Sancho II di Castiglia
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Sancho Fernandez (ca. 1036 – Zamora, 7 ottobre 1072) detto "Il Forte", fu re di Castiglia dal 1065 al 1072, poi anche re di León, inclusa la Galizia nel 1072.
Indice |
[modifica] Origine
Figlio maschio primogenito del re di Castiglia e re consorte di León Ferdinando I e della regina del León e regina consorte di Castiglia, Sancha I.
[modifica] Biografia
Dopo la morte, nel 1065, del padre, la madre si ritirò dal potere dividendo, secondo la volontà paterna il regno di León e Castiglia tra i cinque figli:
- a Sancho II toccò la Castiglia,
- ad Alfonso VI il León
- a Garcia I la Galizia
- ad Urraca lasciò la signoria della città di Zamora.
- ad Elvira lasciò la signoria della città di Toro
Appena succeduto al padre, Sancho II il Forte erano iniziati conflitti col regno di Navarra, che sfociarono, nel 1067, in quella che fu denominata la guerra dei tre Sanchi, che vide contrapposti al re di Castiglia Sancho II il Forte i re di Navarra Sancho IV e di Aragona Sancho I.
I castigliani, guidati da El Cid riportarono una iniziale vittoria che permise a Sancho il Forte di recuperare una parte dei territori che suo padre Ferdinando I aveva concesso, nel 1037, al padre di Sancho il Nobile, Garcia Sanchez III: Bureba, l'alta Rioja e Álava.
La guerra terminò nel 1068, con la sconfitta della Castiglia che dovette rinunciare ad altre pretese territoriali sulla Navarra, ma Sancho IV mantenne sempre ben agguerrito il confine con la Castiglia.
Dopo la morte della madre, nel 1067, iniziarono i conflitti tra i tre fratelli; dopo che era terminata (1068) la guerra dei tre Sanchi, Sancho II si accordò con Alfonso VI per combattere Garcia, ed invasero il suo regno.
Dopo la vittoria nella battaglia di Pedroso, del 1070, in cui sconfisse il conte del Portogallo Nuno Mendes, che gli si era ribellato, Garcia, nel 1071, venne sconfitto definitivamente, rinchiuso in una torre, obbligato ad abdicare ed esiliato; si rifugiò alla corte del re di Siviglia, al-Mutamid.
Nello stesso anno, 1071, sposò una nobile di nome Alberta.
Allora Sancho II rivolse le armi contro il re del León, Alfonso VI, che, nel 1072, venne sconfitto in due successive battaglie a Llantada ed a Golpejera, dal braccio destro di Sancho, il Cid; fatto prigioniero, riuscì a fuggire ed a riparare presso il re di Toledo, che era suo tributario.
Sancho II occupò allora il León, riunendo così nuovamente il regno che era stato di suo padre.
I nobili del León non accetarono il fatto compiuto e si strinsero attorno alle sorelle, sopratutto ad Urraca, che si fortificò nella sua signoria, la città di Zamora.
Sancho II dapprima espugno la signoria di Toro, della sorella Elvira e poi pose l'assedio a Zamora; durante l'assedio, pare che un nobile zamorano, Bellido Dolfos, forse amante di Urraca, fingendosi disertore, lo invitò a seguirlo per fargli vedere il punto debole delle mura, lo separò dalla sua guardia e lo assassinò.
[modifica] Curiosità
Questi fatti e ciò che ne seguì furono l'ispirazione del poema epico Poema del mio Cid e di molti altri poemi e romanzi.
[modifica] Discendenza
Sancho ed Alberta non ebbero figli.
Predecessore: | re di Castiglia |
Successore: |
---|---|---|
Ferdinando I | 1065–1072 | Alfonso VI |
Predecessore: | Re di León |
Successore: |
---|---|---|
Alfonso VI | 1072–1072 | Alfonso VI |
[modifica] Voci correlate
- Principato delle Asturie
- Regno delle Asturie
- Storia dell'Islam
- Lista dei Wali di al-Andalus
- Lista degli Emiri di al-Andalus
- Lista dei monarchi delle Asturie
- Elenco di monarchi di Castiglia
- Elenco di monarchi di Navarra
- Tabella cronologica dei regni della Penisola iberica
- Omayyadi
- Califfo
- al-Andalus
- Pelayo
[modifica] Bibliografia
Rafael Altamira, La Spagna (1031-1248), in <<Storia del mondo medievale>>, vol. V, 1999, pp. 865-896
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