Cairo Montenotte
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Cairo Montenotte | |||||||||
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Stato: | Italia | ||||||||
Regione: | Liguria | ||||||||
Provincia: | Savona | ||||||||
Coordinate: | |||||||||
Altitudine: | 338 m s.l.m. | ||||||||
Superficie: | 99,50 km² | ||||||||
Abitanti: |
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Densità: | 136 ab./km² | ||||||||
Frazioni: | Bragno, Carnovale, Carretto, Ferrania, Montenotte Inferiore, Montenotte Superiore, Monti, Rocchetta di Cairo, San Giuseppe di Cairo, Ville | ||||||||
Comuni contigui: | Albisola Superiore, Altare, Carcare, Cengio, Cosseria, Dego, Giusvalla, Gottasecca (CN), Pontinvrea, Saliceto (CN), Savona | ||||||||
CAP: | 17014 | ||||||||
Pref. tel: | 019 | ||||||||
Codice ISTAT: | 009015 | ||||||||
Codice catasto: | B369 | ||||||||
Nome abitanti: | cairesi | ||||||||
Santo patrono: | San Lorenzo | ||||||||
Giorno festivo: | 10 agosto | ||||||||
Sito istituzionale | |||||||||
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Cairo Montenotte (Càiri in ligure - Còiri in piemontese) è un comune di 13.503 abitanti della provincia di Savona, il più popolato della Regione Liguria fra quelli senza sbocco al mare.
Indice |
[modifica] Geografia
Il comune si trova in Val Bormida nell'immediato entroterra di Savona principalmente lungo la riva sinistra della Bormida di Spigno e fa parte, insieme ad altri diciotto comuni del suo circondario, della Comunità Montana Alta Val Bormida. Dista dal capoluogo Savona circa 24 km.
L'abitato di Cairo Montenotte è il più importante e più grande di tutta la porzione di valle Bormida ligure. Il territorio dell'agglomerato urbano ha un'altezza media di circa 350 m. s.l.m. e le cime più elevate superano di poco gli 800 metri di altitudine. Il Bric del Tesoro con i suoi 853 metri è la cima più elevata.
- Classificazione sismica: zona 4 (sismicità irrilevante), Ordinanza PCM n. 3274 del 20/03/2003.
- Classificazione climatica: E (i Gradi giorno della città sono 2128, e il limite massimo consentito per l'accensione dei riscaldamenti è di 14 ore giornaliere, dal 15 ottobre al 15 aprile).[1]
[modifica] Storia
Il nome di Cairo deriva dal latino medioevale carium, a sua volta derivato dalla radice ligure car, con il significato di "pietra".
Ritrovamenti archeologici di vari manufatti confermerebbero che il territorio fu abitato dall'uomo primitivo già in epoca neolitica (cuspidi di frecce, lance, pugnali ed asce presso l'istituto Calasanzio di Genova Cornigliano, mentre un'ascia di pietra levigata, trovata nella località "Carretto", è attualmente in custodia del Museo di Archeologia Ligure di Genova Pegli). Nel vicino comune di Roccavignale è stata rinvenuta una sepoltura con tre dolmen, mentre bracciali e altri piccoli manufatti in bronzo di epoca successiva provengono da varie località della zona e sono attualmente conservati presso il "Museo delle antichità archeologiche" di Torino.
Dopo la conquista da parte dei Romani del territorio ligure, la val Bormida fu attraversata dalla via Emilia Scauri, opera del censore Marco Emilio Scauro del 109 a.C., che metteva in diretto collegamento Tortona e Vado Ligure. La rete viaria fu in seguito ampliata con la costruzione della via Julia Augusta, voluta da Augusto nel 13 a.C. per assicurare il collegamento con le province galliche.
A Cairo, dove oggi sorge il Santuario della Madonna delle Grazie, sono stati ritrovati in loco diversi manufatti romani e i resti di un'antica villa rustica (fattoria) d'epoca imperiale.
Il toponimo Cariium è attestato per la prima volta nel 911 ed è ancora citato in documenti ed atti ufficiali tra il 998 ed il 1014. L'8 maggio 1080 gli abitanti di Cairo firmarono un patto di amicizia con i savonesi, rinnovato in seguito nel 1120, 1188, e nel 1194. Una bolla di papa Innocenzo II, datata 20 febbraio 1141, cita il castello di Cairo, posto sotto la protezione della Santa Sede così come l'abbazia benedettina di Sant'Eugenio dell'isola di Bergeggi.
