Teoria atomica
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In fisica e chimica, la teoria atomica è la teoria sulla natura della materia che afferma che tutta la materia sia costituita da unità elementari chiamati atomi.
La teoria atomica si applica agli stati della materia solido, liquido e gassoso, mentre è difficilmente correlabile allo stato plasmico, in cui elevati volumi di pressione e temperatura impediscono la formazione di atomi.
La teoria affonda le sue radici nella corrente filosofica chiamata atomismo, fondata da Leucippo e sviluppata da Democrito e Epicuro. In seguito però tale teoria fu osteggiata e ignorata,
Nel XIX secolo, in seguito alle scoperte nel campo della chimica che mostravano che la materia si comportava davvero come se fosse costituita da particelle, venne recepita nella scienza ufficiale.
Tali scoperte comprendevano la legge della conservazione della massa, formulata da Antoine Lavoisier, la legge delle proporzioni definite, formulata da Joseph Louis Proust e la legge delle proporzioni multiple formulata da John Dalton. In base a tali scoperte lo stesso John Dalton formulò la sua teoria atomica, che espose nel libro A New System of Chemical Philosophy (pubblicato nel 1808).
- La materia è costituita da piccolissime particelle indivisibili chiamate atomi
- Gli atomi di uno stesso elemento sono tutti uguali tra di loro
- Gli atomi di un elemento sono diversi da quelli di un'altro elemento
- Le reazioni chimiche sono il risultato dell'unione di atomi diversi
- Atomi diversi si possono aggregare per formare i composti
- Gli atomi di diversi elementi non possono essere nè creati nè distrutti, ma cambia solo il modo in cui si combinano tra di loro.
In definitiva questa è la definizione di atomo per Dalton: "Un atomo è la più piccola parte di un elemento che mantiene le caratteristiche fisiche di quell'elemento"
[modifica] Bibliografia
- Isaac Asimov. 5 in Breve storia della chimica - Introduzione alle idee della chimica. Bologna, Zanichelli [1965], 1968. ISBN 88-08-04064-X