 4 | |
Raccolte | 4 | |
Sito ufficiale | BÖC.com | |
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I Blue Öyster Cult sono un gruppo musicale rock statunitense nato alla fine degli anni '60 e tuttora in attività. Nella loro opera si trovano elementi di diversi sottogeneri del rock, inclusi hard rock, rock psichedelico e rock progressivo; sono anche considerati fra i precursori dell'heavy metal. Fra i loro brani più celebri si possono citare (Don't Fear) The Reaper (il loro massimo successo, dall'album Agents of Fortune del 1976), Astronomy, Godzilla e Burnin' For You.
La line-up originale della band era composta dal cantante e chitarrista Eric Bloom, dal chitarrista Buck Dharma, dal tastierista Allen Lanier e dai fratelli Joe e Albert Bouchard, rispettivamente bassista e batterista.
Indice |
[modifica] Storia della band
[modifica] L'inizio
La band si formò sotto il nome di Soft White Underbelly nel 1967, nei pressi di Long Island, nello Stato di New York, sotto insistenza del critico Sandy Pearlman, futuro manager del gruppo.
Pearlman oltre a far avere alla band un contratto discografico prima con la Elektra Records e poi con la Columbia Records, contribuiva spesso ai testi delle canzoni, diventando così una sorta di membro aggiunto della band.
La band era pronta per registrare il proprio album d'esordio, quando il cantante Les Braunstein abbandonò il gruppo, e fu sostituito da Eric Bloom.
La band cambiò diversi nomi tra il 1968 e il 1970, fino ad approdare al definitivo Blue Öyster Cult, citazione di un poema scritto da Sandy Pearlman, che significa letteralmente "il culto dell'ostrica blu", ma che nel poema di Pearlman rappresenta una massa di alieni pronta a colonizzare la Terra.
I B.Ö.C., dopo un lungo tirocinio nell'area di Long Island, realizzarono l'album di debutto, l'omonimo Blue Öyster Cult , nel gennaio del 1972. Il disco ottenne un discreto successo e la band partì in tour con gruppi come Byrds, Alice Cooper e Mahavishnu Orchestra.
Il secondo album, Tyranny and Mutation (1973), ottenne anch'esso un discreto successo, ma sarà il successivo Secret Treaties , uscito nel 1974, a farli apprezzare anche dalla critica. L'album, che vanta la collaborazione di Patti Smith, amante del tastierista Allen Lanier e coautrice della canzone Career Of Evil, divenne dopo poco disco d'oro, grazie anche al singolo Astronomy, una delle canzoni più belle della band.
[modifica] Il successo commerciale
Con tre album all'attivo e la critica e il pubblico dalla loro parte, i Blue Öyster Cult realizzarono il primo album live, On Your Feet or on Your Knees, che ottenne un buon successo.
L'album Agents of Fortune (1976), grazie anche al singolo (Don't Fear) The Reaper, riscosse un successo planetario e in poco tempo divenne disco d'oro.
I Blue Öyster Cult erano sulla cresta dell'onda e i loro concerti registravano il tutto esaurito; le loro performance dal vivo erano spettacolari e suggestive grazie ad alcuni laser che, illuminando il palco con diversi colori, creavano dei fantastici disegni psichedelici.
La gente, però, iniziava a conoscere la band più per i loro show che per la loro musica, e così i Blue Öyster Cult accantonarono dopo qualche tempo questo tipo di spettacolo, anche a causa degli eccessivi costi delle sfavillanti luci.
Trainato dal singolo Godzilla,il quinto album della band, Spectres (1977), fu un altro grandissimo successo per i Blue Öyster Cult.
Nel 1978 uscì il loro secondo album live Some Enchanted Evening, che dopo pochissimo divenne disco di platino, accrescendo ancora di più la fama e il successo della band.
Il successivo album registrato in studio, Mirrors (1979), fu prodotto da Tom Werman, noto per le sue collaborazioni con Ted Nugent e i Cheap Trick, il quale rimpiazzò lo storico manager del gruppo Sandy Pearlman.