Una tradizione riferisce del passaggio nel 1213 del pellegrino san Francesco d'Assisi in viaggio verso la Spagna, non comprovata tuttavia da alcun documento. Il 5 luglio 1214 Ottone I Del Carretto, signore di Savona, vendette al Comune di Genova il castello di Cairo con le terre annesse e il successivo 16 luglio lo stesso Ottone venne nominato dai consoli di Genova signore feudale di Cairo, Carretto, Vigneroli, e metà di Carcare. Il 5 novembre 1235 la famiglia acquistò inoltre dai Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni (poi Cavalieri di Malta) il castello di Rocchetta Cairo.
Le terre appartenute ai Del Carretto, passarono nel 1322 a Manfredo IV, marchese di Saluzzo e furono quindi da questi cedute l'8 febbraio 1337 ai fratelli Scarampi, ricchi banchieri e commercianti di Asti, che furono feudatari dapprima dal Comune di Genova e in seguito (9 luglio 1419) del marchesato del Monferrato.
Nel XVI secolo il territorio cairese venne coinvolto nelle guerre fra le truppe imperiali e quelle francesi fino alla pace nel 1599. Nel 1625 e nel 1637 il borgo venne attaccato e saccheggiato dalle milizie del ducato di Savoia, in guerra contro Genova, scatenando una grave carestia.
Il 5 ottobre 1735 la maggior parte del territorio di Cairo passò sotto il dominio del Regno di Sardegna, il 30 agosto 1736 con il trattato di Vienna venne ceduto tutto il comune.
Nel 1796 si combatté a Cairo, nei pressi di Montenotte Superiore, la prima battaglia vittoriosa della Campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte, la Battaglia di Montenotte. Sotto il dominio napoleonico Cairo fece parte del dipartimento di Montenotte (comprendente Savona, Asti ed Acqui Terme). Il 19 marzo 1814 vi transitò papa Pio VII e nello stesso anno i territori ritornarono sotto il dominio dei Savoia.
Il re Vittorio Emanuele II, con decreto reale datato 8 aprile 1863, autorizzò il comune di Cairo ad assumere la denominazione di Cairo Montenotte, a ricordo della battaglia dell'11 e 12 aprile 1796. Il 7 gennaio 1956, con decreto del Presidente della Repubblica Giovanni Gronchi ottenne il titolo di "città".
Il dopoguerra è stato per la città un periodo di grande sviluppo economico ed urbanistico, tanto da renderla uno dei più importanti poli industriali della provincia e della regione.
[modifica] Evoluzione demografica
Abitanti censiti
[modifica] Luoghi di interesse
[modifica] Castelli
- Castello di Cairo. Costruito nel XI - XII secolo (non esistono fonti certe) viene posto sotto il controllo di Ottone I Del Carretto, venduto poi a Genova, e infine abitato dagli Scarampi dal XIV al XVII secolo. Nel XVII secolo viene distrutto durante le guerre dei Savoia, mentre nel 1627 l'esercito sabaudo attacca e bombarda nuovamente la città di Cairo, il cui castello viene ridotto ad un rudere.
- Castello di Rocchetta di Cairo. Prima citazione del 5 novembre 1235 venne ceduto dai Cavalieri Ospitalieri di San Giovanni a favore di Ottone I. Fra le sue rovine fu trovato un sigillo papale di Paolo IV nella quale invitava a scacciare il nemico spagnolo.
- Castello Del Carretto. Risalente alla seconda metà del XIII secolo. Dal castello è possibile vedere gli altri manieri locali (Rocchetta, Cairo e Dego).
[modifica] Architetture religiose
- Chiesa parrocchiale di San Lorenzo. La sua prima citazione è del 4 maggio 1190. Fu ampliata dopo la peste del 1630 per adempiere ad un voto fatto dai parrocchiani, terminando nel 1642 i lavori. Al suo interno troviamo affreschi di Gerolamo Brusco, statue di Antonio Brilla ed un crocefisso di Anton Maria Maragliano. La chiesa è stata dichiarata monumento nazionale. La co-patrona è la B.V.Addolorata.
