Sojuz 39
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Programma Sojuz | |
Dati della missione | |
Missione | Sojuz 39 |
Nomignolo | Памир ("Pamir") |
Vettore Denominazione di costruzione |
lanciatore Sojuz U 11A511U |
Navicella spaziale Denominazione di costruzione |
Sojuz 7K-T 11F615A8 (numero di serie 55) |
Equipaggio |
|
Giorno, ora e rampa di lancio | 22 marzo 1981 14:58:55 UTC Baikonur, rampa n.1 |
Atterraggio | 30 marzo 1981 15:54:00 UTC 175 km a sud-est di Dzhezkazgan, RSS di Kazakistan |
Durata | 7 giorni 20 h 42' 3" |
Numero orbite | 124 |
Massa | 6.800 kg |
Perigeo | 199,7 (342,2) km |
Apogeo | 282,8 (356,3) km |
Inclinazione orbita | 51,64° |
Periodo orbitale | 88,01 min (91,33 min) |
Altre missioni | |
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Sojuz 39 è la denominazione di una missione della navicella spaziale Sojuz verso la stazione spaziale sovietica Saljut 6 (DOS 5). Si trattò del quarantunesimo volo equipaggiato di questo velivolo spaziale, del sessantatresimo volo nell’ambito del programma Sojuz sovietico nonché del diciottesimo volo equipaggiato verso la predetta stazione spaziale (il sedicesimo equipaggiato - a causa degli insuccessi della Sojuz 25 e Sojuz 33 - che riuscì effettivamente a svolgere la manovra di aggancio).
Indice |
[modifica] Equipaggio
- Vladimir Alexandrovich Dschanibekov (secondo volo), comandante
- Shugderdemidyn Gurragtschaa (primo volo), ingegnere di bordo (Mongolia)
[modifica] Equipaggio di riserva
- Vladimir Afanasjevich Ljachov , comandante
- Maidarzhavyn Gansorig, ingegnere di bordo (Mongolia)
[modifica] Missione
Il nono equipaggio ospite della stazione spaziale Saljut 6, motivo per cui questa missione viene pure catalogata sotto la denominazione di Saljut 6 EP-9 (in russo экспедиция посещения 9 - equipaggio ospite 9) fu contemporaneamente l’ottavo equipaggio internazionale a volare nel corso del programma „Intercosmos“. Questa volta la „nazione ospite“ fu la Mongolia. L’equipaggio fu la prima visita per il sesto equipaggio base della stazione (Saljut 6 EO-6), cioè per i cosmonauti Vladimir Kovaljonok e Victor Savinych che erano stati lanciati in precedenza a bordo della Sojuz T-4. Del resto, la missione si svolse analogamente con le missioni precedenti del programma Intercosmos, cioè venne eseguita la trasmissione in diretta del lancio, vi fu il collegamento con i capi dello Stato con conseguente trasmissioni di saluti e messaggi d’augurio ai compaesani. Non potevano mancare le analisi di carattere medico-biologico e vari esperimenti con prodotti tipici del paese ospite. Il 24 marzo vennero installati da parte dei cosmonauti dei misuratori della radiazione cosmica presente nella sezione di lavoro e nella sezione di passaggio della stazione spaziale. Il 26 marzo venne esseguito l’esperimento chiamato „Illuminator“. Si trattò dell’effettuazione di accertamenti relativi a quanto la vista dagli oblò della stazione spaziale venga occultata a causa dei graffi dovuti all’impatto di micrometeore. L’analogo fine ebbe l’esperimento chiamato „Hologramm“ svoltosi il 27 marzo. Questo esperimento venne ripetuto una seconda volta il giorno successivo. Contemporaneamente vennero eseguite delle prove sulla composizione dell’aria e della microflora presente all’interno della stazione spaziale, nonché tolti i misuratori della radiazione cosmica in precedenza montati per riportarli a terra per un’analisi più accurata. Infine i cosmonauti poterono dedicare due giornate intere (il 28 e 29 marzo) ad una serie di osservazioni e la registrazione di immagini fotografiche del paese d’origine dell’intercosmonauta ospite. Terminati tali lavori la navicella spaziale venne preparata per la fase di rientro in atmosfera ed atterraggio. Come tutte le precedenti missioni del programma Intercosmos, la stessa terminò dopo poco meno di otto giorni di volo. Il programma infatti prevedeva una tolleranza di solo +/- un ora !
L’agenzia di stampa sovietica TASS segnalò che la stazione spaziale aveva terminato il 29 marzo la sua 20.140. orbita terrestre.
[modifica] Ulteriori dati di volo
- Denominazione Astronomica Internazionale: 1981-29
I parametri sopra elencati indicato i dati pubblicati immediatamente dopo il termine della fase di lancio. Le continue variazioni ed i cambi di traiettoria d’orbita sono dovute alle manovre di aggancio. Pertanto eventuali altre indicazioni risultanti da fonti diverse sono probabili ed attendibili in considerazione di quanto descritto.
[modifica] Voci correlate
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Sojuz T: 2 · 3 · 4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10-1 · 10 · 11 · 12 · 13 · 14 · 15
Sojuz TM: 2 · 3 · 4 · 5 · 6 · 7 · 8 · 9 · 10 · 11 · 12 · 13 · 14 · 15 · 16 · 17 · 18 · 19 · 20 · 21 · 22 · 23 · 24 · 25 · 26 · 27 · 28 · 29 · 30 · 31 · 32 · 33 · 34
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