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Troy Bayliss - Wikipedia

Troy Bayliss

Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.

Troy Bayliss
{{{didascalia}}}
Dati biografici
Nome Troy Bayliss
Nato 30 marzo 1969
Taree
Paese bandiera Australia
Nazionalità {{{codicenazione}}}
Passaporto {{{passaporto}}}
Morto
Altezza 1.74 cm
Peso 68 kg
Dati agonistici
Disciplina Motociclismo
Specialità {{{specialità}}}
Categoria Superbike
Record
Ranking {{{ranking}}}°
Ruolo {{{ruolo}}}
Squadra {{{Squadra}}}
Ritirato
Carriera
Giovanili
{{{Giovanili anni}}} {{{Giovanili squadre}}}
Club professionistici  
Nazionale
{{{Anni nazionale}}} {{{nazionale}}} {{{presenzenazionale(goal)}}}
Carriera da allenatore
Incontri disputati
Carriera in Superbike
Esordio 1997 come wild-card
Stagioni
Scuderie
Mondiali vinti {{{mondiali}}}
Miglior risultato finale
GP disputati 124
GP vinti 41
Podi 75
Pole position
Punti ottenuti {{{puntiottenuti}}}
Giri veloci
due titoli mondiali Superbike (2001 e 2006)
Palmarès
 

Troy Bayliss (Taree, 30 marzo 1969) è un motociclista australiano.

Ex carrozziere, due volte campione del mondo Superbike, uomo immagine, simbolo di sportività e grinta agonistica per tutti i Ducatisti e appassionati di motociclismo, è uno dei piloti più riconosciuti dal pubblico appassionato delle moto derivate dalla serie.

Indice

[modifica] Inizio Carriera

All'età di 10 anni inizia a cimentarsi con gare motociclistiche, di motocross e dirt track, ma inizia veramente la sua carriera da pilota nel 1992 quando si iscrive nel campionato 250SP mentre nella stagione successiva passa alla classe 600.

Nel 1994 partecipa alla sua seconda stagione del campionato australiano 600 si classifica sesto, l'anno successivo addirittura quarto, quest'ennesimo ottimo risultato lo proietta in sella alla squadra ufficiale Kawasaki Superbike che nel 1996 gli permette di terminare al terzo posto il campionato.

[modifica] 1997

In quest anno, all'età di 28 anni, le sue capacità si manifestano a livello mondiale, passato alla Suzuki Australia, partecipa come wild card alla tappa del Campionato Mondiale Superbike a Phillip Island, dove già partecipavano campioni come Aaron Slight e Colin Edwards, si classificò in entrambe le manche al 5 posto.

A fine stagione viene selezionato per sostituire un pilota infortunato nel team Suzuki 250 al Gran Premio d'Australia, dove lotta per il podio ma terminando al sesto posto.

Queste prestazioni attirano l'attenzione del team britannico,GSE Ducati, che gli offre la possibiltà di correre nel Campionato Britannico Superbike, Bayliss accetta e si trasferisce in Inghilterra con la famiglia.

[modifica] Campionato Britannico Superbike

Nella prima stagione prende confidenza con le piste e la nuova moto e termina ottavo ma nella seconda stagione è l'assoluto dominatore del campionato inglese, con 6 vittorie e 14 piazzamenti sul podio si laurea Campione Britannico Superbike.