- Abbazia di Ferrania (nome medievale Ferranica) è uno dei più antichi insediamenti della zona. La struttura, sita nel borgo di San Pietro, ha conservato l'impianto originale, trasformando in abitazioni quelli che erano gli immobili del convento.
- Convento di San Francesco, realizzato nel XIII secolo su volontà di Ottone I Del Carretto, è il monumento più prestigioso di Cairo Montenotte. Nel XVI secolo il pittore Caccia di Montabone detto Moncalvo raffigura con affreschi la vita di San Francesco nel chiostro a quindici colonne in pietra. Altri rifacimenti si ebbero nel XVII secolo. Durante le campagne napoleoniche del 1796 e 1799 subì gravi danni, dovuto al saccheggio e all'immediato incendio francese. Nel 1805 finì ogni attività religiosa.
- Parrocchia di San Giacomo in Rocchetta, costruita al termine della prima guerra mondiale.
- Parrocchia di Bragno, fondata nel 1934, dedicata al Cristo Re, al Cuore Immacolato di Maria e a Santa Barbara.
- Parrocchia di San Giuseppe, cappelletta ricostruita nel 1957 dopo che la precedente cappella fu demolita per far posto alla stazione ferroviaria.
- Santuario di Nostra Signora delle Grazie, sorto sui ruderi o nelle immediate vicinanze di un tempio pagano. Le prime notizie della ricostruzione della cappella risalgono al 1666. Nel 1858 è denominata Nostra Signora Madonna delle Grazie e di San Donato. Nel dicembre del 1953 viene elevata al rango di Santuario.
- Oratorio di San Sebastiano e i suoi Disciplinanti, presso Porta Piemonte, della cui struttura originale rimangono il muro laterale sinistro e quello dell'abside. Vi officiavano i Minori Osservanti del Convento di San Francesco ed era la sede della Compagnia dei Disciplinanti o Battuti, detta anche Confraternita di San Sebastiano, obbedienti alla regola di San Carlo e custodi di varie reliquie tra cui quella di San Teodoro.
- Chiesa di San Martino del Carretto.
- Cappella di San Rocco fuori le mura, costruita per un voto dei cittadini dopo la peste del 1599. Altare dedicato a San Rocco e a San Gaetano.
- Cappella della Maddalena, citata in una relazione pastorale del 1577, ricostruita nel 1633.
- Cappella della Madonna del Bosco, edificata nel 1623.
- Cappella di San Rocco a Carnovale, costruita nel 1648 sui resti di un edificio sacro.
- Cappella di San Matteo alle Ville.
- Cappella della Natività di Maria Vergine, costruita nel 1913 nella frazione Monti.
- Cappella di Sant'Anna, in località Sant'Anna.
- Cappella di San Lazzaro, in località Colombera.
- Cappella di San Michele, in località Ferrere, edificata nel 1694.
- Cappella di Sant'Agata, in località Chiappella.
- Cappella di Santa Margherita alle Fornaci, abbandonata da tempo, sul pendio sopra la cava della località Fornaci.
- Chiesa di Santa Maria del Roccaro, denominata Nostra Signora della Visitazione in una visita pastorale del 1644, trasformata in abitazioni civili.
[modifica] Palazzi e Ville
- Palazzo Scarampi del XVII secolo.
- Villa De Mari del XVIII secolo.
[modifica] Ponti
- Ponte romano detto degli Alemanni.
[modifica] Natura
- Boschi di Montenotte.
- Riserva Naturalistica della Rocca dell'Adelasia con la Grotta degli Olmi.
- Oasi faunistica della Piana di Rocchetta.
[modifica] Cultura
[modifica] Manifestazioni
- Cairo Medioevale rievocazione storica in costume dal 5 al 10 agosto. Al termine spettacolo pirotecnico presso il fiume Bormida.
[modifica] Feste, fiere e sagre
- Festa patronale di San Lorenzo, Fiera di Sant'Andrea e Sagra della tira nel capoluogo.
- Esibizioni delle Corali e Processione delle Confraternite nella Festa patronale di San Pietro a Ferrania.
- Festa patronale di San Giuseppe nella omonima frazione.
- Festa patronale di San Giacomo a Rocchetta.
