Trasformismo (spettacolo)
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il termine trasformismo identifica, nell'ambito dello spettacolo cinematografico ma ancor più teatrale, la capacità di mutare repentinamente le proprie sembianze al fine di caratterizzare in pochi istanti più personaggi inseriti nel medesimo contesto scenico e/o drammaturgico.
La definizione fornita dall'Enciclopedia dello spettacolo[1] dà conto di come il trasformismo consista in una serie di imitazioni o "impersonations", la cui attrattiva principale sta nella rapidità con cui si effettuano i cambiamenti di trucco e di costume.
Indice |
[modifica] Il trasformismo "alla" Fregoli
Uno dei maggiori trasformisti italiani del Novecento è stato sicuramente l'attore e cantante di teatro Leopoldo Fregoli il quale, oltre a generare - forse suo malgrado - il termine fregolismo, applicato appunto a questa tecnica, ha di fatto creato e poi consolidato una tecnica ed una proprietà assimilabile a quella che in natura è identificata nella figura del camaleonte.
Il termine trasformismo in tempi recenti è stato ed è usato per indicare la particolare abilità de personalità della politica nel mutare indirizzo in un brevissimo volgere di tempo. A tale termine viene affiancato quello di cerchiobottismo, mutuato da un proverbio popolare che ricorda come spesso sia conveniente dare un colpo al cerchio ed uno alla botte.
Oltre all'attore statunitense Woody Allen che ha portato sul grande schermo nel 1983 il personaggio di Zelig (film), esempio di trasformismo applicato nella vita quotidiana.
Altri attori italiani specializzati in questa tecnica, oltre a Fregoli, sono Gigi Proietti, Arturo Brachetti, Ennio Marchetto e Dominot.
In tempi recenti il trasformismo scenico è stato assimilato - en travesti (v. travestitismo) - all'attività artistica da attori impegnati in spettacoli di genere drag queen o drag king.
[modifica] Note
[modifica] Bibliografia
- Arturo Brachetti e Leopoldo Fregoli, Fregoli raccontato da Fregoli - Le memorie del mago del trasformismo, Edizioni per lo spettacolo, Volume XVII, Florence Art, Firenze, 2007, ISBN 9788886809979