Thugga
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Bene protetto dall'UNESCO | |
Patrimonio dell'umanità | |
Rovine romane di Thugga (Dougga) Dougga / Thugga |
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Tipologia | Culturali |
Criterio | (ii) (iii) |
Pericolo | Bene non in pericolo |
Anno | 1997 |
Scheda UNESCO | inglese francese |
Patrimoni dell'umanità in Tunisia |
Thugga (nome moderno Dougga) è una città nordafricana che conserva numerosi resti di monumenti punici, numidi e romani, che ne fanno uno dei più importanti siti archeologici della Tunisia.
Anche se l'etimologia del toponimo è controversa, sembra certo che esso sia di origine berbera. Ciononostante, l'impianto della città si deve a Cartagine (V secolo a.C.) che la mantenne fino a quando, dopo la sua sconfitta nel 202 a.C. (battaglia di Zama, seconda guerra punica), venne acquisita da Massinissa. Dopo la sconfitta di Giugurta passò sotto il controllo di Roma che durò diversi secoli. Fu inoltre sede di una guarnigione legionaria sotto il principato di Augusto (legio III Augusta). Per l'eccezionale stato di conservazione di alcuni suoi monumenti, che rivelano la tipica struttura delle cittadine romane del Nordafrica, il sito è annoverato nella lista dei Patrimoni Mondiali dell'Umanità dell'UNESCO.
[modifica] Il Mausoleo di Massinissa
Dougga ospita un importante monumento della cultura numidica: un mausoleo che Micipsa fece erigere in onore del padre, Massinissa, nel 138 a.C.. Questo mausoleo contiene, tra l'altro, una lunga iscrizione bilingue, in punico e numidico, che è stata molto importante sia per la decifrazione dell'antico alfabeto libico, sia per lo studio dell'organizzazione politica delle città numidiche dell'antichità.
[modifica] Il Capitolium
Il Capitolium o tempio capitolino, eretto nel 166-167 d.C., è un monumento imponente. Il tempio, dedicato alla triade capitolina (Giove, Giunone e Minerva), è particolarmente ben conservato ed è, anche per la qualità della sua esecuzione, uno dei più pregevoli monumenti romani dell'intera Africa settentrionale.
Si tratta di un tempio prostilo (con colonne solo sulla fronte) tetrastilo (facciata a quattro colonne), con fusti scanalati sormontati da capitelli corinzi. La facciata è sormontata da un frontone che conteneva un bassorilievo raffigurante l'apoteosi dell'imperatore Antonino Pio, portato in cielo da un'aquila. I muri della cella vennero eretti secondo la tecnica dell'opus africanum, caratterizzata dall'utilizzo di grossi pilastri in pietra intervallati, i cui interstizi sono colmati con pietre di minori dimensioni.
[modifica] Bibliografia
- James G. Février, "La constitution municipale de Dougga à l'époque numide", in Mélanges de Carthage offerts à C. Saumagne, L. Poinssot, M. Pinard, Paris, Geuthner (1964-5), pp. 85-91
- Lionel Galand, "L'alphabet libyque de Dougga", ROMM 13-14 (1973), Mélanges Letourneau, pp. 361-368
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