[modifica] Personalità legate a Cairo Montenotte
- Eso Peluzzi, (1894 - 1981) pittore
- Giuseppe Cesare Abba, (Cairo Montenotte, 6 ottobre 1838 - Brescia, 6 novembre 1910) scrittore, autore del celebre Notarelle di uno dei Mille edite dopo vent'anni, libro che narra le vicende della spedizione garibaldina che portò all'unità d'Italia.
- Wilma Goich, (Cairo Montenotte, 16 ottobre 1945), cantante italiana.
- Paolo Ponzo, (Cairo Montenotte, 11 marzo 1972), calciatore.
- Natasha Kiss, (Cairo Montenotte, 21 marzo 1973), attrice porno.
- Maria Ivana Trevisani Bach biologa e scrittrice.
[modifica] Sport
La squadra di calcio di Cairo Montenotte è l'Unione Sportiva Cairese, che attualmente milita nel campionato di Promozione, ma con trascorsi in serie C dal 1946 al 1948 e la stagione 1985-86 disputata in Serie C2.
[modifica] Istruzione
Cairo Montenotte è sede dei seguenti istituti scolastici statali, inerenti al ciclo scolastico della scuola secondaria di secondo grado:
- Istituto Professionale Statale dell'Industria e dell'Artigianato.
- Istituto Tecnico Industriale Statale "In memoria dei morti per la patria".
- Istituto Tecnico Commerciale per Geometri Statale "F. Patetta".
[modifica] Economia
L'economia è soprattutto legata all'industria e all'artigianato, ma nella zona è presente anche una forte attività zootecnica che ha ottenuto importanti riconoscimenti a livello nazionale, come ad esempio la produzione di bovini da carne. Nel comune di Cairo è inoltre situata un'importante scuola per l'aggiornamento e la formazione degli agenti del corpo di polizia penitenziaria. Le principali industrie lavorano nel comparto chimico, energetico e dei trasporti.
[modifica] Trasporti e vie di comunicazioni
[modifica] Strade ed autostrade
Cairo Montenotte è situata lungo la Strada Provinciale 29 del Colle di Cadibona. Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto il casello autostradale di Altare sull'Autostrada A6 è l'uscita consigliata per raggiungere la destinazione.
Il comune di Cairo è collegato ai comuni limitrofi e a Savona anche per mezzo di un buon servizio di autobus extraurbani.
[modifica] Linee ferroviarie
Cairo Montenotte è dotata di una stazione ferroviaria, a pochi passi dal centro storico, sulla linea ferroviaria Alessandria - Savona. Il comune di Cairo è anche collegato all'asse ferroviario Torino-Savona con la stazione di San Giuseppe di Cairo, situata a pochi Km dal centro storico. La stazione fu uno dei più importanti scali merci d'Italia nel periodo di massimo sviluppo industriale della zona, e rappresenta il punto di congiunzione tra le linee ferroviarie Savona - Alessandria e Savona - Torino.
Altre stazioni ferroviarie, all'interno dei confini del comune, si trovano a Rocchetta Cairo, a Bragno ed a Ferrania (la prima sulla linea Savona - Alessandria, le seconde comuni alle due linee Torino - Savona e Savona - Alessandria).
[modifica] Frazioni
[modifica] Bragno
Il centro abitato (800 abitanti circa) sorge lungo la strada provinciale che collega il capoluogo a Ferrania. Il paese si è sviluppato attorno alle fabbriche che qui iniziarono ad insediarsi a partire dal primo decennio del '900, trasformando quella che era una piana agricola in una delle più vaste aree industriali della Regione Liguria.
A Bragno fu inaugurato, nel 1912, il terminal della funivia che collega tuttora il porto di Savona (Miramare) con il retroporto di Bragno - San Giuseppe di Cairo. Tale impianto è utilizzato per il trasporto di rinfuse quali carbone e loppa. Con le Funivie vennero realizzati i primi scali merci e poco dopo furono realizzate le prime grandi fabbriche fra cui l’attuale Italiana Coke e la Montecatini-Edison (divenuta col tempo Montedison, Agrimont, Fertimont e chiusa negli anni '90). In epoca più recente abbiamo avuto l’insediamento di un impianto Elettrosiderurgico (chiuso), di uno stabilimento della Magrini-Galileo, uno della Cementilce ed altre piccole fabbriche all'interno delle vecchie aree industriali dismesse.