L'album fu considerato inferiore ai precedenti da pubblico e critica, i quali ritenevano che la band si fosse indirizzata verso un pop prettamente commerciale. L'album infatti fu un mezzo fiasco, nonostante la presenza di The Vigil e The Great Sun Jester , canzoni molto apprezzate dai fan.
Nel frattempo Sandy Pearlman divenne il manager dei Black Sabbath e, a sua volta, l'ex manager di questi ultimi, Martin Birch, produsse il settimo album dei Blue Öyster Cult, Cultösaurus Erectus (1980), che fu acclamato più dalla critica europea che da quella statunitense.
Birch produsse anche il successivo album della band, Fire of Unknown Origin (1981), il quale conteneva la celeberrima Burnin' For You, che contribuì al successo dell'album.
Durante il tour che seguì l'uscita dell'album, il batterista Albert Bouchard abbandonò la band e fu sostituito da Rick Downey.
[modifica] Il declino
Nel 1982 uscì il terzo album live della band, il doppio LP Extraterrestrial Live; un'anno dopo uscì The Revölution by Night che, prodotto da Bruce Fairbairn, ottenne uno scarso successo, e il singolo Shooting Shark raggiunse solamente l'83esima posizione nelle charts.
Dopo il tour che seguì l'uscita dell'album, il batterista Rick Downey abbandonò la band, che dunque fu costretta a richiamare Albert Bouchard, il quale partecipò solamente a un breve tour per la California, dopo il quale, a causa delle continue vicissitudini con gli altri membri della band, se ne andò nuovamente.
Poco dopo anche il tastierista Allen Lanier decise di abbandonare la band, la quale all'improvviso si trovò priva di batterista e di tastierista. Le posizioni vacanti vennero occupate dopo poco da Jimmy Wilcox e Tommy Zvonchek, con i quali la band registrò l'album Club Ninja (1986), considerato dai fan e dagli stessi BÖC, l'ultimo grande album del gruppo.
Dopo la tappa tedesca del tour che seguì l'uscita dell'album, il bassista Joe Bouchard abbandonò la band e fu rimpiazzato dal meno talentuoso Jon Rogers, che rimase nella band sino al 1995. Il cantante Eric Bloom e il chitarrista Buck Dharma oramai erano gli unici superstiti della line-up originale, e questa nuova formazione durò soltanto per le restanti tappe del tour, dopo il quale la band decise di sciogliersi.
[modifica] Il ritorno
I BÖC si riformarono dopo poco poiché ricevettero un'offerta che non potevano rifiutare, ovvero esibirsi in Grecia. Come lo seppe, Allen Lanier non esitò a tornare nella band. Nel 1988 venne dunque pubblicato il concept album Imaginos, originariamente destinato ad essere un progetto solista di Pearlman e Bouchard, uscì sotto il nome Blue Oyster Cult per considerazioni di carattere pratico. L'album contiene il remake di due canzoni già presenti nell'album del 1974 Secret Treaties, ovvero Astronomy e Subhuman (qui rinominata Blue Öyster Cult).
Per ben dieci anni la band non realizzò più album e si limitava a esibirsi nei locali; in questo periodo Ron Riddle era il batterista e Jon Rogers il bassista. Quando Riddle lasciò la band si susseguirono diversi batteristi, Chuck Bürgi, John Miceli, John O'Reilly, Bobby Rondinelli e infine Jules Radino. Nel 1995 anche Rogers lasciò la band e fu rimpiazzato temporaneamente da Greg Smith e in seguito da Danny Miranda, divenuto famoso anni dopo per la sua assidua collaborazione con i Queen e Paul Rodgers, a sua volta sostituito nel 2004 da Richie Castellano.
I BÖC ritornarono in studio nel 1998, anno della pubblicazione del loro dodicesimo album, Heaven Forbid, e nel 2001, quando registrarono Curse of the Hidden Mirror.
