Trapeze
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Trapeze | ||
Nazionalità | Regno Unito | |
Genere | Hard Rock Progressive rock Art Rock |
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Periodo attività | 1968 - 1982 1991 - 1992 1994 |
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Album pubblicati | 13 | |
Studio | 6 | |
Live | 4 | |
Raccolte | 3 | |
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Trapeze è il nome di un gruppo rock britannico popolare negli anni settanta e che ebbe un grande successo negli Stati Uniti, dove era secondo per fama solo ai Led Zeppelin.
Il capo indiscusso fu Mel Galley, unico membro a presenziare in tutte le formazioni, nonché principale compositore.
Indice |
[modifica] Storia
[modifica] La scalata al successo
Il nucleo originario dei Trapeze proveniva dai Finders Keepers (un gruppo che negli anni sessanta realizzò alcuni singoli e nel quale militavano il batterista Dave Holland, il chitarrista Mel Galley ed il bassista Glenn Hughes e dai Montanas (del tastierista Terry Rowley e del cantante John Jones).
I Trapeze nacquero nel 1969 dall'incontro di questi cinque musicisti, che pubblicarono già nel 1970 un album omonimo influenzato da sonorità beat. Ma dopo poco vi fu il primo dei molti cambi di formazione che hanno sempre contraddistinto la storia della formazione: Rowley e Jones lasciarono e Hughes divenne anche cantante. Dopo qualche mese uscì 'Medusa, un album assai differente dal precedente. Le composizioni sono prevalentemente ad opera di Galley ed esprimono un hard-rock evocativo, con qualche venatura funky (Your love is alright).
I Trapeze iniziarono a riscuotere successo ed incisero nel 1972 il terzo album You are the Music...We are just the Band, assai più funky del precedente, a causa del maggior apporto di Hughes in fase compositiva.
Ma da lì a poco vi fu una nuova defezione: dopo un concerto al Marquee, Jon Lord dei Deep Purple chiese a Hughes di sostituire Roger Glover. Tentato dalla fama e dal denaro che l'ingresso nei Purple gli avrebbero portato, il bassista abbandonò il gruppo, pur amandolo.
[modifica] Il dopo Hughes
Entrarono così nel gruppo il buon bassista Pete Wright ed un secondo chitarrista, Rob Kendrick; Galley si dedicò anche al canto. Con questa formazione uscirono Hot Wire nel 1974 e Trapeze (il secondo album omonimo per questo gruppo) nel 1976. Proprio in quell'anno i Deep Purple si sciolsero e sembrava che Hughes potesse tornare all'ovile: in realtà non se ne fece nulla e il bassista si limitò a cantare in qualche canzone di Trapeze.
Kendrick uscì dal gruppo e venne assoldato un nuovo cantante, Peter Goalby, che divenne anche secondo chitarrista. Ciò fu probabilmente dovuto al fatto che la tenuta vocale di Galley dal vivo era assai limitata (come testimonia il Live At The Boat Club 1975 del 1975). La nuova formazione sfornò il buon Hold on nel 1979, ma un altro cambio di formazione era in arrivo: Dave Holland accettò l'offerta dei Judas Priest di sostituire Les Binks e così venne rimpiazzato da Steve Bray. La nuova formazione era comunque efficace ed in particolare Goalby si rivelò in grado di interpretare degnamente le canzoni di Hughes pur avendo una voce assai diversa come si può ascoltare nel Live in Texas: Dead Armadillos del 1980.
[modifica] La fine
La corsa dei Trapeze stava però per arrivare al capolinea: nel 1982 Goalby lasciò per accettare l'offerta degli Uriah Heep orfani di John Sloman, nei quali avrebbe avuto carta bianca a livello creativo, stravolgendone lo stile caratteristico.
Galley mise in piede una nuova formazione con sé stesso alla voce, Bray, Mervyn 'Spam' Spence al basso e Richard Bailey alle tastiere, ma nel settembre dello stesso anno accettò l'offerta di David Coverdale di unirsi agli Whitesnake per l'album Slide it in. Il gruppo era morto.
[modifica] Ressurrezione e false speranze
Nel 1991 un Glenn Hughes artisticamente redivivo animò la riunione della Mark II dei Trapeze, con Geoff Downes in veste di tastierista aggiunto. Il gruppo si imbarcò in un tour di tre mesi in USA e Regno Unito, per sciogliersi nuovamente l'anno seguente. A testimonianza della loro recente attività uscì Welcome to the Real World - Live at the Borderline nel 1993.
Nel 1994 la formazione si riunì nuovamente per un concerto commemorativo in onore di Ray Gillen dei Badlands, ma decise poi di estendere l'attività anche ad una piccola serie di concerti.
Nonostante Hughes abbia espresso in varie interviste degli ultimi anni il desiderio di riformare i Trapeze per un tour e un nuovo disco, ciò resta assai improbabile dati i suoi mille impegni e l'attuale detenzione in carcere di Dave Holland per molestie sessuali.
[modifica] Curiosità
- I Trapeze hanno avuto molti ammiratori tra i loro colleghi tra cui John Bonham dei Led Zeppelin, i Red Hot Chili Peppers, Jon Lord e Ian Paice dei Deep Purple che spesso si recavano al Marquee di Londra o al Whisky-a-go-go di Los Angeles per assistere ai loro concerti e David Bowie.
[modifica] Formazioni
1969:
- Mel Galley - chitarra
- Glenn Hughes - basso, chitarra a sei corde, piano, trombone, voce
- Dave Holland - batteria
- John Jones - voce, tromba
- Terry Rowley - organo, chitarra, piano, flauto
1970-1973:
- Mel Galley - chitarra
- Glenn Hughes - basso, voce
- Dave Holland - batteria
1974-1976:
- Mel Galley - chitarra, voce
- Dave Holland - batteria
- Rob Kendrick - chitarra
- Pete Wright - basso
1978-1979:
- Mel Galley - chitarra
- Dave Holland - batteria
- Pete Goalby - voce, chitarra
- Pete Wright - basso
1980-1981:
- Mel Galley - chitarra
- Pete Goalby - voce, chitarra
- Pete Wright - basso
- Steve Bray - batteria
1982:
- Mel Galley - chitarra, voce
- Steve Bray - batteria
- Mervyn 'Spam' Spence - basso, voce
- Richard Bailey - tastiere
1992
- Mel Galley - chitarra
- Dave Holland - batteria
- Glenn Hughes - basso,voce
- Geoff Downes - tastiere (non in formazione)
[modifica] Discografia
- Trapeze (1970)
- Medusa (1970)
- You Are the Music...We're Just the Band (1972)
- The Final Swing (1974)
- Hot Wire (1974)
- Live At The Boat Club 1975 (1975)
- Trapeze - da non confondersi con il debutto (1976)
- Hold On (1979); noto anche come Running;
- Live in Texas: Dead Armadillos (1980);
- Welcome to the Real World - Live at the Borderline (1993)
- High Flyers: The Best of Trapeze - best of 1970-1976 (1996)
- Way Back to the Bone (1998)
- On the Highwire best of 1970-1994 (2003) (9 Studio/14 Live Tracks)