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Balestrino - Wikipedia

Balestrino

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Balestrino
[[Immagine:{{{panorama}}}|300px|Panorama di Balestrino]]
Balestrino - Stemma
Nome ufficiale: {{{nomeUfficiale}}}
Stato: bandiera Italia
Regione: Liguria
Provincia: stemma Savona
Coordinate: 44°8′0″N 8°10′0″E / 44.13333, 8.16667
Altitudine:  m s.l.m.
Superficie: 11,27 km²
Abitanti:
592 31-08-2007 (fonte Istat)
Densità: 53 ab./km²
Frazioni: Bergalla, Borgo, Cuneo, Poggio 
Comuni contigui: Castelvecchio di Rocca Barbena, Ceriale, Cisano sul Neva, Toirano, Zuccarello
CAP: 17020
Pref. tel: 0182
Codice ISTAT: 009008
Codice catasto: A593 
Nome abitanti: balestrinesi 
Santo patrono: Sant'Andrea 
Giorno festivo: 30 novembre 
Comune
Posizione del comune nell'Italia
Sito istituzionale
Portale:Portali Visita il Portale Italia

Balestrino (Balestrìn in ligure) è un comune di 592 abitanti della provincia di Savona.

Indice

[modifica] Geografia

Il comune è situato nell'entroterra di Loano, a sette chilometri dalla costa della riviera ligure di ponente. Il territorio comunale è diviso in cinque frazioni Borgo, Poggio Sottano e Poggio Soprano, Cuneo, Bergalla e Sambuco collegate tra loro per mezzo di strade, stradine e sentieri boschivi. Dista dal capoluogo circa 43 km.

Il comune fa parte della Comunità Montana Pollupice.

[modifica] Storia

I primi insediamenti umani, risalenti già al paleolitico, si stanziarono presso la valle del torrente Barescione (presso il rio Ponte), provenienti dalla vicina Val Varatella. L'esercito romano dovette più volte scontrarsi con le popolazioni locali per il dominio sul territorio, costruendo sulle rocche circostanti torrioni e fortificazioni. Una di queste fu il torrione roccioso attorno al quale nacque il Burgus Plebis di Balestrino. Adiacente al borgo sono state rinvenute numerose monete romane, trovate sull'antica mulattiera.

Nell'Alto Medioevo le popolazioni si spostarono gradatamente verso le valli circostanti, formando nuovi borghi e villaggi e costituendo il primo vero nucleo abitativo di Bergalla, sede delle prime signorie del luogo. Si perfezionò lo sfruttamento dei terreni, spostando le coltivazioni di ulivi, legumi e cereali lungo le pendici montane grazie alla tecnica delle terrazze, tipiche di molti paesi della Liguria. Divenuto possesso, nel IX secolo, dell'abbazia benedettina di San Pietro dei Monti, passò sotto il controllo di Bonifacio del Vasto nel 1091.

I Bava divennero, in epoca feudale, i primi signori del feudo di Balestrino e dell'intera vallata costruendo alle pendici della rocca Curaira il primo castello. Il feudo passò poi in possesso dei marchesi Del Carretto, nel XII secolo, che vi innalzarono il castello intorno alla metà del XVI secolo tutt'oggi esistente. Il maniero venne dato alle fiamme nello stesso secolo dagli abitanti del borgo, a causa delle incomprensioni scatenatesi tra i signori Del Carretto con i balestrinesi. Nonostante l'assassinio del marchese Pirro II, il feudo di Balestrino ritornò dominio della famiglia marchesale che, per prevenire nuove rivolte paesane, istituì nuove leggi erigendo un tribunale apposito con strumenti di tortura.

Nonostante i dissapori tra i marchesi e il suo feudo, Balestrino conobbe un'epoca di espansione economica, supportata dalla costruzione di mulini, frantoi, fornaci e saponifici. Il borgo divenne così capitale economica dell'intera valle, rimanendo quasi indipendente dalla Repubblica di Genova, nuova possedente delle terre circostanti.

Durante l'occupazione francese di Napoleone Bonaparte, nel XVIII secolo, fu teatro di drammatici eventi tra la popolazione e l'esercito d'oltralpe. La popolazione difese a lungo con aspre battaglie e rappresaglie il suo territorio dalla conquista francese, ma ovviamente con scarsi risultati e con il perimento di molti abitanti.

Divenuta ormai parte integrante del nuovo Regno di Sardegna venne annessa al Piemonte, fino al passaggio definitivo alla Liguria nel Regno d'Italia nel 1860.

[modifica] Evoluzione demografica

Abitanti censiti


[modifica] Luoghi di interesse

[modifica] Castelli

  • Castello dei Del Carretto. Imponente edificio medievale, sovrasta il borgo sottostante. Il complesso venne completamente riedificato nel XVII secolo e restaurato nei secoli successivi con nuovi arredi interni del Seicento e Settecento.

[modifica] Architetture religiose

  • Chiesa parrocchiale di Sant'Andrea. Costruita in stile moderno, in sostituzione della precedente parrocchiale non più aperta al pubblico, presenta due altari in marmo pregiato policromi, oltre che agli antichi stemmi famigliari dei Del Carretto.
  • Chiesa di San Giorgio. Costruita adiacente il cimitero conserva affreschi del XV secolo.

[modifica] Cultura

[modifica] Manifestazioni

[modifica] Feste, fiere e sagre

[modifica] Economia

Prevalentemente agricola, nel territorio comunale prevalgono le coltivazioni dell'ulivo e della frutta. Produzione e vendita di pesche, albicocche e patate.

[modifica] Trasporti e vie di comunicazioni

Mappa del comune
Mappa del comune

[modifica] Strade ed autostrade

Balestrino è situata lungo la Strada Provinciale 34 la quale collega il comune con Toirano. Il comune non è raggiungibile direttamente tramite autostrada, pertanto il casello autostradale di Borghetto Santo Spirito sull'Autostrada A10 è l'uscita consigliata per raggiungere la destinazione.

[modifica] Linee ferroviarie

La stazione ferroviaria più vicina è quella di Borghetto Santo Spirito sulla linea ferroviaria VentimigliaGenova nel tratto locale compreso tra Ventimiglia e Savona.

[modifica] Amministrazione

Sindaco: Italo Panizza (Lista Civica) dal 30/05/2006
Centralino del comune: 0182 988004
Email del comune: comune@balestrino.it

[modifica] Stemma comunale

Descrizione araldica dello stemma:

« Spaccato: il primo d'argento al leone di nero, tenente una balestra azzurra; nel secondo di rosso, al castello con due torri merlate alla guelfa, aperto, finestrato e murato di nero, con le torri riunite dalla cortina di muro priva di merli »

Lo stemma ufficiale è stato approvato con l'apposito Decreto del Presidente della Repubblica Francesco Cossiga datato al 4 aprile del 1991.

[modifica] Voci correlate

[modifica] Collegamenti esterni


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