Unione Democratica Croata
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L'Unione Democratica Croata (Hrvatska demokratska zajednica, HDZ) è un partito politico croato.
[modifica] Dalle origini al 2000
HDZ è stato fondato nel 1989 da alcuni nazionalisti dissidenti, guidati da Franjo Tuđman. Alle elezioni politiche del 1990, le prime democratiche dopo la fine della dittatura comunista, HDZ ottenne il 41,9% dei voti ed elesse ben 55 deputati su 80. Stjepan Mesic di HDZ venne nominato primo ministro. Il sistema elettorale era stato congeniato dall'ex partito comunista, il Partito del Cambiamento Democratico (poi Partito Socialdemocratico di Croazia, SDP), in modo da premiare il primo partito. Gli ex-comunisti erano convinti che le posizioni estremiste dell'HDZ li avrebbero favoriti. Invece, lo scontro con la Serbia di Milošević accentuò gli elementi nazionalisti nella campagna elettorale, che uniti al desiderio di superare la stagione comunista, favorì l'HDZ.
Alle elezioni presidenziali del 1992, Tuđman ottenne il 56,7% dei voti, risultando eletto al primo turno, seguito a molta distanza dal candidato del Partito Liberale Sociale Croato (HSLS; 21,7%). Alle elezioni politiche del 1992, HDZ confermò il proprio primato nella politica croata. I nazionalisti salirono, infatti, al 43,2% dei voti ed ottennero 85 seggi su 138. Il risultato risultò ancora più rilevante, perché l'HDZ aveva subito la scissione ad opera degli Indipendenti Democratici Croati (HND, 6,7%), guidati dall'ex premier Mesic, che si era opposto al coinvolgimento croato nella guerra in Bosnia ed Erzegovina. Alle politiche del 1995, HDZ incrementò ancora i propri consensi, salendo al 45,2% dei voti, ottenendo 75 seggi su 120. Dal 1990 al 2000 i nazionalisti hanno governato ininterrottamente il paese.
[modifica] Dal 2000 ad oggi
Alle elezioni politiche del 2000, dopo la morte di Tudman, l'HDZ crollò al 24,5%, eleggendo 46 deputati su 151 e passando all'opposizione. Vincente risultò la lista composta da Socialdemocratici (SDP) e Liberali-sociali (HSLS), che elesse primo ministro Ivica Račan dell' SDP. Alle presidenziali dello stesso anno il candidato dell'HDZ Mate Granić non raggiunse il ballottaggio, che venne vinto da Stjepan Mesić, sostenuto dal blocco centrista composto da: Partito del Popolo Croato (HNS), Partito Rurale Croato (HSS), Dieta Democratica Istriana (IDS) e Partito Liberale (LS, confluito poi nell'HSLS). Al vertice dell'HDZ venne, allora, designato Ivo Sanader, che cercò di trasformare l'HDZ in un partito conservatore di centro-destra, abbandonando le posizioni più radicali e nazionaliste.
Presentandosi come un'alternativa moderata ai Socialdemocratici, l'HDZ, alle elezioni legislative del 2003, ha ottenuto il 33% dei voti ed ha conquistato 66 seggi. Sanader è, divenuto, così, primo ministro di un governo conservatore, sostenuto anche dal Partito Liberale Sociale Croato (HSLS). Alle elezioni del 2007, il partito, pur di fronte ad una decisa avanzata dei concorrenti dell' SDP è comunque riuscito ad incrementare il numero dei suoi seggi, per il declino contemporaneo dell'estrema destra ed a formare un secondo governo Sanader con l'appoggio dell' alleanza HSLS-HSS e delle minoranze nazionali.