Touché
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Touché è un modo di dire francese (in italiano, "toccato") usato da principio nella scherma: è pronunciato dallo schermitore colpito per riconoscere all'avversario l'esattezza della "stoccata" da quest'ultimo eseguita. Anche un arbitro può dichiarare il touché, sempre per confermare il colpo correttamente portato[1].
Indice |
[modifica] In senso figurato
L'espressione è divenuta di uso comune (per traslato) anche nella vita di tutti i giorni, per esempio in una discussione o dibattito. Se una persona propone un quesito ed un'altra fornisce una risposta chiara ed esatta, la prima può rispondere con "touché" in segno di riconoscimento della valida replica. Analogamente, c'è una mossa della scherma chiamata riposte (in pratica: un contrattacco efficace) figuratamente intesa come una pronta e sagace ribattuta ad un quesito o ad un insulto.
Etimologia |
Anche se il vocabolo è oggi tipicamente associato alla Francia, in realtà pare che provenga dalla lingua norrena parlata dagli antichi colonizzatori normanni[2]. Meno chiaro è se effettivamente già a quell'epoca si usasse propriamente nei duelli ovvero in guerra. |
[modifica] Uso cavalleresco
Per approfondire, vedi la voce Duello#Le_regole_del_duello. |
L'espressione trae verosimilmente origine dai duelli al "primo sangue" (relativamente frequenti nel XVIII secolo): in tale contesto era sufficiente toccare il rivale con la punta della spada per conseguire la vittoria. Chi accusava il colpo, proferiva il "touché" ammettendo la sconfitta e ponendo termine allo scontro nello stesso istante.
[modifica] Note
[modifica] Bibliografia
- Gelli, Jacopo, Bibliografia generale della scherma con note critiche: biografiche (pubblicato nel 1890, disponibile presso la la Biblioteca Pubblica di New York)