Villa Arconati
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Villa Arconati, detta anche il Castellazzo, è una delle ville storiche del Parco delle Groane, situata a Bollate, nella frazione Castellazzo di Bollate. Si tratta di un esempio di barocchetto lombardo settecentesco ed è monumento nazionale.
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[modifica] Collocazione
La villa si trova all'interno del Parco delle Groane, su un vertice di un ampio giardino quadrangolare, a fianco delle corti e della chiesetta del borgo agricolo di Castellazzo. Il complesso è circondato da boschi, brughiere e terreni coltivati. Presso la Strada Statale 233 Varesina, tra Bollate e Garbagnate, fra due statue feline su piedistalli e due obelischi, si diparte il Viale dei Leoni, che tra due file di carpini bianchi conduce al cancello principale d'ingresso della villa.
[modifica] Storia
Il complesso di Villa Arconati si sviluppò intorno a un nucleo precedente a partire dal XVII secolo, raggiungendo il suo massimo splendore nel XVIII. Il principale artefice della villa fu Galeazzo Arconati, celebre collezionista, il quale vantava tra le proprie raccolte il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci e la statua romana di Pompeo Magno. Gli Arconati, proprietari storici della villa, investirono molto sul Castellazzo, che divenne una delle più prestigiose e rinomate "ville di delizie" del milanese. Per il fasto degli interni e la bellezza dei giardini alla francese il complesso guadagnò il soprannome di "piccola Versailles lombarda".
Il disegno attuale della villa, con pianta a forma di "H", si deve al conte Giuseppe Antonio Arconati che iniziò i lavori nel 1742. Il progetto della villa è stato attribuito da molti storici all'architetto Giovanni Ruggeri, una tesi purtroppo non suffragata da nessun documento d'archivio ed anche cronologicamente errata in quanto il Ruggeri morì a Milano nel 1729, tredici anni prima dell'inizio dei lavori che conferirono alla villa l'aspetto attuale.
La villa rimase alla famiglia Arconati fino a pochi anni fa, quando l'ultima proprietaria, la contessa Beatrice Crivelli, la vendette a una società immobiliare.
[modifica] Opere d'arte
Per la sua importanza nella regione del milanese, il Castellazzo ebbe una grande storia e si trovò a ospitare una grande quantità di opere d'arte, libri, manoscritti, spartiti, mobili d'arte. Fra gli oggetti più celebri che sono stati mantenuti nella villa ricordiamo il Codice Atlantico di Leonardo da Vinci (ora alla Biblioteca Ambrosiana) e i bassorilievi del monumento funebre a Gaston de Foix, scolpiti da Agostino Busti detto Bambaja (ora ai Musei Civici del Castello Sforzesco di Milano).
Gran parte di questo patrimonio è andato disperso o è stato ceduto. Rimangono alcuni capolavori, tra cui la statua di Pompeo Magno sotto la quale si dice sia stato pugnalato Gaio Giulio Cesare e i prestigiosi dipinti a tema mitologico dei fratelli Galliari nel salone delle feste: Il carro del Sole, La caduta di Fetonte e l'Allegoria del Tempo.
Notevoli sono inoltre i giardini alla francese che si sviluppano a sud e a est dell'edificio, rarissimi in Italia, di elevato valore architettonico. La struttura dei giardini è molto formale, con tre assi prospettici principali da cui si dipartono assi diagonali minori. Vi si trovano carpinate, berceaux, statue, fontane, vasche, un laghetto, orangeries, voliere e due teatri: il "teatro di Diana" e il "teatro di Pompeo".
[modifica] La villa oggi
Villa Arconati ha sofferto un lungo periodo di abbandono. Necessita di urgenti restauri e fino a pochi anni fa era chiusa al pubblico per tutto l'anno. Attualmente si osservano alcune iniziative volte a restituire alla popolazione del bollatese e delle zone circostanti l'uso di questa imponente e importante struttura. In vari momenti dell'anno vengono effettuate visite guidate (principalmente limitate ai giardini) e fra giugno e luglio si svolge sul terreno della villa il Festival di Villa Arconati, che propone numerosi concerti musicali.
Nel 2004 Villa Arconati ha ricevuto il maggior numero di segnalazioni nella seconda edizione de I luoghi del cuore - Censimento dei luoghi di natura da non dimenticare, promosso dal Fondo per l'Ambiente Italiano. L'evento ha portato a due giornate di "porte aperte" nel 2005, una rara occasione in cui il pubblico ha potuto visitare molte sale della Villa, oltre ai giardini.
[modifica] Galleria fotografica
[modifica] Bibliografia
- C. Dones, La Villa Arconati in Castellazzo, tesi di laurea, Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Lettere e Filosofia, a.a. 1970-71 (relatore prof. G. A. Dell'Acqua)
- Patrizia Ferrario, La "Regia villa": il Castellazzo degli Arconati fra Seicento e Settecento, prefazione di Alberto Grimoldi, Rotary Club Bollate Nirone, Bollate, 1996 (I ed.); Studio Archivolto, Dairago, 2000 (II ed.)
- Paola Barbara Conti, Patrizia Ferrario, Un giorno al Castellazzo degli Arconati. Guida storico-artistica alla villa e ai suoi giardini, Anthelios, Garbagnate Milanese, 2001
[modifica] Voci correlate
[modifica] Collegamenti esterni
- Polo Culturale Insieme Groane - Varie pagine dedicate a Villa Arconati e al calendario di eventi che la riguardano
- Parchi di Lombardia - Villa Arconati e complesso del Castellazzo
- Storia architettonica della Villa e bibliografia
- Cenni storici su Villa Arconati (pag. 15-16, bibliografia a pag. 17)
- Cenni storici e fotografie di alcune opere poste nel giardino
- Galleria fotografica su Villa Arconati nell'archivio Le immagini e la memoria
- Galleria fotografica Il giardino delle 'maraviglie' nell'archivio Le immagini e la memoria
- Villa Arconati al primo posto nel secondo censimento FAI "I luoghi del cuore"
- Villa Arconati, il gioiello che vuol tornare a brillare, articolo sull'attuale degrado
- Perché Castellazzo abbia un futuro, articolo a cura degli Amici di Castellazzo pubblicato su insieme di Novembre-Dicembre 2005
- Castellazzo: proposte per un futuro migliore, articolo a cura degli Amici di Castellazzo pubblicato su insieme di Gennaio-Marzo 2006
- Sito web della società proprietaria riguardante la Villa
- Esplorazione aerea 3D di Villa, giardini e borgo di Castellazzo su Live Search Maps