[modifica] Dal Campionato Americano al Mondiale Superbike

La Ducati decide di promuoverlo e lo trasferisce in America, a prender parte al campionato delle maxi moto in sella al team Ducati Vance & Hines. La stagione inizia nel miglior dei modi, guadagnadosi la pole position nella 200 Miglia di Daytona. In contemporanea nella sua terra il pluri-campione del mondo SBK, Carl Fogarty si infortuna in un incidente dove terminerà la sua carriera, l' australiano viene scelto dalla squadra ufficiale Ducati Corse, capitanata da Ciabatti e dall'ex pilota attuale team manager e suo grande estimatore, Tardozzi. Esordisce a Sugo, in Giappone, pista di proprietà Yamaha, in mezzo alle montagne, le cose non vanno bene in gara 1 cade alla prima curva e in gara due viene steso alla prima curva dal compagno di squadra, il surfer di Laguna Seca, Ben Bostrom. Dopo la brutta prova, Troy viene rispedito in America e sostituito a sua volta da Luca Cadalora, ma neanche lui riesce a soddisfare le aspettative Ducati, per il round italiano SBK, viene richiamato Bayliss, dove pur non vincendo, lascia il segno per uno fra i più grandi sorpassi che si possano ricordare, infatti sul rettitlineo d'arrivo è al quinto posto, davanti ha Edwards, Chili, Yanagawa e Haga, alla staccata della prima variante dopo un rettilineo da 300 Km/h sorpassa tutti quanti e fa esplodere il pubblico.

Al termine della stagione si classificherà sesto, pur avendo saltato le prime sei prove del mondiale, ottenendo però ben nove podi e due vittorie ad Hocknheim ed Brands Hatch.

[modifica] 2001

Troy finalmente si laurea campione del mondo, sale ben 15 volte sul podio ed è il dominatore del campionato, vince il mondiale addirittura prima del termine della stagione, a Imola, l'ultima gara si presenta già da campione dove purtroppo in gara 1 cade e si rompe la clavicola, in un arrembante duello con l'RSVmille Aprilia di Regis Laconi e non potrà festeggiare la stagione nel miglior dei modi.

[modifica] 2002

Ancora più in forma della stagione precedente, nei primi 3 round si aggiudica 6 manche, un bottino pieno, dove lui e la 998 non lasciano spazio ad altri piloti, fino a che Colin Edwards con la VTR Honda al suo Secondo Step d'evoluzione, si impadronirà del mondiale, da Laguna Seca Edwards inizia in una strabiliante serie di vittorie consecutive, 9 per l'appunto, Troy pur avendo un ottimo vantaggio incappa in una caduta in gara due ad Assen, dove il rivale effettua il sorpasso, come se non bastasse Bayliss incappa anche in un incidente in qualifica a Brands Hatch con il compagno di squadra Ruben Xaus. A Imola Davanti a 100.000 persone, all'ultimo round, Bayliss ha 1 punto di svantaggio su Edwards, cheforte della sua classe e sicuro della sua moto vince entrambe le manche e si laurea campione del mondo per la seconda volta, a Bayliss non resta altro che lanciare il casco ai tifosi ed accontentarsi del secondo posto.

[modifica] 2003

Una nuova sfida viene raccolta da Bayliss, l'approdo della Ducati in MotoGP. La moto è la Desmosedici, un V4 a L da 989 cm/C, affiancato dall'espertissimo pilota italiano Loris Capirossi, si presentano a Suzuka in gran forma. Loris si classifica terzo e Troy quinto. In tutta la stagione Troy raccoglie tre podi e uno straordinario sorpasso all'esterno, sul bagnato a Donington ai danni di Valentino Rossi. A fine stagione si classifica sesto.

[modifica] 2004

Nuova stagione e nuova moto, la Desmosedici si presenta completatmente rinnovata, ma l'innovazione portata da Ducati si presenta un'agonia per gran parte della stagione. Troy fatica in ogni pista anche a Phillip Island, ormai Ducati non ripone più fiducia nel suo uomo immagine e a Valencia, ormai alla sua ultima gara, Troy guadagna il suo unico podio in rimonta e purtroppo perde il posto in sella alla moto di Borgo Panigale.