[modifica] Carnovale
Si trova a circa 2 km dal capoluogo, a 351 m s.l.m.
[modifica] Carretto
Si trova a circa 5 km dal capoluogo, a 621 m s.l.m.
[modifica] Ferrania
Si trova ad una altitudine di 365 m s.l.m. alla confluenza del Rio Ferranietta nel fiume Bormida. Conta circa 1.000 abitanti. Vi si trova la stazione ferroviaria delle linee Torino/Alessandria - Savona. Esisteva già in epoca medievale con il nome di Ferranica, un'antica abbazia, ora chiesa parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo.
A partire dall'inizio del XX secolo è divenuta importante centro industriale: nel 1915 vennero attrezzati degli stabilimenti della "SIPE" ("Società Italiana Prodotti Esplodenti") di Milano: la produzione di polvere da sparo fu destinata principalmente alla Russia. Con la rivoluzione d'Ottobre, nel 1917 cessarono questi ordinativi e la produzione si ridusse a quella occorrente per le armi leggere dell'Esercito Italiano. Contemporaneamente iniziò la costruzione di uno stabilimento per la produzione della dinamite, mai ultimato in seguito al sopraggiungere della fine della prima guerra mondiale, ma le cui strutture costituiscono una testimonianza di archeologia industriale. Gli impianti esistenti furono rinconvertiti per la produzione di pellicola fotografica: in sinergia con Pathé Frères per la tecnologia, venne costituita la "FILM", che nel 1932 divenne "Ferrania fabbriche riunite prodotti fotografici FILM e Cappelli" e passò all'IRI e due anni dopo all'IFI. Nel 1947 venne prodotta, unica a colori in Europa, la pellicola Ferraniacolor con sensibilità 12 ASA. Negli anni seguenti vennero sviluppate pellicole a colori anche per il cinema, per diapositive, carte b/n. Parallelamente si svilupparono altre attività industriali: uno stabilimento delle Distillerie Italiane per la produzione di nitrocellulosa, necessaria per la produzione della pellicola, e, autonomamente, la Fabbrica Nazionale Estratti Tannici per l'estrazione del tannino dai castagni dei boschi di tutta la valle.
Nel 1964 gli stabilimenti furono rilevati dal gruppo americano 3M (nacque così la Ferrania 3M) e vennero fatti ingenti investimenti. Si diede maggior impulso alla ricerca e la gamma di prodotti migliorò e si ampliò. Il numero degli addetti arrivò fino a circa 5.000 unità. I rullini fotografici furono commercializzati dalla 3M con il marchio "Scotch". Nei decenni successivi l'arrivo delle nuove tecnologie digitali incominciò a rendere obsoleta la produzione di materiali sensibili, il gruppo 3M dismise lo stabilimento. L'azienda venne convogliata nella Imation per riassumere, successivamente, la denominazione storica "Ferrania" (Ferrania Imaging Technologies). Nel 2003 l'azienda, sull'orlo del fallimento, ha chiesto l'accesso alla procedura detta "Prodi-bis". Nel 2005, terminato il periodo commissariale, è stata acquisita mediante asta pubblica dalla FITRA (Trametal-Finemme) A.D. Giovanni Gambardella, gruppi Messina, Malacalza e Gavio (l'azienda prende il nome di Ferrania Technologies). Nel 2007 ha ottenuto un anno di proroga per il ricorso alla Cassa Integrazione per i dipendenti in esubero. Nei piani di sviluppo industriale sono compresi: centrale a biomasse, tecnologie del silicio per produzione energia elettrica, schermi per computer. L'azienda mantiene la produzione di negativo colore amatoriale in semilavorati. Praticamente dismessa la produzione di radiografico e di arti grafiche. I dipendenti sono, attualmente, circa 300.
Attualmente, l'azienda produce le pellicole "Solaris". Ha prodotto anche pellicole per conto del gruppo Auchan.
[modifica] Montenotte Inferiore
Si trova a 18 km dal capoluogo, a 565 m s.l.m., alla confluenza del rio Montenotte con il rio della Volta, che riunendosi danno origine al torrente Erro. L'abitato è contiguo a quello della frazione Ferriera del comune di Pontinvrea. Vi si trovano la chiesa parrocchiale e il palazzo dei marchesi Scarampo.
