Romano-Britanni
Da Wikipedia, l'enciclopedia libera.
Il termine di romano-britanni indica le popolazioni culturalmente romanizzate della Britannia del periodo imperiale, quando cioè la cultura romana e quella cristiana si diffusero ampiamente e penetrarono nella vita di questa gente.
Un importante vettore di influenza sulla società britannica fu la concessione della cittadinanza romana, che all'inizio veniva data in modo molto selettivo: ai membri di alcune classi sociali della città, ai veterani, ai legionari o ai soldati delle unità ausiliarie e a un certo numero di persone legate ai patroni. Tuttavia, il numero di cittadini aumentò costantemente nel corso degli anni, sia perché la gente ereditava la cittadinanza sia per le numerose concessioni fatte. Alla fine tutti, tranne schiavi e liberti, ottennero la cittadinanza con la Constitutio antoniniana del 212. Tutti coloro che non godevano della cittadinanza erano detti Peregrini e vivevano secondo le leggi dei loro antenati.
La Britannia fu indipendente dal resto dell'Impero per un certo numero di anni, dapprima come parte l'Impero delle Gallie e poi per circa due decenni con gli usurpatori Carausio e Allecto.
Il Cristianesimo giunse in Britannia nel III secolo. La prima figura conosciuta è quella di sant'Albano, che sarebbe stato martirizzato sotto l'imperatore Decio nei pressi della di Verulamium, dove oggi sorge St Albans. Dopo il ritiro delle truppe romane (410 ca) sotto il regno di Onorio, i romano-britannici furono costretti a difendere da soli la propria civiltà. Ma i saccheggi e le scorrerie dei pitti dal nord e degli scoti dall'Irlanda li costrinsero a chiedere aiuto alle tribù germaniche pagane degli angli, dei sassoni e degli juti, che ne approfittarono per insediarsi al di là della Manica. Ben presto questi nuovi popoli divennero ostili verso coloro che li avevano "invitati" e cominciarono ad impadronirsi delle terre.
La cultura romano-britannica nei successivi sei secoli andò arretrando, per attestarsi, grosso modo, nel Galles, nel Devon, in Cornovaglia, nello Strathclyde, in Cumbria e nell'Elmet. Molti romano-britannici migrarono in Bretagna, in Galizia e forse in Irlanda. Alcune fonti si riferiscano ai romano-britannici come a gente di "lingua gallese" (cosa non del tutto esatta).
Le lotte di questo periodo diedero origine alle leggende di Uther Pendragon e di re Artù. C'è chi sostiene che Ambrosio Aureliano, il capo delle forze romano-britanniche, funse da modello per la nascita della figura di Artù e che Camelot sia solo un'idealizzazione gallese della civiltà romano-britannica pre-sassone.
- Portale Storia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di storia