Attualmente i Blue Öyster Cult si limitano ad esibirsi ai festival, nei club e spesso in tour che attirano miriadi di fan.
[modifica] Nome
Il nome Blue Öyster Cult è una citazione di un poema scritto da Sandy Pearlman e che letteralmente significa "il culto dell'ostrica blu", ma che nel poema di Pearlman rappresenta una massa di alieni pronta a colonizzare la Terra. Una voce parzialmente infondata dice che il nome sia anche l'anagramma di "Cully Stout Beer", letteralmente "compagna birra nera". L'aggiunta dell' umlaut nel nome fu suggerita dal tastierista Allen Lanier, e in seguito molte altre band del panorama heavy metal inserirono un' umlaut nel nome, di cui si ricordano i Motörhead, i Mötley Crüe, i Queensrÿche e gli Spin̈al Tap.
[modifica] Cover e apparizioni in altri media
- La canzone Astronomy è stata rifatta dai Metallica e compare nel loro album Garage Inc. (1998).
- La canzone Godzilla compare nella colonna sonora del videogame Guitar Hero.
- Uno dei personaggi del film The Stoned Age sostiene di aver "visto la luce" dopo essere stato casualmente illuminato da un riflettore durante un concerto della band (che compare nel film)
- La canzone (Don't Fear) The Reaper appare nella colonna sonora del film di John Carpenter Halloween, la notte delle streghe. Compare anche nel romanzo di Stephen King "L'ombra dello scorpione" e nella sua trasposizione televisiva, in apertura del primo episodio. Riarrangiata come sottofondo acustico, compare anche in Scream, dove Neve Campbell la ascolta prima di essere aggredita in casa. Appare nel videogioco della Take-Two, Ripper. Una sua cover è stata realizzata nel 1998 dal gruppo finlandese degli HIM. All'inizio di un episodio della terza stagione di Prison Break, ambientato in una prigione di Panama, si può sentire una cover di questo brani cantata in spagnolo.
- Nell' episodio 2 della stagione 13' de I Simpson, Homer vince un medaglione dei Blue Öyster Cult. L'episodio finisce col ritornello della canzone (Don't Fear) The Reaper.
- La canzone è presente anche nel videogioco Prey
- Il brano "Veteran of the Psychic Wars" compare nel film di animazione Heavy Metal .
- Il brano "Cities on flames with rock 'n' roll" compare nel videogioco Guitar Hero III: Legends of Rock
[modifica] More Cowbell
Nel 2000, i Blue Öyster Cult furono l'oggetto di uno sketch del Saturday Night Live, che è entrato nell'immaginario collettivo degli americani e ha reso l'espressione "more cowbell" (letteralmente "Più campanaccio") un'espressione comune. La scena, che si propone di essere un episodio fittizio di Behind the Music del canale VH1, è ambientata nel 1976, durante la registrazione di "(Don't Fear) The Reaper". Bisogna innanzitutto ricordasi che tutto il brano è scandito da cowbell (in italiano campana o campanaccio), una percussione chiamata in questo modo proprio per via della sua forma che ricorda appunto le campane legate al collo delle mucche. In realtà questo strumento venne suonato da Eric Boom, ma nella scenetta il compito viene assegnato ad un personaggio fittizio, chiamato Gene Frenkle, interpretato da Will Ferrell. Nello skecth, Christopher Walken interpreta il produttore Bruce Dickinson (da non confondersi con l'omonimo del cantante degli Iron Maiden), mentre altri attori interpretano i musicisti. La band inizia a suonare la canzone, ma è costretta ad interrompersi in quanto Frenkle suona il cowbell a volume troppo alto rispetto al resto della band, ma Dickinson entra nello studio sostenendo di volere "more cowbell", con stupore della band, che invece sostiene che quel suono sia troppo fastidioso. Frenkle, in seguito all'incoraggiamento di Dickinson, suona ad un volume ancora maggiore, causando un'altra interruzione della registrazione. Frenkle sembra deciso a voler seguire i consigli del resto del gruppo e mettersi in disparte, ma Dickinson torna in scena, sostenendo di volere more cowbell e di continuare a suonare in quel modo. A questo punto tutta la band si oppone a Frenkle, che invece tenta di provocarli arrivando a suonare il cowbell a pochi centimetri dall'orecchio di Eric Bloom (Chris Parnel), al punto di non rendersi conto di essere completamente fuori tempo. Vi è un'altra discussione tra i musicisti, ma Dickinson rimane convinto della sua scelta. A questo punto Frenkle tiene un discorso semi-serio al resto della band, con cui riesce a convincerli a registrare la sua parte nel brano; a questo punto, mentre il gruppo ricomincia a suonare, lo sketch termina un fermo immagine di un Gene Frenkle,con la scritta "In Memoriam: 1950-2000", per sottolineare che il video in questione doveva essere un tributo a lui dedicato. Il Bruce Dickinson interpretato da Walken, in realtà, non fu un produttore, ma un manager della Columbia Records, che non ebbe mai a che fare con il gruppo durante le registrazioni dei brani. Si pensa che invece il personaggio di Walken fosse in realtà una caricatura di Sandy Pearlman, il vero manager del gruppo, per via dei suoi modi di parlare, vestire e camminare.