[modifica] Montenotte Superiore
Si trova a 15 km dal capoluogo, a 659 m s.l.m., alla confluenza del rio Montenotte con il rio Bosco della Chiesa che scende da sinistra, entrambi appartenenti al bacino idrografico del torrente Erro. Questa zona ha avuto uno sviluppo turistico residenziale di seconde case negli anni sessanta - settanta; negli anni novanta per il progressivo allontanamento delle giovani coppie dai centri urbani, causati dagli elevati costi immobiliari, si è avuto un aumento, peraltro contenuto, dei residenti.
Storicamente importante per la battaglia tra i Francesi, guidati da Napoleone Bonaparte, e gli Austro - Piemontesi del 12 aprile 1796. Tale battaglia è ricordata da un Memoriale (incisione su roccia sormontata da croce) apposto nel 1996, in occasione del bicentenario, sul luogo nel quale era eretta la Cappella di Santa Croce distrutta nella battaglia. Con questo memoriale si è voluto ricordare non solo la battaglia, ma soprattutto i morti e le distruzioni causate dai fatti di guerra del 1796 e dalla successiva carestia degli anni 1799-1800.
[modifica] Monti
Si trova a circa 8 km dal capoluogo, a 726 m s.l.m., sul pendio del Bric Preizi dalla cui sommità (798 m s.l.m.) è possibile vedere il golfo di La Spezia.
[modifica] Rocchetta
Si trova a circa 3 km dal capoluogo, a 340 m s.l.m.
[modifica] San Giuseppe
Questa piccola frazione ai confini dei comuni di Carcare e Cosseria, è sede del più importante nodo ferroviario della Val Bormida. Dalla stazione ferroviaria si dipartono due linee verso Savona (la direttissima Ferrania e l'altra per Altare più lunga ma con sede progettata per accogliere un secondo binario), una terza per Acqui Terme ed Alessandria, la quarta diretta a Torino. Dal 1990 sono sorti parecchi edifici commerciali ed artigianali ai lati della Strada Statale 29.
Una funivia, all'epoca la più importante di Europa, trasportava il carbone dal porto di Savona, permettendo l'impianto di una cokeria.
Altre attività chimiche erano state gestite prima dall'Agrimont e poi da Enichem Agricoltura La crisi del settore e poi problemi ecologici, portarono al ridimensionamento o alla dismissione di queste attività.
[modifica] Ville
Si trova a circa 2 km dal centro, a 345 m s.l.m, ed è attraversata dal rio Carretto. La zona ha avuto un buono sviluppo residenziale nei primi anni del 2000 sia nella parte storica della frazione che nelle vicine localita' Crosa e Rebuffelli. Molto famoso è il convento dei frati Francescani situato sulla destra della strada che porta alla frazione. Durante l'ultima settimana di agosto annualmente si tiene la Festa di San Matteo, organizzata dalla Pro Loco.
[modifica] Amministrazione
Sindaco: Fulvio Briano (Lista Civica) dal 28/05/2007
Centralino del comune: 019 507071
Email del comune: protocollo@comunecairo.it
[modifica] Stemma comunale
Descrizione araldica dello stemma:
« D'azzurro, alla fascia a scacchi in oro e neri, sormontata da tre torri d'oro, fondate sulla stessa, chiuse e finestrate di nero, merlate alla guelfa. Sotto alla fascia, una quarta torre, uguale alle precedenti. Ornamenti esteriori da città » | |
Lo stemma ufficiale è stato approvato con l'apposito Decreto del Presidente della Repubblica Giuseppe Saragat datato al 1 settembre del 1971.
[modifica] Voci correlate
- Comunità Montana Alta Val Bormida
- Battaglia di Montenotte
- Ferrovia Tortona/Novi Ligure-Genova (alta velocità)
- Grotta degli Olmi
[modifica] Altri progetti
- Wikimedia Commons contiene file multimediali su Cairo Montenotte
[modifica] Collegamenti esterni
- Comunità montana Alta Val Bormida
- Riserva naturalistica dell'Adelasia.
- Statuta, capitula sive ordinamenta communis Carij
- Portale Liguria: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di Liguria