Trastamara

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La casata dei Trastámara fu una dinastia di regnanti della penisola iberica che governò in Castiglia dal 1369 al 1516, in Aragona, Sicilia e Sardegna dal 1412 al 1516, in Navarra dal 1425 al 1479, e nel Regno di Napoli dal 1442 al 1516 (tra il 1458 ed il 1501 con un ramo cadetto).

La dinastia prese il nome dal Conte (o Duca) di Trastámara, titolo nobiliare utilizzato da Enrico II di Castiglia prima di divenire re nel 1369 durante la guerra civile che gli consentì di deporre il fratello Pedro.

Grazie al Compromesso di Caspe (un arbitrato tra nobili aragonesi, catalani e valenciani sulla successione al trono), del 1412, Ferdinando I di Aragona, secondogenito di Giovanni I di Castiglia, fu eletto re della corona d'Aragona, dando vita così al primo ramo cadetto della dinastia.

Per approfondire, vedi la voce Compromesso di Caspe.

A Ferdinando I di Aragona successe, nel 1416, il primogenito, Alfonso V d'Aragona che, nel 1442, divenne anche re di Napoli (regno conquistato dopo una guerra agli Angioini); Alfonso V regnò sino alla morte, nel 1458, lasciando la sola Napoli all'unico figlio, illegittimo, Ferrante I, che iniziò così un nuovo ramo dinastico nell'Italia meridionale.

Nel 1425 il secondo figlio di Ferdinando, Giovanni, sposando la regina di Navarra, divenne di fatto sovrano di Navarra, e nel 1458, alla morte del fratello Alfonso V ereditò la corona d'Aragona, regnando sino alla morte (1479), quando sua figlia Eleonora gli successe per un brevissimo periodo (meno di un anno), in Navarra, mentre in Aragona gli successe il figlio Ferdinando, che sposando Isabella I di Castiglia, riunificò i due rami della famiglia e le due corone di Castigia e d'Aragona.

I sovrani di Trastámara furono caratterizzati da un'attitudine a rafforzare l'autorità monarchica, lo sviluppo economico e la crescita della borghesia.