Come è accaduto con altre battute tratte dal SNL, la frase More cowbell divenne un vero e proprio tormentone ed entrò nell'uso comune. In seguito a questo, gli stessi Blue Öyster Cult, durante l'esecuzione live del brano, utilizzarono un roadie che suonasse il cowbell sul palco.
[modifica] Formazioni
[modifica] Formazione attuale
- Eric Bloom: voce, chitarra, occasionalmente tastiere
- Buck Dharma: chitarra, occasionalmente voce
- Allen Lanier: tastiere, occasionalmente chitarra
- Richie Castellano: basso, occasionalmente voce
- Jules Radino: batteria, percussioni
[modifica] Formazione originale
- Eric Bloom: voce, chitarra, occasionalmente tastiere
- Buck Dharma: chitarra, occasionalmente voce
- Allen Lanier: tastiere, occasionalmente chitarra
- Joe Bouchard: basso, occasionalmente voce
- Albert Bouchard: batteria, percussioni, occasionalmente voce
[modifica] Ex membri della band
Cantanti
Bassisti
- Andrew Winters (1967–1970)
- Joe Bouchard (1970–1986)
- Jon Rogers (1987–1995)
- Greg Smith (1995)
- Danny Miranda (1995–2004)
Batteristi
- Albert Bouchard (1967–1981, 1985)
- Rick Downey (1981–1984)
- Thommy Price (1985)
- Jimmy Wilcox (1985–1987)
- Ron Riddle (1987–1991)
- Chuck Burgi (1991–1992, 1992–1995, 1996–1997)
- John Miceli (1992, 1995)
- John O'Reilly (1995–1996)
- Bobby Rondinelli (1997–2004)
Tastieristi
Chitarristi
[modifica] Discografia
[modifica] Album registrati in studio
- 1972 - Blue Öyster Cult
- 1973 - Tyranny and Mutation
- 1974 - Secret Treaties
- 1976 - Agents of Fortune
- 1977 - Spectres
- 1979 - Mirrors
- 1980 - Cultösaurus Erectus
- 1981 - Fire of Unknown Origin
- 1983 - The Revölution by Night
- 1986 - Club Ninja
- 1988 - Imaginos
- 1998 - Heaven Forbid
- 2001 - Curse of the Hidden Mirror
[modifica] Album live
- 1975 - On Your Feet or on Your Knees
- 1978 - Some Enchanted Evening
- 1982 - Extraterrestrial Live
- 2002 - A Long Day's Night
[modifica] Raccolte
- 1990 - Career of Evil: The Metal Years
- 1995 - Workshop of the Telescopes (2-disc set)
- 2000 - Don't Fear the Reaper: The Best of Blue Öyster Cult
- 2003 - The Essential Blue Öyster Cult
[modifica] Note
[modifica] Altri progetti
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