[modifica] 2005

Troy Bayliss nel 2005
Troy Bayliss nel 2005

Ultima stagione in MotoGP e cambio di marchio, Troy si accasa in Honda, con la RC211V 5 cilindri di Sito Pons, scarso feeling con la moto non lo porterà mai a conquistare buoni risultati. A tre gare dal termine si infortuna al polso in allenamento, rompendolo in più punti e abbandonando la stagione. Per lui il miglior risultato è un 5° posto nel GP degli Stati Uniti e si classifica 15esimo a fine campionato.

[modifica] 2006

Si torna a casa, Tardozzi, suo ex team manager, riesce a riportarlo nel mondiale SBK, nella squadra dove ha già vinto il mondiale. La nuova moto la 999 è già campione del mondo 2004. Troy in gran forma conquista il suo secondo mondiale con tre gare d'anticipo. Contemporaneamente si trova a dover sostituire per la terza volta in carriera un pilota infortunato, è Sete Gibernau, pilota ufficiale Ducati MotoGP, all'inizio non voleva neanche partecipare, ma decide ugualmente di correre l'ultima gara di Valencia. Troy è un terminator, dal venerdì mattina alla domenica non ha mai nessuno davanti, sempre primo, qualifiche e gara, vince nello stupore generale, da un anno che non guidava una GP, da 2 anni una Ducati GP, mai viste le Bridgestone. Un ottima rivincita dopo aver perso il posto nel team Ducati MotoGP.

[modifica] 2007

Troy campione del mondo, ma sempre con il 21 sul cupolino, l'ultima volta con l'1 di campione ha perso il mondiale per un punto, ha un mezzo inferiore rispetto alle 1000 giapponesi e fatica tutta la stagione per tenere il passo dei rivali, anche con il gap tecnico Troy è in palla e per tutto il campionato fa vedere di esser competitivo, purtroppo una caduta a Donington gli rovina la stagione ed è costretto a perdere anche una falange del mignolo, ai dottori in clinica mobile disse di amputarglielo subito perché voleva correre gara 2. Alla fine del campionato si classifica quarto, dietro a Biaggi, Haga e il campione Toseland.

[modifica] 2008

Si chiude il capitolo, Troy è arrivato all'ultima stagione, dopo tornerà in Australia con la famiglia, l'obiettivo è diventare campione con la terza generazione di moto stradali Ducati, la 1098 è il nuovo gioiello Ducati. La 1098R da corsa gode di 1200 cm/C grazie al nuovo regolamento. Al momento Troy è primo in classifica con molto margine di vantaggio, dopo un avvivo lento delle giapponesi ora in recupero grazie ad Haga e Neukirchner il campionato si fa ancora più entusiasmante. Ducati MotoGP quest'anno gli ha anche offerto un test in sella alla Desmosedici GP8 per dare le sue senzazioni sulla moto, ma Troy ha rifiutato.

[modifica] Curiosità

- Troy è un appassionato ciclista ed era una giovane promessa del ciclismo infatti ogni tanto partecipa a tappe di gran fondo come "la Nove Colli", infatti nel 2006 laureatosi campione WSBK si presentò con la tuta con i colori che richiamava la divisa del campione del Mondiale di Ciclismo;

-Troy in carriera ha usato il numero 21, l'1 da campione SBK e il 12 in MotoGP per non uscire dagli schemi;

-Troy ha dichiarato che il pilota più promettente al momento è suo figlio perché da sempre gas e non si ferma mai;

-Nel casco di Troy è sempre presente il canguro australiano;

-Dal 2003 nella tuta non ha più scritto il nome ma Baylisstic, naturalmente il nome richiama la balistica;

-Troy ha 3 figli: Mitch, Ebbie e Ollie;

[modifica] Altri progetti

[modifica] Collegamenti esterni

Il mondo delle motociclette attraverso: le case costruttrici e i modelli (coordinamento del progetto:trasporti)
Seguire l'attività sportiva sulle due ruote con: lo sport motociclistico (sia su asfalto che fuoristrada)
conoscendo il motomondiale (con il suo albo d'oro e i suoi gran premi); la Superbike (e i suoi protagonisti); i piloti


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